angelo flores stupro di palermo

C’È LA VENDETTA DIETRO LO STUPRO DELLA 19ENNE DI PALERMO? ANGELO FLORES, IL 23ENNE CHE HA FILMATO LA VIOLENZA, CONOSCEVA BENE LA RAGAZZA: ERA SUO VICINO DI CASA - SECONDO IL RACCONTO DEL FIDANZATO DELLA VITTIMA, ANGELO AVREBBE PROVATO AD ABUSARE DI LEI GIÀ IN PASSATO: “NON CI È RIUSCITO PERCHÉ LEI HA RIFIUTATO. È LUI CHE HA ARCHITETTATO TUTTO” - RIBALTATO IL PROVVEDIMENTO DEL GIP: IL MINORENNE TORNA IN CARCERE...

1. VIOLENZA DI GRUPPO, TORNA IN CARCERE ANCHE IL MINORENNE

 

angelo flores uno dei ragazzi accusati dello stupro di palermo

(ANSA) - Torna in carcere il minorenne accusato, insieme ad altri sei ragazzi, della violenza di gruppo ai danni di una 19enne avvenuta il 7 luglio scorso a Palermo. Secondo quanto si apprende si tratterebbe di un aggravamento della misura cautelare che nei giorni scorsi il Gip gli aveva revocato, affidandolo a una comunità e sostenendo che il giovane avesse compiuto una "rivisitazione critica" del suo comportamento. Contro il provvedimento di scarcerazione aveva presentato ricorso la Procura per i minorenni.

 

stupro di gruppo a palermo

2. ANGELO FLORES, IL «REGISTA» DELLO STUPRO DI PALERMO: I TATUAGGI DA CAPO GANG, IL VIDEO, L’IPOTESI DELLA VENDETTA

Estratto dell’articolo di Armando Di Landro e Lara Sirignano per www.corriere.it

 

[...] È Angelo Flores, 23 anni, che nella ricostruzione della Procura di Palermo ha avuto il ruolo di regista, o meglio di ispiratore, dello stupro di gruppo della 19enne palermitana violentata al Foro italico, a Palermo, la notte del 7 luglio.

Conosceva da tempo la ragazza, erano vicini di casa nel quartiere Arenella, ed è stato l’aggancio del branco per arrivare alla giovane.

 

i post fake degli stupratori di palermo 6

È lui a filmare 20 minuti di violenza ed è rimasto a guardare senza battere ciglio, anzi ridendo mentre la vittima si accasciava a terra e incitandola a non lamentarsi. Di quel video girato puntando addosso all’amica la torcia del cellulare non ha cancellato nemmeno uno spezzone, rendendo il dramma ancora più acuto ma dando anche agli inquirenti la possibilità di ricostruire tutto [...]

 

«Mi fidavo di lui» dice Francesca (nome di fantasia) agli investigatori dopo i fatti di quella notte. «Perciò mentre lo guardavo mi veniva da chiedermi perché mi stesse facendo questo, c’era un rapporto pregresso tra noi. Mi spronava ma io avevo le gambe mosce mi diceva oh oh… lui rideva», racconta la ragazza rivivendo l’orrore di una sera iniziata incontrando i sette in un locale della Vucciria di Palermo, meta della movida palermitana. Quello di Angelo Flores, Florentes per gli amici, è il primo nome che Francesca, inizialmente titubante nel rivelarne l’identità, fa ai carabinieri arrivata al pronto soccorso dopo la violenza.

 

i post fake degli stupratori di palermo 5

«Lui non mi ha toccata, si è limitato a filmare», dice quasi a volerne attenuare le colpe. E a confermare il ruolo del ragazzo è anche il fidanzato della 19enne. «Mi ha detto un nome: Angelo che in passato ha provato a usare violenza su di lei ma non era riuscito perché rifiutato ma sono sicuro che la seguiva su Instagram. Lei mi ha detto la tale violenza è stata fatta nella totalità da sette persone giovani e non so se li saprebbe identificare o se li ricorda ma sicuramente c’era Angelo che è colui che ha architettato tutto», spiega agli inquirenti. Uno stupro che doveva essere una vendetta verso la ragazza che gli aveva detto di no? [...] Di certo Francesca non si aspettava il tradimento di Angelo. «Gli ho detto: mi fai stare sola con questi, sei pazzo?», racconta.

 

[...] Angelo Flores sta emergendo come un duro che di fronte alla realtà, quella dell’arresto, ha cambiato registro. Anche il suo profilo TikTok tradisce la volontà di scimmiottare chi duro è stato davvero, per esempio quando mima con le labbra le parole di una canzone che mette in sottofondo, scritta dal rapper canadese Tory Lanez, 31 anni, tra gli artisti più importanti sulla scena, fondatore di un’etichetta discografica per l’autoproduzione.

i post fake degli stupratori di palermo 2

 

Ma non c’è solo la scena artistica di ultima generazione, a sorpresa su TikTok spunta anche Marco Risi, con Ragazzi Fuori: Flores mima la risposta di Natale (Francesco Benigno) , uno dei minorenni siciliani protagonisti del film, appena usciti dalla casa di detenzione, che sulla spiaggia dice: «Minchia tre anni...che non faccio il bagno», provocato dagli altri amici che gli hanno chiesto: «Da quanto?». «E scommettiamo che me lo faccio?». Una citazione curiosa, forse con la volontà di mitizzare quelli che nel film erano dei pregiudicati fin da giovanissimi.

i post fake degli stupratori di palermo 1i post fake degli stupratori di palermo sui sociali post fake degli stupratori di palermo sui sociali post fake degli stupratori di palermo sui social stupro palermocaccia al video dello stupro su telegram

[...]

Ultimi Dagoreport

matteo salvini roberto vannacci luca zaia lorenzo fontana calderoli massimiliano fedriga romeo lega

DAGOREPORT - SI SALVINI CHI PUO'! ASSEDIATO DAL PARTITO IN RIVOLTA, PRESO A SBERLE DA GIORGIA MELONI (SUL RITORNO AL VIMINALE, AUTONOMIA E TERZO MANDATO), ''TRADITO'' PURE DA VANNACCI, PER IL “CAPITONE” STA ARRIVERANDO IL MOMENTO IN CUI DOVRA' DECIDERE: RESTARE LEADER DELLA LEGA O RESTARE AL GOVERNO COME SACCO DA PUGNI DELLA DUCETTA? - LA CRISI POTREBBE ESPLODERE ALLE PROSSIME REGIONALI IN VENETO: SE ZAIA PRESENTASSE UN SUO CANDIDATO NELLA LIGA VENETA, SALVINI SCHIEREREBBE LA LEGA A SUPPORTO DEI “DOGE-BOYS” CONTRO IL CANDIDATO FDI DELLA DUCETTA, SFANCULANDO COSI' L'ALLEANZA DI GOVERNO, O RESTEREBBE A CUCCIA A PALAZZO CHIGI, ROMPENDO IL CARROCCIO? AH, SAPERLO...

cecilia sala mohammad abedini donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT - INTASCATO IL TRIONFO SALA, SUL TAVOLO DI MELONI  RIMANEVA L’ALTRA PATATA BOLLENTE: IL RILASCIO DEL “TERRORISTA” IRANIANO ABEDINI - SI RIUSCIRÀ A CHIUDERE L’OPERAZIONE ENTRO IL 20 GENNAIO, GIORNO DELL’INSEDIAMENTO DEL NUOVO PRESIDENTE DEGLI STATI UNITI, COME DA ACCORDO CON TRUMP? - ALTRO DUBBIO: LA SENTENZA DELLA CORTE DI APPELLO, ATTESA PER IL 15 GENNAIO, SARÀ PRIVA DI RILIEVI SUL “TERRORISTA DEI PASDARAN’’? - E NEL DUBBIO, ARRIVA LA DECISIONE POLITICA: PROCEDERE SUBITO ALLA REVOCA DELL’ARRESTO – TUTTI FELICI E CONTENTI? DI SICURO, IL DIPARTIMENTO DI GIUSTIZIA DI WASHINGTON, CHE SI È SOBBARCATO UN LUNGO LAVORO DI INDAGINE PER PORTARSI A CASA “UNO SPREGIUDICATO TRAFFICANTE DI STRUMENTI DI MORTE”, NON AVRÀ PER NULLA GRADITO (IL TROLLEY DI ABEDINI PIENO DI CHIP E SCHEDE ELETTRONICHE COME CONTROPARTITA AGLI USA PER IL “NO” ALL'ESTRADIZIONE, È UNA EMERITA CAZZATA...)

marco giusti marcello dell utri franco maresco

"CHIESI A DELL'UTRI SE FOSSE PREOCCUPATO PER IL PROCESSO?' MI RISPOSE: 'HO UN CERTO TIMORE E NON… TREMORE'" - FRANCO MARESCO, INTERVISTATO DA MARCO GIUSTI, RACCONTA DEL SUO COLLOQUIO CON MARCELLO DELL'UTRI - LA CONVERSAZIONE VENNE REGISTRATA E IN, PICCOLA PARTE, UTILIZZATA NEL SUO FILM "BELLUSCONE. UNA STORIA SICILIANA": DOMANI SERA "REPORT" TRASMETTERÀ ALCUNI PEZZI INEDITI DELL'INTERVISTA - MARESCO: "UN FILM COME 'IDDU' DI PIAZZA E GRASSADONIA OFFENDE LA SICILIA. NON SERVE A NIENTE. CAMILLERI? NON HO MAI RITENUTO CHE FOSSE UN GRANDE SCRITTORE..." - VIDEO

terzo mandato vincenzo de luca luca zaia giorgia meloni matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT – REGIONALI DELLE MIE BRAME! BOCCIATO IL TERZO MANDATO, SALVINI SI GIOCA IL TUTTO PER TUTTO CON LA DUCETTA CHE INSISTE PER UN CANDIDATO IN VENETO DI FRATELLI D'ITALIA - PER SALVARE IL CULO, A SALVINI NON RESTA CHE BATTERSI FINO ALL'ULTIMO PER IMPORRE UN CANDIDATO LEGHISTA DESIGNATO DA LUCA ZAIA, VISTO IL CONSENSO SU CUI IL DOGE PUÒ ANCORA CONTARE (4 ANNI FA LA SUA LISTA TOCCO' IL 44,57%, POTEVA VINCERE ANCHE DA SOLO) - ANCHE PER ELLY SCHLEIN SONO DOLORI: SE IL PD VUOLE MANTENERE IL GOVERNO DELLA REGIONE CAMPANA DEVE CONCEDERE A DE LUCA LA SCELTA DEL SUO SUCCESSORE (LA SOLUZIONE POTREBBE ESSERE CANDIDARE IL FIGLIO DI DON VINCENZO, PIERO, DEPUTATO PD)

elisabetta belloni giorgia meloni giovanni caravelli alfredo mantovano

DAGOREPORT – CHI È STATO A FAR TRAPELARE LA NOTIZIA DELLE DIMISSIONI DI ELISABETTA BELLONI? LE IMPRONTE PORTANO A “FONTI DI INTELLIGENCE A LEI OSTILI” - L'ADDIO DELLA CAPA DEGLI SPIONI NON HA NULLA A CHE FARE COL CASO SALA. LEI AVREBBE PREFERITO ATTENDERE LA SOLUZIONE DELLE TRATTATIVE CON TRUMP E L'IRAN PER RENDERLO PUBBLICO, EVITANDO DI APPARIRE COME UNA FUNZIONARIA IN FUGA - IL CONFLITTO CON MANTOVANO E IL DIRETTORE DELL'AISE, GIANNI CARAVELLI, VIENE DA LONTANO. ALLA FINE, SENTENDOSI MESSA AI MARGINI, HA GIRATO I TACCHI   L'ULTIMO SCHIAFFO L'HA RICEVUTO QUANDO IL FEDELISSIMO NICOLA BOERI, CHE LEI AVEVA PIAZZATO COME VICE ALLE SPALLE DELL'"INGOVERNABILE" CARAVELLI, È STATO FATTO FUORI - I BUONI RAPPORTI CON L’AISI DI PARENTE FINO A QUANDO IL SUO VICE GIUSEPPE DEL DEO, GRAZIE A GIANMARCO CHIOCCI, E' ENTRATO NELL'INNER CIRCLE DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA