“ONOREVOLE LEI È MISTER ASSENZA IN PARLAMENTO”, “MA VATTENE AFFANCULO” – IL BOTTA E RISPOSTA TRA MANOLO LANARO DEL “FATTO QUOTIDIANO” E IL DEPUTATO DELLA LEGA, ANTONIO ANGELUCCI, AL COMIZIO DI CHIUSURA DELLA CAMPAGNA ELETTORALE DI GIORGIA MELONI – “NON TE LO DICO PIÙ, HAI CAPITO BENE?”, DICE ANGELUCCI, PUNTANDO IL DITO VERSO IL CRONISTA - LANARO: “NON È IL SUO PARTITO, È CURIOSO CHE LEI STIA QUA…” – LA RISPOSTA DELL’EDITORE: “MA FATTI I CAZZI TUA! MA VAI A LAVORARE!” - ALLA DOMANDA “L’ACQUISTO DELL’AGI È ANCORA NEI SUOI PIANI?”, ANGELUCCI FA IL VAGO: “NON HO SENTITO. HO L’ERNIA DEL DISCO…” - VIDEO
Da https://www.professionereporter.eu
Sabato 1° giugno, chiusura della campagna elettorale di Fratelli d’Italia a piazza del Popolo a Roma. La manifestazione è finita. Manolo Lanaro del Fatto Quotidiano vede Antonio Angelucci, deputato della Lega, fondatore del Gruppo di cliniche e giornali (Libero, Il Tempo, Il Giornale) che si allontana con la figlia e una guardia del corpo.
“Onorevole lei è Mister Assenza in Parlamento -gli chiede con telecamera e microfono- ma quando c’è la Meloni c’è sempre…”.
“Ma vattene affanculo”, risponde Angelucci camminando.
“E’ la verità”, dice Lanaro.
“Non te lo dico più, hai capito bene?”, dice Angelucci, puntando il dito verso il cronista.
antonio angelucci foto mezzelani gmt10
Lanaro: “Non è il suo partito, è curioso che lei stia qua…”.
Angelucci: “Ma fatti i cazzi tua! Ma vai a lavorare!”
Lanaro: “L’acquisto dell’Agi è ancora nei suoi piani?”.
Angelucci: “Non ho sentito. Ho l’ernia del disco”.
Lanaro: “Lei è della Lega, viene alla manifestazione di chiusura di Fratelli d’Italia, è curioso…”.
Interviene la figlia di Angelucci: “A sentire. Qual è il problema?”.
Interviene la guardia del corpo: “Fate i bravi, non mi costringete a buttarvi per terra. Non vuole essere disturbato”.
USIGRAI, INACCETTABILI GLI INSULTI DI ANGELUCCI AI GIORNALISTI
(ANSA) - ROMA, 02 GIU - ''Il giornalismo è fatto di domande ma l'imprenditore, parlamentare ed editore Angelucci che "invita" i cronisti che le fanno ad andare a lavorare coprendoli di insulti, mostra di avere una idea diversa della democrazia e del giornalismo'', lo scrive l'Usigrai in una nota.
''L'Usigrai esprime solidarietà ai colleghi insultati da Angelucci e rinnova vicinanza e attenzione per le colleghe e i colleghi dell'Agi impegnati da mesi a scongiurare la possibilità che l'Eni, attuale proprietaria, ceda l'agenzia di stampa oggi in mano pubblica proprio ad Angelucci. L'ipotesi che l'Eni venda ad Angelucci, parlamentare della Lega e proprietario di diversi giornali, pone un enorme problema di concentrazione editoriale e di conflitto di interessi che solo la politica italiana si ostina a non voler vedere e risolvere''.