eutanasia

LA MORTE? QUANDO DECIDO IO! - IN CANADA AUMENTANO LE PERSONE CHE SCELGONO L'EUTANASIA: L'ANNO SCORSO 15.300 CITTADINI L'HANNO FATTA FINITA CON IL SUICIDIO ASSISTITO - NEL 96% DEI CASI SI TRATTAVA DI PERSONE CHE SAREBBERO MORTE NATURALMENTE COME CONSEGUENZA DELLA PATOLOGIA DALLA QUALE ERANO AFFETTE, MENTRE IL 4% STAVA SOFFRENDO A CAUSA DI UNA MALATTIA CRONICA INVALIDANTE - LA POSSIBILITÀ DI RICORRERE ALLA MORTE ASSISTITA PER LE PERSONE NON AFFETTE DA UNA MALATTIA TERMINALE HA SCATENATO MOLTE POLEMICHE. MA OTTAWA NON SI FERMA: ENTRO IL 2027 VORREBBE...

suicidio assistito 2

Estratto dell'articolo di Chiara Barison per www.corriere.it

 

In Canada l’eutanasia è legale dal 2016. Dal rapporto annuale che il Paese pubblica, per il quinto anno consecutivo emerge che il numero di chi ha deciso di ricorrervi è aumentato, pur registrando un ritmo più contenuto nel 2023: l’ultimo dato è una crescita del 16%, la metà di quello registrato negli anni precedenti. L’anno scorso sono stati 15.300 i canadesi che hanno deciso di esercitare questo diritto, pari al 4,7 per cento del totale dei decessi.

 

suicidio assistito 4

Il rapporto chiarisce che il 96 per cento delle persone che hanno chiesto di poter ricorrere all’eutanasia sarebbe morto naturalmente come conseguenza della patologia dalla quale era affetto, mentre solo il 4 per cento di chi ha fatto questa scelta stava soffrendo a causa di una malattia cronica invalidante per la quale il decesso non era previsto nel breve termine. Attualmente, quasi un decesso su venti è procurato con il ricorso all'eutanasia.

 

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[…] Di recente l’esempio del Canada è stato riportato alla ribalta nel Regno Unito - dove a fine novembre c’è stato il primo via libera del Parlamento per il disegno di legge che delinea i contorni dell’eutanasia nel Paese - come modello negativo che non andrebbe imitato. Percepito come uno Stato in cui l’eutanasia è stata approvata senza prevedere le adeguate garanzie, il Canada aveva fatto discutere già nel 2021 quando aveva applicato la possibilità di ricorrere all’eutanasia anche a persone non affette da una malattia terminale, ma cronica e debilitante a tal punto da voler porre fine alla propria esistenza.

 

Questo ha fatto da apripista a un ulteriore ampliamento in discussione a partire da questa primavera che vorrebbe estendere il diritto anche a chi soffre di malattie mentali. […]Al momento questa opzione rimane nel campo delle ipotesi che il Canada vorrebbe far diventare legge entro il 2027.

 

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Trattandosi di un tema che tocca etica e religione, nonostante la legge sia in vigore, le polemiche non mancano. Cardus, think tank cristiano che ha sede in Ontario, la provincia più popolosa del Paese, ha affermato che gli ultimi dati sono «allarmanti» e mostrano che il Canada ha uno dei programmi di eutanasia in più rapida crescita al mondo. I media di Ottawa hanno acceso i riflettori su casi in cui persone con disabilità hanno considerato la morte assistita a causa della mancanza di alloggio o di sussidi di invalidità. […]

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