DA QUANDO CI SONO I SOCIAL NON SI PUÒ PIÙ MORIRE IN PACE - LA FIGLIA DI ROBIN WILLIAMS, ZELDA, COSTRETTA A CHIUDERE I SUOI ACCOUNT TWITTER E INSTAGRAM PER LE OFFESE E INSINUAZIONI DEI MENTECATTI DA TASTIERA

Zelda WilliamsZelda Williams

Silvia Bizio per “la Repubblica”

 

È internet il luogo del dolore ma anche di una serie di polemiche che si sono scatenate intorno al suicidio di Robin Williams. A sole 48 ore dalla morte dell’attore, una valanga di tweet ha affollato il web: ma è stata proprio l’esasperazione mediatica, con offese e insinuazioni accanto agli attestati di affetto, ad aver irritato Zelda Williams, che ieri ha chiuso i suoi account Twitter e Instagram. La decisione della figlia 25enne dell’attore ha un sapore amaramente polemico: ieri, infatti, era circolata on line la foto di un cadavere in una sala mortuaria.

 

Zelda e Robin WilliamsZelda e Robin Williams

Fatta passare per l’ultima immagine del corpo di Williams, in realtà era una vecchia foto di uno sconosciuto postata da un sito spagnolo anni fa. Legittimamente è bastato per indignare i parenti e suscitare la loro reazione. «Sto tremando. Non posso. Per favore. Su Twitter c’è un link e io non lo apro. Non fatelo nemmeno voi. Vi prego », sono state le toccanti parole di Zelda.

 

Ma a irritare la figlia di Williams, anche le insinuazioni, sempre sul web, sullo scarso numero di immagini del padre nei suoi profili on line. Offesa, Zelda ha twittato: «Mi dispiace, avrei dovuto essere superiore. Cancello questo account da tutti i miei apparecchi per tanto tempo. Forse per sempre. Solo il tempo lo dirà. Addio ». Stessa cosa ha fatto con Instagram.

Zelda WilliamsZelda Williams

 

«Lascio questo account... mentre guarisco e decido se cancellarlo o meno», ha scritto su Instagram dove ha messo la foto di una farfalla. «In questo momento difficile per favore cercate di rispettare i profili miei, della mia famiglia e dei miei amici. Andare a scavare nei nostri profili cercando foto di papà, o giudicandomi sul numero di foto che io ho pubblicato è crudele e inutile.

 

Ce ne sono alcune, ma i veri momenti privati che ho condiviso con mio padre sono preziosi, e, credeteci o no, non sono pieni di foto o di selfie... Le foto preferite della famiglia sono incorniciate nella mia casa, e lì rimarranno. Non sui social media». In un messaggio mandato alla Fox, Zelda commentava: «Non capirò mai come, essendo amato così profondamente, non trovasse nel suo cuore la voglia di rimanere con noi. Ma era sempre caloroso, anche nei suoi momenti più neri».

Zelda WilliamsZelda Williams

 

A proposito di polemiche, una l’ha scatenata anche l’Academy con un tweet dove c’è l’immagine del cartoon Aladdin doppiato da Robin Williams con la dicitura “genio sei libero”. L’American foundation for Suicide Prevention l’ha considerata come una istigazione al suicidio. Contestazioni anche sulla rete televisiva ABC che ha chiesto pubblicamente scusa per aver mandato reporter sugli elicotteri a filmare la casa di Williams a Tiburon. Il servizio era poi apparso sullo schermo “Dal vivo: veduta aerea della casa di Robin Williams”.

 

Polemiche a parte, prosegue compatto il cordoglio del mondo del cinema e anche della tv dove Robin Williams era tornato a lavorare con The Crazy ones , la prima volta in una serie da quel Mork and Mindy dei suoi esordi nel 1978. L’attore interpretava il padre/socio in pubblicità di Sarah Michelle Geller, l’attrice di Buffy l’ammazza vampiri.

 

Zelda WilliamsZelda Williams

«I comici hanno la reputazione di essere a volte egoisti, come se tutto ruotasse intorno alle loro battute, mentre con Robin era il contrario - ricorda oggi l’attrice- scriveva le battute per tutti, voleva che fossimo divertenti anche noi. Sul set era una leggenda: aveva studiato alla Julliard School, aveva vinto un Oscar, eppure con me ha reso tutto così facile. Era il padre che ho sempre sognato di avere».

 

 

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