vladimir putin alle esercitazioni militari vostok

ARMATA LESSA – DOPO I FALLIMENTI DELL'ESERCITO RUSSO NELLA REGIONE DI KHARKIV, PUTIN HA NOMINATO UN NUOVO GENERALE NEL DISTRETTO  MILITARE OCCIDENTALE. UN MODO PER RIMESCOLARE LE CARTE E INCOLPARE IL NUOVO COMANDANTE (SALVANDO IL CULO AL FEDELISSIMO COLONNELLO LAPIN) – LE TRUPPE UCRAINE SFONDANO IL FRONTE DI KHERSON, DOVE I RUSSI MENO SE LO ASPETTAVANO, E AVANZANO VELOCI MINACCIANDO DI ACCERCHIARE LE UNITÀ AVVERSARIE CHE RITARDANO A RITIRARSI…

1 – ISW, PUTIN CAMBIA DUE GENERALI PER COPRIRE FALLIMENTI A KHARKIV

Roman Berdnikov

(ANSA) - Il presidente russo Vladimir Putin sta cercando di coprire la colpa per i recenti fallimenti dell'esercito russo nella regione di Kharkiv facendo veloci cambi di generali nell'area. Lo afferma il rapporto dell'American Institute for the Study of War (ISW), riportato dai media ucraini. Secondo ISW, un nuovo comandante è stato nominato nel distretto militare occidentale: il tenente generale Roman Berdnikov, che ha sostituito Oleksandr Zhuravlev in questa posizione.

 

L'Isw osserva che le unità russe del distretto militare occidentale hanno operato principalmente nel nord-est dell'oblast di Kharkiv negli ultimi mesi, ma senza un comandante chiaramente definito. Zhuravlev non si vedeva da tempo e Putin ha cambiato i due comandanti del "Gruppo di forze occidentali" in due settimane.

 

generale Oleksandr Zhuravlev

Gli esperti dell'ISW suggeriscono nell'analisi che forse Putin sta cercando di rimescolare carte e generali a causa dell'insoddisfazione per le perdite della Federazione Russa nella regione di Kharkiv e di Lyman. "Potrebbe anche essere - afferma l'Isitituto - un tentativo di proteggere il colonnello generale Alexander Lapin, comandante del distretto militare centrale, dalle critiche per i recenti fallimenti russi a Lyman".

 

L'ISW osserva infatti che in questo modo Putin potrebbe cercare di trasferire la colpa delle future perdite russe nelle regioni di Kharkiv e forse di Lugansk sul neo nominato Berdnikov.

 

2 – NON SI FERMA LA CONTROFFENSIVA ORA KIEV SI MUOVE SU KHERSON

Lorenzo Cremonesi per il “Corriere della Sera”

 

generale Roman Berdnikov

Ancora una volta gli ucraini colgono i russi di sorpresa: sfondano il fronte di Kherson, dove i generali di Putin meno se lo aspettavano, e avanzano veloci ed efficienti minacciando di accerchiare le unità avversarie che ritardano a ritirarsi. È la logica di Davide contro Golia: un corpo di spedizione leggero e determinato, munito di armi innovative e pronto ad adattarsi al mutare delle circostanze, contro un esercito obsoleto, privo di qualsiasi flessibilità, sulla carta molto più numeroso e potente del nemico, ma in verità ammalato di gigantismo e adesso poco motivato, con gravi segni di disfattismo e crollo del morale tra le truppe.

 

E a Roma, in armonia con un'iniziativa dell'Ue, l'ambasciatore russo Razov è stato convocato alla Farnesina per comunicargli la posizione italiana: «No a referendum e minacce». Gli storici della guerra e le accademie militari del futuro studieranno a fondo gli elementi che stanno garantendo la vittoria ucraina contro l'invasore russo. Le cronache delle ultime ore ne sono il condensato migliore.

 

controffensiva ucraina a kherson

Prima di tutto, il fattore sorpresa. Sebbene fosse attesa da tempo questa controffensiva a Kherson, l'unica regione a est del fiume Dnepr ancora in mano russa, l'attacco avviene soltanto ora. Il motivo è ovvio: il presidente Zelensky ne aveva parlato già a giugno e ciò aveva convinto Mosca a spostare a Kherson parte delle unità migliori trincerate nell'Est, sguarnendo il settore a nord del Donbass verso Kharkiv. Ma, un mese fa, è stato proprio a sud di Kharkiv che i corpi scelti ucraini hanno attaccato, cogliendo i nemici di sorpresa, avanzando rapidamente verso Izyum e, tre giorni fa, liberando Lyman. Adesso le loro unità stanno procedendo verso nord e sud: irrompono nella provincia di Lugansk e mirano al Donetsk settentrionale, minacciando di riprendere Severodonetsk e Lysychansk.

 

controffensiva ucraina a kherson

Ieri abbiamo visitato per diverse ore la cittadina di Bakhmut, l'unico settore del fronte dove le fanterie e le unità corazzate russe sono presenti in grande forza e ancora cercano di sfondare. Ma anche qui gli ucraini potrebbero prenderli alle spalle, trasformando gli aggressori in assediati.

 

Ed è proprio in questo momento di grande difficoltà per i comandi russi nel Donbass, che Kiev rilancia nel Sud-ovest. Soltanto quattro giorni fa avevamo visitato il fronte di Kherson partendo da Mykolaiv, ma soldati e ufficiali erano rimasti abbottonati. «Qui la situazione è molto complicata. I russi sono ben trincerati, occorre tempo, sarà quasi impossibile riprendere l'iniziativa prima della fine dell'inverno», ripetevano. Tutto falso.

 

VLADIMIR PUTIN

Da almeno due giorni le loro colonne marciano lungo la sponda occidentale del Dnepr, scacciano i russi dal settore di Kryvy-Rih, ma soprattutto liberano le cittadine di Zolota Balka, Mykhalivka e Alexandrovka, oltre a decine di piccoli villaggi e fattorie isolate. Kiev mantiene il silenzio, sono adesso i portavoce del ministero della Difesa a Mosca ad ammettere la «ritirata strategica» per oltre una trentina di chilometri contro «forze nemiche superiori», accoppiata alla rassicurazione di essere ora arroccati su posizioni «meglio difendibili».

 

Ma c'è un elemento ancora più importante in questa avanzata: se dovesse continuare lungo il fiume, presto le avanguardie ucraine potrebbero raggiungere i tre ponti distrutti che una volta permettevano le comunicazioni tra Kherson e il Donbass. Oggi i russi usano chiatte e pontoni per rifornire oltre 30.000 soldati nella zona: gli assedianti ucraini minacciano di accerchiarli completamente.

 

controffensiva ucraina nella regione di kharkiv 5

Due settimane fa i loro comandanti avevano chiesto l'autorizzazione a ripiegare sulla sponda orientale del fiume. Ma Putin aveva reagito duro con un secco «no», interferendo platealmente nelle decisioni del suo stato maggiore. Una situazione che ricorda quella delle armate tedesche durante l'assedio di Stalingrado nel febbraio 1943: Hitler negò il permesso del ritiro e fu la catastrofe. Un fatto è comunque certo: delle quattro regioni annesse alla Russia da Putin venerdì scorso (Kherson, Donetsk, Lugansk e Zaporizhzhia) le prime tre sono oggi al cuore dell'offensiva ucraina, la quarta potrebbe presto aggiungersi.

 

controffensiva ucraina nella regione di kharkiv 6

A conferma dello stato di confusione regnante tra i militari russi giunge adesso la scelta di silurare altri generali accusati di non sapere gestire le operazioni in Ucraina. E soprattutto si aggiunge la curiosa vicenda di Ihor Murashov, direttore ucraino della centrale di Zaporizhzhia: rapito dai russi la settimana scorsa, ieri è stato rilasciato senza alcuna spiegazione.

controffensiva ucraina nella regione di kharkiv 3controffensiva ucraina nella regione di kharkiv 1controffensiva ucraina nella regione di kharkiv 2

Ultimi Dagoreport

turicchi, giorgetti, sala

FLASH! - IL DILEMMA DI GIORGETTI: IL CAPO DELLE PARTECIPATE DEL TESORO E SUO FEDELISSIMO, MARCELLO SALA, NON HA INTENZIONE DI TRASLOCARE ALLA PRESIDENZA DI NEXI PER FARE POSTO AD ANTONINO TURICCHI, CHE VANTA PERO’ UN ‘’CREDITO’’ NEI CONFRONTI DEL MINISTRO DEL MEF PER AVER CONDOTTO IN PORTO LE TRATTATIVE ITA-LUFTANSA. MA ALLA PRESIDENZA DI ITA, INVECE DI TURICCHI, MELONI & C. HANNO IMPOSTO SANDRO PAPPALARDO, UN PILOTA PENSIONATO LEGATO AL CLAN SICULO DI MUSUMECI – ORA GIORGETTI SPERA CHE VENGA APPLICATA LA LEGGE CHE VIETA AI PENSIONATI DI STATO DI RICOPRIRE INCARICHI RETRIBUITI)…

donald trump

DAGOREPORT - LA DIPLOMAZIA MUSCOLARE DI TRUMP È PIENA DI "EFFETTI COLLATERALI" - L'INCEDERE DA BULLDOZER DEL TYCOON HA PROVOCATO UNA SERIE DI CONSEGUENZE INATTESE: HA RIAVVICINATO IL REGNO UNITO ALL'UE, HA RILANCIATO L'IMMAGINE DI TRUDEAU E ZELENSKY, HA RIACCESO IL SENTIMENT ANTI-RUSSO NEGLI USA - LA MOSSA DA VOLPONE DI ERDOGAN E IL TRACOLLO NEI SONDAGGI DI NETANYAHU (SE SALTA "BIBI", SALTA ANCHE IL PIANO DI TRUMP PER IL MEDIO ORIENTE) - I POTENTATI ECONOMICI A STELLE E STRISCE SI MUOVONO: ATTIVATO UN "CANALE" CON LE CONTROPARTI BRITANNICHE PER PREVENIRE ALTRI CHOC TRUMPIANI...

giorgia arianna meloni maria grazia manuela cacciamani gennaro coppola cinecitta francesco rocca

DAGOREPORT - MENTRE LE MULTINAZIONALI STRANIERE CHE VENIVANO A GIRARE IN ITALIA OGGI PREFERISCONO LA SPAGNA, GLI STUDIOS DI CINECITTÀ SONO VUOTI - SONDARE I PRODUTTORI PER FAVORIRE UNA MAGGIORE OCCUPAZIONE DEGLI STUDIOS È UN’IMPRESA NON FACILE SOPRATTUTTO SE A PALAZZO CHIGI VIENE L’IDEA DI NOMINARE AL VERTICE DI CINECITTÀ SPA, CARDINE DEL SISTEMA AUDIOVISIVO ITALIANO, MANUELA CACCIAMANI, LEGATA ALLE SORELLE MELONI, IN PARTICOLARE ARIANNA, MA DOTATA DI UN CURRICULUM DI PRODUTTRICE DI FILM “FANTASMA” E DOCUMENTARI “IGNOTI” – FORSE PER IL GOVERNO MELONI È STATA PIÙ DECISIVA LA FEDE POLITICA CHE IL POSSESSO DI COMPETENZE. INFATTI, CHI RITROVIAMO NELLA SEGRETERIA DI FRANCESCO ROCCA ALLA REGIONE LAZIO? LA SORELLA DI MANUELA, MARIA GRAZIA CACCIAMANI, CHE FU CANDIDATA AL SENATO NEL 2018 NELLE LISTE DI FRATELLI D’ITALIA - QUANDO DIVENTA AD DI CINECITTÀ, CACCIAMANI HA LASCIATO LA GESTIONE DELLE SUE SOCIETÀ NELLE MANI DI GENNARO COPPOLA, IL SUO COMPAGNO E SOCIO D'AFFARI. QUINDI LEI È AL COMANDO DI UNA SOCIETÀ PUBBLICA CHE RICEVE 25 MILIONI L'ANNO, LUI AL TIMONE DELL’AZIENDA DI FAMIGLIA CHE OPERA NELLO STESSO SETTORE…

consiglio europeo giorgia meloni viktor orban ucraina zelensky ursula von der leyen

LE DECISIONI ALL’UNANIMITÀ IN EUROPA SONO FINITE: IERI AL CONSIGLIO EUROPEO IL PRIMO PASSO PER IL SUPERAMENTO DEL VETO, CON L’ISOLAMENTO DEL PUTINIANO VIKTOR ORBAN SUL PIANO IN CINQUE PUNTI PER L’UCRAINA – GIORGIA MELONI NON POTEVA SFILARSI ED È RIUSCITA A RIGIRARE LA FRITTATA CON MATTEO SALVINI: NON ERA UN DESIDERIO DI TRUMP CHE I PAESI EUROPEI AUMENTASSERO FINALMENTE LE SPESE PER LA DIFESA? DI CHE TI LAMENTI? - ANCHE LA POLEMICA DEL LEGHISTA E DI CONTE SUI “SOLDI DEGLI ASILI CHE FINISCONO IN ARMAMENTI” È STATA AGILMENTE NEUTRALIZZATA DALLA SORA GIORGIA, CHE HA FATTO “VERBALIZZARE” LA CONTRARIETÀ DELL’ITALIA ALL’UTILIZZO DEI FONDI DI COESIONE…