madri di bibbiano

“CI HANNO TOLTO I FIGLI MA NON CAPIAMO PERCHÉ”, LA PROTESTA DI DIECI MADRI DI BIBBIANO: SIAMO VITTIME DI SCELTE INCOMPRENSIBILI  – C’E’ CHI RACCONTA: “MIO FIGLIO MI È STATO LEVATO 25 ANNI FA DA UNA DELLE OPERATRICI SOCIALI INDAGATE…” – SCAZZO TRA CARLO SIBILIA DEL M5S E FIORELLA MANNOIA CHE POLEMIZZA: “STRUMENTALIZZATE QUALSIASI COSA PER MOTIVI POLITICI”

Alessandro Fulloni per il “Corriere della sera”

 

madri di bibbiano

Vengono dal Sud dell' Italia e dall' Europa dell' Est: Benedetta, Elisa, Hana e poi le altre: una decina di mamme in tutto. Si sono ritrovate ieri sera al consiglio comunale di Cavriago, Reggio Emilia.

 

Giunte alla spicciolata, un paio accompagnate dai mariti. Alcune si conoscevano e altre no. Tutte con storie simili: bambini tolti (o che stavano per essere tolti) dopo una relazione dei servizi sociali della Val d' Enza, azzerati dall' inchiesta della Procura di Reggio Emilia sulle false certificazioni usate per dimostrare violenze sui minori mai avvenute, favorendo così l' affido a famiglie giudicate idonee.

 

andrea carletti sindaco di bibbiano 6

Ore 21 circa, la riunione in municipio, convocata dalla sindaca Francesca Bedogni (Pd, eletta a maggio) è importante perché è la prima volta che un' amministrazione della Val d' Enza incontra i genitori che si considerano vittime di scelte considerate «incomprensibili». «La porta è aperta» esordisce la sindaca che dall' Unione degli otto Comuni ha ricevuto le deleghe al welfare del sindaco di Bibbiano Andrea Carletti ai domiciliari per abuso d' ufficio. Ma prima che il Consiglio cominci, Benedetta, 52 anni e cinque figli (tre maggiorenni e due di 14 e 7 anni) inscena una protesta silenziosa appendendo un lenzuolo bianco su cui sono disegnati dei mattoni. «È il muro dell' omertà - racconta la donna -, quello contro cui, senza capire perché, sto sbattendo da quattro anni».

 

chi l'ha visto sul caso bibbiano

In mattinata Benedetta è stata a Bologna, al Tribunale dei Minori convocata tramite una raccomandata. Ora è risollevata: «Finalmente ho potuto parlare con qualcuno che mi ha ascoltata». Il suo caso è uno dei settanta che i giudici guidati dal presidente Giuseppe Spadaro stanno ricontrollando uno a uno, alla ricerca di «anomalie e omissioni».

 

Benedetta racconta che pochi mesi fa le è stata tolta la potestà genitoriale. Dice che «nei miei confronti è stata commessa un' ingiustizia: attendevo che da un momento all' altro mi portassero via i due figli di 14 e 7 anni ma è arrivata prima l' indagine» dei carabinieri.

chi l'ha visto sul caso bibbiano 2

 

Aggiunge: «Spero di poter dimostrare di essere una brava madre. Lo voglio dire anche al sindaco, per questo sono qui». Un' altra donna (anche lei ascoltata dai giudici bolognesi) racconta che «sei anni fa i servizi sociali scrissero che mio marito e io eravamo inadeguati come genitori: mio figlio ci venne tolto. Da allora lo vedo una mezzora ogni mese, in una comunità protetta. Non so altro di lui».

 

chi l'ha visto sul caso bibbiano 3

Poi c' è Elisa, 56 anni, una storia che parte da lontano: «Mio figlio mi è stato levato venticinque anni fa da una delle operatrici sociali indagate. Dura ricostruire un rapporto con lui che praticamente non ho mai visto».

 

Intanto (mentre il Guardasigilli Bonafede dice che è pronto il decreto per la task force sulla protezione dei bimbi) il governatore dell' Emilia Romagna Bonaccini annuncia l' istituzione «di una commissione per analizzare l' iter degli affidi e individuare criticità correttivi».

carlo sibilia

 

mannoia

Novità, inoltre, nell' indagine: Claudio Foti, psicoterapeuta della onlus Hansel e Gretel di Torino, è stato indagato anche per maltrattamenti nei confronti della moglie e dei figli. Alla contestazione si è arrivati ascoltando intercettazioni fatte per altri reati, in particolare nei confronti della moglie, Nadia Bolognini, anche lei indagata e ai domiciliari. Lui si difende per bocca dell' avvocato Goffari: «Una lite tra coniugi, piatti rotti e niente più». Scambio di tweet, infine, tra Fiorella Mannoia e Carlo Sibilia del M5s che scrive postando una precedente denuncia di Laura Pausini: «Dateci una mano tutti a tenere alta l' attenzione». Ma Mannoia polemizza: «Strumentalizzate qualsiasi cosa per motivi politici».

andrea carletti sindaco di bibbiano 4chi l'ha visto sul caso bibbiano 1andrea carletti sindaco di bibbiano 5

Ultimi Dagoreport

luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps giorgia meloni

DAGOREPORT - A RACCONTARLO NON CI SI CREDE. RISULTATO DEL PRIMO GIORNO DI OPS DEL MONTE DEI PASCHI SU MEDIOBANCA: TRACOLLO DELLA BANCA SENESE - SE IL MEF DI GIORGETTI, CHE HA L’11,7% DI MPS, LO PRENDE IN QUEL POSTO (PERDENDO 71 MILIONI), IL DUPLEX CALTAGIRONE-MILLERI FA BINGO: 154 MILIONI IN UN GIORNO - INFATTI: SE I DUE COMPARI PERDONO SU MPS 90 MILIONI, NE GUADAGNANO 244 AVENDO IL 25,3% DI MEDIOBANCA - E DOPO IL “VAFFA” DEL MERCATO, CHE SUCCEDERÀ? TECNICAMENTE L’OPERAZIONE CALTA-MILLERI, SUPPORTATA DALLA MELONI IN MODALITÀ TRUMP, È POSSIBILE CON UN AUMENTO DI CAPITALE DI MPS DI 4 MILIARDI (PREVISTO PER APRILE) - PER DIFENDERE MEDIOBANCA DALL’ASSALTO, NAGEL DOVRÀ CHIEDERE AL BOSS DI GENERALI, PHILIPPE DONNET, DI CHIAMARE ALLE ARMI I POTENTI FONDI INTERNAZIONALI, GRANDI AZIONISTI DI MEDIOBANCA E DI GENERALI, PER SBARRARE IL PASSO AL “CALTARICCONE” ALLA FIAMMA (FDI)

dario franceschini elly schlein matteo renzi carlo calenda giiuseppe conte

DAGOREPORT: PD, PARTITO DISTOPICO – L’INTERVISTA DI FRANCESCHINI SU “REPUBBLICA” SI PUÒ SINTETIZZARE COSÌ: IO CI SONO. E’ INUTILE CERCARE IL FEDERATORE, L’ULIVO NON TORNA, E NON ROMPETE LE PALLE ALLA MIA “CREATURA”, ELLY SCHLEIN, “SALDA E VINCENTE” AL COMANDO DEL PARTITO – AMORALE DELLA FAVA: “SU-DARIO” NON MOLLA IL RUOLO DI GRAN BURATTINAIO E DAVANTI AI MAL DI PANZA INTERNI, CHE HANNO DATO VITA AI DUE RECENTI CONVEGNI, SI FA INTERVISTARE PER RIBADIRE AI COLLEGHI DI PARTITO CHE DEVONO SEMPRE FARE I CONTI CON LUI. E LA MELONI GODE…

almasri giorgia meloni carlo nordio

DOMANDE SPARSE SUL CASO ALMASRI – CON QUALE AUTORIZZAZIONE IL TORTURATORE LIBICO VIAGGIAVA INDISTURBATO IN EUROPA? AVEVA UN PASSAPORTO FASULLO O UN VISTO SCHENGEN? E IN TAL CASO, PERCHÉ NESSUN PAESE, E SOPRATTUTTO L’ITALIA, SI È OPPOSTO? - LA TOTALE ASSENZA DI PREVENZIONE DA PARTE DEGLI APPARATI ITALIANI: IL MANDATO DI ARRESTO PER ALMASRI RISALE A OTTOBRE. IL GENERALE NON SAREBBE MAI DOVUTO ARRIVARE, PER EVITARE ALLA MELONI L’IMBARAZZO DI SCEGLIERE TRA IL RISPETTO DEL DIRITTO INTERNAZIONALE E LA REALPOLITIK (IL GOVERNO LIBICO, TRAMITE ALMASRI, BLOCCA GLI SBARCHI DI MASSA DI MIGRANTI) – I SOSPETTI DI PALAZZO CHIGI SULLA “RITORSIONE” DELLA CPI E IL PASTROCCHIO SULL’ASSE DEI SOLITI TAJANI-NORDIO

pier silvio giampaolo rossi gerry scotti pier silvio berlusconi

DAGOREPORT - È TORNATA RAISET! TRA COLOGNO MONZESE E VIALE MAZZINI C’È UN NUOVO APPEASEMENT E L'INGAGGIO DI GERRY SCOTTI COME CO-CONDUTTORE DELLA PRIMA SERATA DI SANREMO NE È LA PROVA LAMPANTE - CHIAMARE ALL'ARISTON IL VOLTO DI PUNTA DI MEDIASET È IL SEGNALE CHE IL BISCIONE NON FARÀ LA GUERRA AL SERVIZIO PUBBLICO. ANZI: NEI CINQUE GIORNI DI SANREMO, LA CONTROPROGRAMMAZIONE SARÀ INESISTENTE - I VERTICI DELLA RAI VOGLIONO CHE IL FESTIVAL DI CARLO CONTI SUPERI A TUTTI I COSTI QUELLO DI AMADEUS (DA RECORD) - ALTRO SEGNALE DELLA "PACE": IL TELE-MERCATO TRA I DUE COLOSSI È PRATICAMENTE FERMO DA MESI...

elon musk sam altman

NE VEDREMO DELLE BELLE: VOLANO GIÀ GLI STRACCI TRA I TECNO-PAPERONI CONVERTITI AL TRUMPISMO – ELON MUSK E SAM ALTMAN HANNO LITIGATO SU “X” SUL PROGETTO “STARGATE”. IL MILIARDARIO KETAMINICO HA SPERNACCHIATO IL PIANO DA 500 MILIARDI DI OPENAI-SOFTBANK-ORACLE, ANNUNCIATO IN POMPA MAGNA DA TRUMP: “NON HANNO I SOLDI”. E IL CAPOCCIA DI CHATGPT HA RISPOSTO DI PETTO AL FUTURO “DOGE”: “SBAGLI. MI RENDO CONTO CHE CIÒ CHE È GRANDE PER IL PAESE NON È SEMPRE OTTIMALE PER LE TUE COMPAGNIE, MA NEL TUO RUOLO SPERO CHE VORRAI METTERE PRIMA L’AMERICA…” – LA GUERRA CIVILE TRA I TECNO-OLIGARCHI E LE MOSSE DI TRUMPONE, CHE CERCA DI APPROFITTARNE…

donald trump elon musk jamie dimon john elkann

DAGOREPORT – I GRANDI ASSENTI ALL’INAUGURATION DAY DI TRUMP? I BANCHIERI! PER LA TECNO-DESTRA DEI PAPERONI MUSK & ZUCKERBERG, IL VECCHIO POTERE FINANZIARIO AMERICANO È OBSOLETO E VA ROTTAMATO: CHI HA BISOGNO DEI DECREPITI ARNESI COME JAMIE DIMON IN UN MONDO CHE SI FINANZIA CON MEME-COIN E CRIPTOVALUTE? – L’HA CAPITO ANCHE JOHN ELKANN, CHE SI È SCAPICOLLATO A WASHINGTON PER METTERSI IN PRIMA FILA TRA I “NUOVI” ALFIERI DELLA NEW ECONOMY: YAKI PUNTA SEMPRE PIÙ SUL LATO FINANZIARIO DI EXOR E MENO SULLE VECCHIE AUTO DI STELLANTIS (E ZUCKERBERG L'HA CHIAMATO NEL CDA DI META)