cinema metropolitan roma valerio carocci nicola zingaretti

CAROCCI PIGLIATUTTO – IL PRINCIPE ROSSO SUL PISELLO, DOPO AVER INCASSATO 250MILA EURO DA GUALTIERI PER IL SUO “CINEMA AMERICA”, ORA SI È MESSO IN TESTA DI GESTIRE IL “METROPOLITAN” – LA STRUTTURA CON QUATTRO SALE CINEMATOGRAFICHE IN VIA DEL CORSO È DISMESSA DAL 2010. I PROPRIETARI HANNO PRESENTATO UN PROGETTO PER “RIQUALIFICARLA” MA I LAVORI SONO STATI BLOCCATI NEL 2022 DALL'EX GOVERNATORE ZINGARETTI, LEGATISSIMO A CAROCCI – SEMBRA CHE IL GOLDEN BOY DELLA SINISTRA ROMANA ABBIA INSISTITO CON COMUNE E REGIONE...

Estratto dell'articolo di Alessandro Luna per “il Foglio”

 

valerio carocci

Dove c’è un cinema c’è lui. Pronto a fare le barricate se il progetto non gli piace o a srotolare tappeti rossi se il progetto lo aggrada. Lui è Valerio Carocci il cinema in questione è il Metropolitan.

 

[…] all’inizio di via del Corso, con alle spalle piazza del Popolo, comprendeva quattro sale da circa 400 posti complessivi. Cessò le sue attività nel 2010 e fu comprato da una società, la D.M. Europa, che realizzò un progetto per riaprirlo.

 

Da allora è dismesso e abbandonato, anche se pochi anni fa i proprietari erano a un passo dall’ottenere l’autorizzazione per riqualificarlo. Poi è successo qualcosa: nel 2022 il progetto, che aveva incassato un anno e mezzo prima in due occasioni il via libera della regione Lazio, è stato improvvisamente bloccato proprio dall’allora governatore Nicola Zingaretti.

 

cinema metropolitan a roma chiuso

 Il piano prevedeva la ristrutturazione dell’edificio, la conversione di alcuni ambienti in spazi commerciali e il mantenimento di una delle quattro sale da 99 posti, che sarebbe poi stata concessa gratuitamente al comune di Roma per proiezioni e iniziative culturali, per 120 giorni all’anno. Inoltre, la società si sarebbe impegnata ad assumere 60 dipendenti e avrebbe pagato 7 milioni al comune di Roma per riportare in attività e ristrutturare due cinema: l’ex Apollo e l’ex Airone.

 

Il progetto, che avrebbe consentito di riaprire tre sale, aveva ottenuto l’approvazione della giunta e dell’Assemblea capitolina, incassando in conferenza dei servizi il parere favorevole di tutti gli enti coinvolti, tra cui le Aree tutela del territorio e urbanistica della regione Lazio, della polizia locale di Roma Capitale, del primo municipio e del ministero dei Beni culturali.

 

NICOLA ZINGARETTI VALERIO CAROCCI

Insomma, sembrava fatta, tanto che la D.M. Europa aveva già stanziato 8 milioni per la riqualificazione, di cui una parte è già stata usata per ristrutturare la facciata dell’edificio. Soldi che ora rischiano di finire del tutto sprecati. Un anno e mezzo dopo infatti la Regione Lazio ha improvvisamente fatto passare una delibera che, sulla base degli stessi elementi che avevano portato al via libera, negava invece l’approvazione del progetto.

 

Cosa ha fatto cambiare idea a Zingaretti? La delibera che blocca la riapertura del cinema Metropolitan cita una norma, varata dalla stessa regione nel 2020, che per le riqualificazioni dei cinema impone che almeno il 70 per cento sia destinato ad attività culturali, mentre il progetto lascerebbe aperta solo una sala. Ma l’intervento aveva ottenuto comunque il via libera in deroga del piano regolatore, con tanto di 7 milioni di oneri concessori.

 

NICOLA ZINGARETTI VALERIO CAROCCI

La motivazione della scelta di Zingaretti, in sostanza, non era certamente né scontata, né obbligata. E’ stata la volontà precisa della regione di non far andare avanti. Il motivo, però, ancora non si sa. Ma qualche ipotesi comincia a circolare, in particolare sul ruolo svolto in questa vicenda da Valerio Carocci, animatore delle arene estive a piazza San Cosimato.

 

Non è affatto un mistero il suo rapporto molto stretto con l’ex presidente della Regione Lazio del Pd. Proprio a lui, dal palco di una delle sue arene, il 6 luglio 2022, Carocci rivolse parole di stima per la delibera che bloccava il progetto. “Un grande applauso alla regione Lazio, guidata da Nicola Zingaretti, che ha bocciato la riconversione del cinema Metropolitan in un ennesimo centro commerciale su via del Corso. La destinazione d’uso di quella sala rimarrà un cinema, quindi grazie Nicola”.

 

[…]

 

cinema metropolitan a roma chiuso

Nonostante questo, ieri su Repubblica una società concorrente, la Lucisano media group, ha rilasciato una dichiarazione per far sapere che “è molto interessata” a comprare le mura dell’ex Metropolitan, avendo anche parlato “con una persona a noi molto vicina” che li ha messi “in contatto con l’assessorato capitolino all’urbanistica” a cui ha manifestato il suo interesse. Assessorato che si è evidentemente dimenticato di far presente alla Lucisano che il Metropolitan è un edificio privato, di proprietà di un gruppo che ribadisce ancora oggi: “L’immobile non è in vendita”.

 

valerio carocci

 Eppure Valerio Carocci ci ha tenuto a far prontamente sapere, sempre a Repubblica, che ha “incontrato Lucisano per un eventuale nostro coinvolgimento”. Insomma, da qualche tempo l’animatore di alcune delle arene estive romane sembra aver messo gli occhi sull’ex Metropolitan, tanto che, come più fonti ci confermano, sarebbe stato proprio lui a insistere, con il comune e la regione, affinché il progetto di riapertura venisse bloccato.

 

Con tanto di ringraziamento pubblico dopo la delibera che vanificava tutti gli investimenti fatti fino a quel punto. Nulla di nuovo sotto al Colosseo, se si considera che quando il comune era indeciso se concedere o meno 300 mila euro al Piccolo America per le arene estive, Carocci non si era fatto problemi a barricarsi nel comune di Roma minacciando di non uscire fino a che i finanziamenti non sarebbero arrivati. Cosa che, effettivamente, successe.

cinema metropolitan a roma chiusoValerio Caroccivalerio carocci foto di bacco

Ultimi Dagoreport

leonardo maria del vecchio - gabriele benedetto - andrea riffeser monti - marco talarico - luigi giacomo mascellaro

DAGOREPORT - ELKANN NON FA IN TEMPO A USCIRE DALLA SCENA CHE, ZAC!, ENTRA DEL VECCHIO JR: DAVVERO, NON SI PUÒ MAI STARE TRANQUILLI IN QUESTO DISGRAZIATO PAESE - GIÀ L’ACQUISIZIONE DEL 30% DE ‘’IL GIORNALE’’ DA PARTE DEL VIVACISSIMO LEONARDINO DEL VECCHIO, ANTICIPATA IERI DA DAGOSPIA, HA SUSCITATO “OH” DI SORPRESA. BUM! BUM! STAMATTINA SONO SALTATI I BULBI OCULARI DELLA FINANZA E DELLA POLITICA ALL’ANNUNCIO DELL'EREDE DELL VECCHIO DI VOLER ACQUISIRE IL TERZO POLO ITALIANO DELL’INFORMAZIONE, IN MANO ALLA FAMIGLIA RIFFESER MONTI: “LA NAZIONE” (FIRENZE), “IL RESTO DEL CARLINO” (BOLOGNA) E “IL GIORNO” (MILANO) - IN POCHI ANNI DI ATTIVITÀ, LMDV DI DEL VECCHIO HA INVESTITO OLTRE 250 MILIONI IN PIÙ DI 40 OPERAZIONI, SOSTENUTE DA UN FINANZIAMENTO DI 350 MILIONI DA INDOSUEZ (GRUPPO CRÉDIT AGRICOLE) - LA LINEA POLITICA CHE FRULLA NELLA TESTA TRICOLOGICAMENTE FOLTA DELL'INDIAVOLATO LMDV, A QUANTO PARE, NON ESISTE - DEL RESTO, TRA I NUOVI IMPRENDITORI SI ASSISTE A UN RITORNO AD ALTO POTENZIALE ALLO "SPIRITO ANIMALE DEL CAPITALISMO", DOVE IL BUSINESS, ANCHE IL PIU' IRRAZIONALE, OCCUPA IL PRIMO POSTO E LA POLITICA E' SOLO UN DINOSAURO DI BUROCRAZIA…

roberto occhiuto corrente sandokan antonio tajani pier silvio e marina berlusconi 2025occhiuto roscioli

CAFONAL! FORZA ITALIA ''IN LIBERTÀ'' - DALLA CALABRIA, PASSANDO PER ARCORE, ARRIVA LO SFRATTO DEFINITIVO A TAJANI DA ROBERTO OCCHIUTO: “SONO PRONTO A GUIDARE IL PARTITO FONDATO DA SILVIO BERLUSCONI’’ - PARLA IL GOVERNATORE DELLA CALABRIA E, A PARTE L'ACCENTO CALABRO-LESO, SEMBRA DI SENTIRE MARINA & PIER SILVIO: “BASTA GALLEGGIARE INTORNO ALL'8%. MELONI NON È SUFFICIENTE AL CENTRODESTRA. BISOGNA RAFFORZARE L'ALA LIBERALE DELLA COALIZIONE" - A FAR TRABOCCARE LA PAZIENZA DELLA FAMIGLIA BERLUSCONI È STATA LA PROSPETTIVA DI UN CONGRESSO NAZIONALE CHE AVREBBE DATO A TAJANI, GASPARRI E BARELLI IL POTERE DI COMPORRE LE LISTE PER LE POLITICHE NEL 2027. A SPAZZARE VIA LE VELLEITÀ DEI TAJANEI, È ARRIVATA DA MILANO LA MINACCIA DI TOGLIERE DAL SIMBOLO DEL PARTITO IL NOME "BERLUSCONI", CHE VALE OLTRE LA METÀ DELL'8% DI FORZA ITALIA - DA LOTITO A RONZULLI, DALL’EX MELONIANO MANLIO MESSINA A NICOLA PORRO: NELLA NUTRITA TRUPPA CHE SI È PRESENTATA AL CONVEGNO DI OCCHIUTO, SPICCAVA FABIO ROSCIOLI, TESORIERE DI FORZA ITALIA ED EMISSARIO (E LEGALE PERSONALE) DI MARINA E PIER SILVIO...

amadeus programmi sul nove like a star chissa chi e la corrida tha cage sukuzi music party

DAGOREPORT: AMADEUS TORNA IN RAI - IL RITORNO A VIALE MAZZINI POTREBBE MATERIALIZZARSI GRAZIE ALLO ZAMPONE DI FIORELLO, CHE NON VEDE L'ORA DI RITROVARE LA SUA "SPALLA" - CON "AMA" AL SUO FIANCO, L'EX ANIMATORE DEI VILLAGGI TURISTICI POTREBBE RINGALLUZZIRSI AL PUNTO DA AFFIANCARLO AL FESTIVALONE DI SANREMO 2027 - L'USCITA DI AMADEUS NON SAREBBE OSTACOLATA DA "NOVE" DI DISCOVERY, ANZI: I DIRIGENTI DELL’EMITTENTE AMERICANA NON VEDONO L’ORA DI RECEDERE DALL’ONEROSISSIMO CONTRATTO QUADRIENNALE CON L’EX DISC JOCKEY - SECONDO GLI “ADDETTI AI LIVORI”, LA CATENA DI FLOP INANELLATA DA "AMA" SUL "NOVE" HA PESATO SUL BILANCIO DI DISCOVERY: PER PUBBLICITÀ INCASSATA E RIMBORSATA PER MANCATO RAGGIUNGIMENTO DELLO SHARE STABILITO NEI CONTRATTI, SI PARLA DI UNA SOMMETTA INTORNO AI 15 MILIONI - A DIFFERENZA DI CROZZA E FAZIO, PERSONAGGI-FORMAT, AMADEUS SENZA UN PROGRAMMA FORTE E LA GIUSTA CORNICE DI UNA EMITTENTE GENERALISTA PRIMARIA COME RAI1, È DESTINATO A SCOMPARIRE NEL MUCCHIO…

giorgia e arianna meloni come le gemelle di shining - fotomontaggio del fatto quotidiano

DAGOREPORT – VI RICORDATE QUANDO GIORGIA MELONI DEFINIVA LA SORELLA ARIANNA UNA “PRIVATA CITTADINA SENZA INCARICHI”? DIMENTICATELO: È IN CORSO UN TENTATIVO DI TRASFORMARE LA PRIMOGENITA DI ANNA PARATORE IN UNA POLITICA NAVIGATA. ECCO COME NASCE L’IMBARAZZANTE NTERVISTA RILASCIATA OGGI DALL'EX MOGLIE DI FRANCESCO LOLLOBRIGIDA AL “CORRIERE DELLA SERA”, IN CUI ARIANNA RICORDA QUANDO “GUIDAVA IL CAMION NEI VICOLI DI ROMA” PER IL PARTITO, E RIVENDICA: “DA 30 ANNI SIAMO IN POLITICA” – LA FIAMMA MAGICA VUOLE TOGLIERLE L’ETICHETTA DI “SORELLA D’ITALIA”. IL GUAIO È CHE ‘GNA FA: L’UNICO PREGIO CHE ANCHE I COLLEGHI DI PARTITO LE RICONOSCONO È… LA SOMIGLIANZA ALLA SORELLA

del vecchio la stampa angelucci elkann

DAGOREPORT - NON SI STA MAI TRANQUILLI: AL RISIKO FINANZIARIO (MPS-MEDIOBANCA) FINITO TRA LE CARTE DELLA PROCURA DI MILANO, ORA SI AGGIUNGE IL RISIKO EDITORIALE: LA VENDITA DI ‘’’REPUBBLICA’’ E ‘’STAMPA’’ AL GRECO KYRIAKOU DIVENTA, GIORNO DOPO GIORNO, UN BORDELLO DI VOCI E RUMORS - C’È CHI ASSICURA CHE LO SBARCO DEL GRECO NON VADA ASSOLUTAMENTE A GENIO AL BOSS DELL’IMPERO MEDIASET, PIER SILVIO BERLUSCONI – CHI SPIFFERA DI UN PRESUNTO INTERESSAMENTO DELLA FAMIGLIA ANGELUCCI, EDITORE DE “IL GIORNALE” E DI “LIBERO”, ALL’ACQUISIZIONE DEL QUOTIDIANO “LA STAMPA”, CHE ELKANN HA MESSO IN VENDITA PER LA SOMMETTA DI 65 MILIONI DI EURO, CHE NON RIENTREREBBE NEL PERIMETRO DEL GRECO CON L’ANTENNA. MA PER IL BOSS DELLA SANITÀ CARO AL GOVERNO L’UNICO MODO DI COMPRARI ''LA STAMPA'' È ALL’EDICOLA: ELKANN NON GLIELO VENDERÀ MAI - A PROPOSITO DI EDITORIA COME ULTIMA UMANA VOLUTTÀ, SI VOCIFERA CHE LEONARDINO DEL VECCHIO VOGLIA COMPRARSI NIENTEMENO CHE “IL FATTO QUOTIDIANO” (DAVVERO URGE LA RIAPERTURA DEI MANICOMI…)

giancarlo giorgetti luigi lovaglio milleri francesco gaetano caltagirone

SUL CASO MPS-MEDIOBANCA, L'ARTICOLO-BOMBA DEL GIORNO È SUL "CORRIERE", DA CUI SI EVINCE CHE LE DICHIARAZIONI RILASCIATE ALLA CONSOB DA CALTAGIRONE E DAL MINISTRO GIORGETTI SONO IN APERTO CONTRASTO - E’ LO STESSO IMPRENDITORE ROMANO AD AMMETTERE CHE IL MINISTRO LEGHISTA SONDÒ ALCUNI POTENZIALI INVESTITORI NELLE SETTIMANE PRECEDENTI ALLA OSCURA “GARA” CHE FECE INTASCARE IL 15% DI MPS, IN MANO AL TESORO, AL QUARTETTO DELFIN-CALTAGIRONE-ANIMA-BPM - UNA VERSIONE IN APERTO CONFLITTO CON QUELLA DI GIORGETTI, CHE IL 29 LUGLIO 2025 ALLA CONSOB DISSE: “NON C’È STATA ALCUNA INTERLOCUZIONE, CONTATTO O SCAMBIO” - A QUESTO PUNTO, CHI RISCHIA DI FINIRE NEI GUAI CON LA PROCURA DI MILANO NON SONO SOLO I “FURBETTI DEL CONCERTINO”, MA LA STESSA CONSOB GUIDATA DA PAOLO SAVONA CHE, COME AUTORITÀ DI VIGILANZA DEL MERCATO FINANZIARIO, NON HA RILEVATO NEL SUO DOCUMENTO DI “ASSOLUZIONE” SULLA PRESUNTA CONCERTAZIONE DEI CALTA-MELONI, NESSUNA DISCORDANZA TRA LE DICHIARAZIONI DI CALTAGIRONE E DI GIORGETTI…