benedetta scuderi andrea giambruno

COME TI TROLLO UN MASCHIO ITALICO – BENEDETTA SCUDERI, LA PORTAVOCE DEI GIOVANI VERDI EUROPEI CHE HA ASFALTATO IN DIRETTA TV ANDREA GIAMBRUNO (“SE L’ORSA NON FOSSE USCITA DI NOTTE DA SOLA NON SAREBBE MORTA”) AFFONDA DI NUOVO IL COLPO CONTRO MISTER MELONI: “SONO STATA CATTIVELLA CON GIAMBRUNO? SÌ E SE L'È MERITATA PER LA SUA VIOLENZA VERBALE CONTRO LE DONNE. NON SONO PENTITA DI AVERLO FATTO” – “NON DOVEVA DIRE CERTE COSE DA GIORNALISTA E DA COMPAGNO DELLA MELONI. SE IO FOSSI PREMIER DIREI AL MIO COMPAGNO DI NON DIRE CERTE COSE…” – VIDEO

 

Estratto dell'articolo di Felice Naddeo per www.corriere.it

 

benedetta scuderi andrea giambruno 1

Inquadratura con doppia immagine, puntata del 4 settembre di Diario del Giorno su Rete 4. Nel riquadro a sinistra il primo piano di Benedetta Scuderi, ambientalista, originaria di Agropoli e co-portavoce della federazione dei Giovani Verdi Europei. In quello a destra Andrea Giambruno, conduttore della trasmissione e compagno della premier Giorgia Meloni.

 

Il tema della puntata è la morte dell’orsa Amarena, uccisa con una fucilata a San Benedetto dei Marsi, in Abruzzo. Ma stavolta a caccia ci va la Scuderi. E il bersaglio è proprio Giambruno. Finito nel mirino dell’ex candidata alla Camera di Alleanza Verdi e Sinistra per le parole della scorsa settimana sugli stupri: «Se vai a ballare hai tutto il diritto di ubriacarti – aveva detto il giornalista - ma se eviti di ubriacarti e di perdere i sensi, magari eviti anche di incorrere in determinate problematiche, perché poi il lupo lo trovi».

 

benedetta scuderi andrea giambruno 2

I chiarimenti di Giambruno – «non ho mai giustificato uno stupro e non ho detto che la ragazza se l'è cercata» – evidentemente non sono bastati a placare la Scuderi. Che in trasmissione, alla domanda se la morte di Amarena fosse colpa del Governo, ha risposto caustica: «Potremmo dire che è responsabilità dell’orsa perché se non fosse uscita di notte da sola non avrebbe incontrato il cacciatore, o il lupo, e quindi queste cose non sarebbero successe». […]

 

benedetta scuderi andrea giambruno 8

Scuderi, sarcasmo a parte, lei è stata cattivella con Giambruno.

«Direi che io sono stata abbastanza cattivella con lui. Ma lui, con quelle parole, lo è stato con il genere femminile e il femminismo».

 

Ma almeno un pochino è pentita? Magari vuole chiedergli scusa?

«Assolutamente no. Non sono pentita e lo rifarei. Io non ho detto nulla di offensivo. E Giambruno non si è pentito della cosa tremenda che ha detto. Io l’ho pungolato con una battuta. E confesso che mi sono divertita».

 

benedetta scuderi andrea giambruno 6

Ma perché ha parafrasato le parole di Giambruno visto che si parlava dell’orsa Amarena?

«Una piccolissima risposta per dare soddisfazione alle ragazze e alle donne che hanno subito un abuso. Quando hanno ascoltato le parole di Giambruno si sono sentite colpevoli nonostante siano vittime: non devi bere e non devi portare gonne corte […]».

 

Passi la polemica, ma perché chiamare in causa anche la Meloni se le parole sono di Giambruno.

andrea giambruno a diario del giorno

«Già da giornalista non doveva dire quelle cose. Anche se non fosse stato legato alla premier, aver fatto quelle dichiarazioni in una trasmissione nazionale è sbagliato. Di sicuro c’è stata maggiore attenzione per il suo rapporto con la presidente del Consiglio. Ma l’errore di fondo è che c’è un evidente conflitto di interessi. Il compagno della Meloni dovrebbe evitare di fare trasmissioni politiche. E’ libero di condurre tutte le puntate che vuole, ma non quelle che riguardano il Governo. Poi è stato lui a chiedere se l’uccisione dell’orsa Amarena è colpa del Governo».

 

Mica crederà anche lei al fatto che la Meloni influenza Giambruno?

«Una cosa è l’influenza effettiva, diretta. Altro è quella indiretta: Meloni è la sua partner, di sicuro parlano e c’è contaminazione di idee. Altrimenti che coppia sarebbero. Diciamo che probabilmente sarebbe auspicabile che lo influenzasse. Perché, ad esempio, se io fossi premier direi sicuramente al mio compagno di non dire certe cose».

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