C’È LO ZAMPINO DI MOSCA DIETRO IL RAPIMENTO DEL COSTRUTTORE DI TANK TEDESCO? - GIALLO IN GERMANIA, DOVE L’INDUSTRIALE 51ENNE THORSTEN KUNTZ È SPARITO NEL NULLA PER QUATTRO GIORNI E RICOMPARSO IN STATO CONFUSIONALE, FORSE DROGATO - LA SUA AZIENDA, LA RHEINMETALL, HA UN RUOLO NELLA GUERRA IN UCRAINA PERCHÉ RIMETTE A NUOVO I VECCHI PANZER E LI VENDE AD ALTRE NAZIONI - CHI, SE NON I RUSSI, PUÒ AVERE INTERESSE A RAPIRE IL TEDESCO CHE ARMA GLI UCRAINI?
Daniel Mosseri per “Libero Quotidiano”
il patron della rheinmetall rapito
Un industriale di spicco sparisce nel nulla, gettando colleghi, famigliari e conoscenti nell'angoscia. La polizia non sa che pesci prendere e mette annunci in rete alla ricerca di testimoni.
Poi l'uomo riappare: sono passati quattro giorni e l'ex rapito sembra essere in stato confusionale. Forse lo hanno drogato. Più che nell'occidentale Assia nel 2022 sembra di essere a Berlino in piena Guerra Fredda.
Un periodo in cui alcune persone sparivano misteriosamente là dove il mondo libero confinava con il socialismo reale per riapparire dall'altra parte del Muro. Oggi quel muro non c'è più e Thorsten Kuntz è stato ritrovato nella stessa città dove erano state perse le sue tracce: Kassel.
Le circostanze della sua sparizione hanno fatto pensare a una nuova storia alla Le Carré. Perché il 51enne Kuntz è l'amministratore delegato della Rheinmetall, la maggior impresa tedesca per la produzione di armamenti. Fra il 2017 e il 2021 la Germania si è confermata quale quinto esportatore globale di armi dopo Usa, Russia, Francia e Cina.
E le dimensioni della Rheinmetall, che ha chiuso il 2021 con un fatturato da 5,7 miliardi di euro, sono commisurate al ruolo della Repubblica federale nel settore. A rendere la storia più misteriosa, la circostanza che il nome della Rheinmetall occupa da giorni le pagine dei media tedeschi per il suo ruolo nella guerra in Ucraina.
È infatti la Rheinmetall che prende in carico i vecchi carri armati dismessi dalla Bundeswher per usura meccanica o invecchiamento tecnologico: i panzer vengono rimessi a nuovo e venduti ad altre nazioni con standard meno all'avanguardia di quelli della Germania.
Eppure la notizia della scomparsa del numero uno dei produttori di armi nazionali è stata tenuta sottotraccia. Il 13 maggio la polizia di Kassel ha annunciato di essere alla ricerca del 51enne Thorsten K. - il cognome non viene rivelato - che si è presentato né al lavoro né a un appuntamento fissato da giorni.
Saranno i suoi colleghi a sporgere denuncia mentre la polizia osserva anche che «potrebbe avere bisogno di assistenza medica». Le forze dell'ordine di Kassel fanno circolare un video in cui si vede l'uomo intento a prelevare del contante da un distributore automatico.
Poi di lui, il leader dell'azienda che ha appena concordato con il governo federale l'invio in Ucraina di alcune decine di panzer di seconda mano delle categorie Ghepard e Marder, non si sa più nulla. E il cellulare è spento. La Bild scrive che Kuntz conosce i segreti militari della Bundeswehr e che secondo fonti vicine ai servizi di intelligence interna lo stesso rapito sarebbe un agente segreto.
Quattro giorni dopo un'auto di pattuglia della polizia trova un uomo nei pressi della fiera di Kassel. È in stato di ebbrezza e i poliziotti lo affidano alle cure dei sanitari. È sempre Kuntz, riapparso a pochi chilometri da dove era sparito. Si è trattato di una fuga volontaria messa in atto quando tutta la Germania parla solo della sua azienda? Oppure è stato rapito e, chissà, drogato con un siero della verità per carpirgli qualche segreto militare o industriale.
E chi se non i russi può avere interesse a rapire il tedesco che arma gli ucraini? Speculare sulla Russia può sembrare un esercizio fin tropo facile; è anche vero però che in anni recenti sicari del Cremlino hanno portato a compimento azioni ben più gravi in Germania, come per esempio l'uccisione in pieno giorno ad agosto del 2019 nel centralissimo parco Tiergarten a Berlino di Zelimkhan Khangoshvili, un georgiano di origine cecena inviso al presidente russo Vladimir Putin.
L'unica certezza è che i tedeschi hanno messo subito a tacere la storia. Così la polizia di Kassel ha scritto in rete che Thorsten K., «l'uomo che mancava da quattro giorni, è stato ritrovato in salute dopo estese ricerche. Ringraziamo i cittadini per l'aiuto fornito. I rappresentanti dei media sono pregati di rimuovere la foto di Thorsten K. dalla copertura mediatica odi renderla anonima nei media online».