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BICI, CHE CROCI! DAL NORD AL SUD, I SINDACI DICHIARANO GUERRA AI CICLISTI A SUON DI MULTE: “TROPPA INDISCIPLINA, SONO UN PERICOLO PER TUTTI. NON POSSONO TENERE LE STRADE IN OSTAGGIO” - L’ACCUSA E’ QUELLA DI NON VIAGGIARE IN FILA INDIANA E DI INVADERE LE STRADE PROVINCIALI

Franco Vanni per “la Repubblica”

 

bicibici

Le ragioni dell’auto contro quelle della bicicletta. Dalle Prealpi lombarde alla Campania, con il primo caldo ciclisti e automobilisti si contendono nei fine settimana le strade provinciali. Una guerra a colpi di esposti ai Comuni. L’ultimo caso sui Colli Euganei, dove i sindaci di Torreglia e Teolo hanno schierato la polizia locale per multare i ciclisti che affrontano salite mitiche, come quelle per Castelnuovo.

 

parcheggio biciclette a beijingparcheggio biciclette a beijing

«Devono viaggiare in fila e non lo fanno — dice il sindaco di Teolo, Moreno Valdisolo — multarli non è facile, pochi portano con sé i documenti. Dobbiamo portarli in comune per identificarli». Con le due ruote si schiera Riccardo Masin, sindaco di Galzignano Terme, a 10 chilometri da Teolo. Ha fatto allestire una stazione di lavaggio per bici, «convinto che il cicloturismo sia una risorsa».

 

Da nord a sud, la situazione non cambia. Sulla Statale 163 della Costiera amalfitana le polizie locali multano con verbali fino a 92 euro i granfondisti della domenica, che viaggiano a 30 chilometri all’ora in peloton, proteggendosi l’un l’altro dal vento, non curandosi di quell’articolo 182 del codice della strada che impone la “fila unica”.

MARINO BICIMARINO BICI

 

Se sulle stradine di montagna non è chiaro chi fra auto e bici sia ospite indesiderato, ci sono casi più lampanti. Come nella Bergamasca, dove gli automobilisti inviano alle polizie locali foto di ciclisti in gruppo sull’Asse interurbano fra Dalmine e Villa d’Almé, strada a quattro corsie vietata anche agli scooter sotto i 150 cc. E una volta arrivati in Val Brembana, preferiscono la Provinciale alla ciclabile, «pericolosa per le gallerie buie», come denuncia Claudia Rattidell’Associazione per il rilancio della bicicletta.

graziano delrio va in bici contromano e senza manigraziano delrio va in bici contromano e senza mani

 

All’altro opposto c’è il caso di interi Comuni vietati alle bici dei forestieri, come Gavardo nel Bresciano, dove il sindaco consente l’accesso ai 1.500 metri di ciclabile solo ai residenti. Chi pedale da Brescia verso Salò e Vobarno deve invadere la Provinciale, nonostante l’anello ciclabile di 72 chilometri si chiami “Gavardina”.

 

Non sempre le ciclabili sono la scelta preferita dai ciclisti, nonostante il codice preveda l’obbligo a «transitare sulle piste riservate quando esistono». Piercarlo Bertolotti, dell’associazione Fiab Ciclobby, spiega: «Spesso le ciclabili sono sovraffollate, con la pericolosa convivenza di famiglie, cicloturisti e ciclisti veloci».

BOLDRINI BICI 1BOLDRINI BICI 1

 

A Riva Ligure gli automobilisti segnalano sull’Aurelia «ciclisti scorretti e pericolosi», che snobbano la ciclabile sostenendo che i sanremesi la percorrano lenti e senza luci. E Claudio Cicero, consigliere comunale a Vicenza, lo scorso dicembre sbottò: «Bisognerebbe fucilare i ciclisti che non vanno sulle ciclabili ». E i vigili, a modo loro, lo fanno. È frequente il caso di ciclisti investiti da auto e poi multati per non avere usato la ciclabile. Un mese fa un designer milanese trentaseienne chiamò i vigili dopo un frontale con un’auto arrivata contromano e prese una multa. Stessa situazione ad Arzago d’Adda: frontale e multa alla bici che viaggiava in strada.

 

AGNESE LANDINI IN BICICLETTAAGNESE LANDINI IN BICICLETTA

La tensione con gli automobilisti cresce con il diffondersi della bicicletta. Nel 2015 i cislisti occasionali erano 12 milioni, in crescita, e 112mila gli iscritti a Federciclismo. Siti come Bikeitalia. it spronano a «un uso responsabile della strada» e invitano gli automobilisti a ragionare. Ma sono sempre più frequenti i casi di risse. I più noti sono quello di Stefano Ferilli, automobilista romano che perse un occhio in una rissa sulla Salaria, e l’aggressione subita dal campione di bici free style Vittorio Brumotti, malmenato a Toirano in Liguria.

 

LA SOFFERENA DI MATTEO RENZI IN BICICLETTALA SOFFERENA DI MATTEO RENZI IN BICICLETTA

Sul caso, il deputato pd Michele Anzaldi presentò un’interrogazione: «Gli automobilisti devono sapere cosa rischiano se mandano in terra un ciclista», dice. La legge sull’omicidio stradale in vigore dal 25 marzo ha intanto aumentato le pene per chi compie manovre pericolose. L’avvocato Domenico Musicco dell’Associazione vittime incidenti stradali, dice: «Nel 2014 sono morti 273 ciclisti, un dato in in crescita».

 

 

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