camillo langone cibo insetti

IL CIBO DEL FUTURO? MANGIATELO VOI! - CAMILLO LANGONE: “OSTRICHE PER TUTTI L'ANNO PROSSIMO? OPPURE FOIE GRAS? TEMO DI NO, VISTA LA TENDENZA ‘VEGAN/VEGETARIAN-FRIENDLY’. NON VORREI CHE CON LA SCUSA DEL ‘SOSTENIBILE’ CI FOSSE PER TUTTI LA STESSA BISTECCA DI SOIA. O LO STESSO SNACK A BASE DI INSETTI. CERTO, FANNO ANCORA UN PO' IMPRESSIONE MA SE SI SMETTERÀ DI CHIAMARLI BRUCHI E SCORPIONI E SI IMPORRÀ IL TERMINE ‘NOVEL FOOD’ ECCO CHE I PREGIUDIZI CADRANNO..."

Camillo Langone per "il Giornale"

CAMILLO LANGONE

 

«Simbolico, relazionale, partecipato, territoriale, resiliente, fluido e multicanale»: le parole chiave del cibo del futuro sembrano scritte per farmi passare l' appetito.

 

A parte «simbolico» e «territoriale», aggettivi che non scarto ma che trovo comunque un po' pesanti, gli altri formano una mappazza lessicale tendente all' ideologico e scatenante, in me, non so in voi, repulsione e rigurgito.

 

Le ho trovate in un libro collettivo ammannito dall' editore Carocci, intitolato per l' appunto Il cibo nel futuro e sottotitolato «Produzione, consumo e socialità», con l' ultimo ingrediente che si combina coi succitati «relazionale» e «partecipato» in una zuppa dal forte retrogusto politico, non propriamente liberale. E io che volevo soltanto sapere cosa si mangerà domani.

PAOLO CORVO E MICHELE FILIPPO FONTEFRANCESCO - IL CIBO NEL FUTURO. PRODUZIONE, CONSUMO E SOCIALITA'

 

Gli autori sono docenti, professori e ricercatori dell' Università di Scienze gastronomiche di Pollenzo, in Piemonte, l' ateneo di Slow Food. Nel volume i tic dell' associazione mangereccia fondata da Carlo Petrini ci sono all' incirca tutti, a cominciare dall' indigesta anglofonia.

 

Gliel' ho sempre rinfacciata al Fondatore, anche in pubblico, la contraddizione del contrapporsi al cibo multinazionale e antitradizionale usando la lingua globale e antitradizionale per eccellenza: l' inglese. Dunque tocca leggere innumerevoli volte «food», con derivati quali «fusion food», «food design», «food policy».

 

Dovrebbe bastare questo per farvi capire che sulle tavole del futuro non c' è posto per la cassoeula, la tiella o i casonsei, piatti obsoleti come i dialetti che li hanno battezzati.

 

CARLO PETRINI

«Dopo aver conosciuto la propria tradizione culinaria, le proprie origini e identità, si vogliono conoscere le altre tradizioni alimentari» scrive a pagina 21 un accademico più ottimista del Candido di Voltaire.

 

Come se i ragazzi, prima di ingozzarsi di kebab, e le signorine, prima di tuffarsi nel sushi, avessero assaggiato l' anguilla in tutti i diciassette modi catalogati da Anna Gosetti della Salda in Le ricette regionali italiane: anguilla alla brace, anguilla alla comacchiese, anguilla alla fiorentina, anguilla alla gardesana, anguilla in padella...

 

Correva l' anno di grazia 1967 e la cucina era territoriale davvero. Facile previsione dei futurologi di Pollenzo è un cibo sempre più «multietnico, composto dall' incontro e dalla miscela di tradizioni gastronomiche diverse».

piatto di vermi

 

Peccato che in questa ammucchiata di popoli ad avere la peggio sia l' etnia dei nativi: mica facile mangiare milanese a Milano, e provateci voi a mangiare pugliese a Trani (se in un ristorante con vista sulla Cattedrale, o anche senza vista, siete capaci di trovare le braciole di cavallo avvisatemi, mi raccomando).

 

pizza kebab

A Slow Food l' estinzione della cucina locale è passata inosservata, non se ne sono accorti, devono avere gli occhi coperti dai capponi di Morozzo, o dai cavolfiori di Moncalieri.

 

Spignattate in queste 142 pagine sono, degli italiani a tavola, le magnifiche sorti e progressive. Vi si legge di «maggiore consapevolezza dei consumatori», di «libertà di scelta gastronomica», di «superamento delle disuguaglianze a livello alimentare».

 

ocean hugger foods sushi fatto col pomodoro 1

Quindi mangeremo tutti ostriche l' anno prossimo? Oppure foie gras? Temo di no, vista la tendenza «vegan/vegetarian-friendly». Non vorrei che il superamento delle disuguaglianze si realizzasse in discesa e che con la scusa del «sostenibile» (altra parola-prezzemolo) ci fosse per tutti, nel famoso futuro, la stessa bistecca di soia.

 

O lo stesso snack a base di insetti, visto che coleotteri e lepidotteri «non inquinano l' ambiente e non necessitano di grandi terreni». Certo, fanno ancora un po' impressione ma se si smetterà di chiamarli bruchi e scorpioni e si imporrà il termine «novel food» ecco che i pregiudizi cadranno. Potenza della lingua di Shakespeare e di Gordon Ramsay!

sushi 1

 

Per accelerare lo svecchiamento gastronomico è venuta buona anche la pandemia. I professori di Pollenzo sembrano pensarla come il ministro di Potenza, Roberto Speranza: il virus come «opportunità unica».

 

nicole kidman mangia insetti 10

Perché durante la quarantena si sono sviluppate «prassi innovative», grazie al «maggior tempo libero» si è visto un «ritrovato interesse degli italiani per il cucinare» e insomma «si è passati da un' attenzione al cibo molto mediatica, spettacolare e superficiale a un coinvolgimento nel mondo del food maturo e responsabile». Vedete quante cose belle ha portato la chiusura dei ristoranti? Senza coprifuoco come saremmo potuti diventare buongustai maturi e responsabili?

kebabbaropiatto di vermi 2insetti da mangiare 1insetti da mangiare 2contadino cineseinsetti da mangiare 6

camillo langone e vissani SLOW FOODcamillo langone ritratto con tabarro

Ultimi Dagoreport

francesco saverio marini sabino cassese giorgia meloni premierato

DAGOREPORT – IL PREMIERATO? ANNACQUATO! DOMANI GIORGIA MELONI RIUNIRÀ I SUOI COSTITUZIONALISTI PREFERITI (MARINI E CASSESE) PER METTERE NERO SU BIANCO L’IPOTESI DI UN PREMIERATO “DI FATTO”. UNA RIUNIONE PRELIMINARE A CUI SEGUIRÀ UN INCONTRO CON I VERTICI DEL PARTITO PER TIRARE LE SOMME E VARARE LA NUOVA STRATEGIA: LA COSTITUZIONE NON SI TOCCA, PER FARE LA “MADRE DI TUTTE LE RIFORME” BASTA CAMBIARE LA LEGGE ELETTORALE – TROVATA LA QUADRA PER LA CONSULTA: MARINI IN QUOTA FDI, LUCIANI PER IL PD E…

gaetano caputi giorgia meloni giuseppe del deo

DAGOREPORT - 'STO DOCUMENTO, LO VOI O NON LO VOI? GROSSA INCAZZATURA A PALAZZO CHIGI VERSO IL PROCURATORE CAPO DI ROMA, FRANCESCO LO VOI: IL DOCUMENTO-BOMBA PUBBLICATO DA "DOMANI", CHE RIVELA LO SPIONAGGIO A DANNO DI GAETANO CAPUTI, CAPO DI GABINETTO DELLA MELONI, NON SAREBBE MAI DOVUTO FINIRE NEL FASCICOLO D'INDAGINE (NATO PROPRIO DA UNA DENUNCIA DI CAPUTI)  - LA DUCETTA, DAL BAHREIN, HA URLATO CONTRO I SUOI E CONTRO L'AISI. E IL QUOTIDIANO DI FITTIPALDI CI METTE IL CARICO SCODELLANDO IL TESTO INTEGRALE DEL DOCUMENTO, DOVE SI AMMETTE CHE PALAZZO CHIGI SPIAVA…PALAZZO CHIGI! – DELLE DUE, L'UNA: O GIUSEPPE DEL DEO HA FATTO SPIARE CAPUTI DI SUA SPONTE (E ALLORA DOVREBBE DIMETTERSI DA VICE DEL DIS), O HA RICEVUTO L'ORDINE DI FARLO. E SE COSÌ FOSSE, DA CHI?

giorgia meloni daniela santanche ignazio la russa

DAGOREPORT – DANIELA SANTANCHÈ NON È GENNARO SANGIULIANO, UN GIORNALISTA PRESTATO ALLA POLITICA SENZA “PROTETTORI”: GIORGIA MELONI NON PUÒ SFANCULARLA SENZA FAR SALTARE I NERVI A LA RUSSA. E SAREBBE UN BOOMERANG POLITICO PER LA DUCETTA DEI DUE MONDI: ‘GNAZIO È UN PESO MASSIMO DEL PARTITO, GOVERNA DI FATTO LA LOMBARDIA TRAMITE LA SUA CORRENTE MILANESE. SOPRATTUTTO, È IL PRESIDENTE DEL SENATO. MEGLIO NON FARLO IRRITARE: LA VENDETTA, LO SGAMBETTO, “L’INCIDENTE D’AULA”, POSSONO ESSERE SEMPRE DIETRO L’ANGOLO…

luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps giorgia meloni

DAGOREPORT - A RACCONTARLO NON CI SI CREDE. RISULTATO DEL PRIMO GIORNO DI OPS DEL MONTE DEI PASCHI SU MEDIOBANCA: TRACOLLO DELLA BANCA SENESE - SE IL MEF DI GIORGETTI, CHE HA L’11,7% DI MPS, LO PRENDE IN QUEL POSTO (PERDENDO 71 MILIONI), IL DUPLEX CALTAGIRONE-MILLERI FA BINGO: 154 MILIONI IN UN GIORNO - INFATTI: SE I DUE COMPARI PERDONO SU MPS 90 MILIONI, NE GUADAGNANO 244 AVENDO IL 25,3% DI MEDIOBANCA - E DOPO IL “VAFFA” DEL MERCATO, CHE SUCCEDERÀ? TECNICAMENTE L’OPERAZIONE CALTA-MILLERI, SUPPORTATA DALLA MELONI IN MODALITÀ TRUMP, È POSSIBILE CON UN AUMENTO DI CAPITALE DI MPS DI 4 MILIARDI (PREVISTO PER APRILE) - PER DIFENDERE MEDIOBANCA DALL’ASSALTO, NAGEL DOVRÀ CHIEDERE AL BOSS DI GENERALI, PHILIPPE DONNET, DI CHIAMARE ALLE ARMI I POTENTI FONDI INTERNAZIONALI, GRANDI AZIONISTI DI MEDIOBANCA E DI GENERALI, PER SBARRARE IL PASSO AL “CALTARICCONE” ALLA FIAMMA (FDI)

dario franceschini elly schlein gattopardo

DAGOREPORT - FRANCESCHINI, IL SOLITO “GIUDA” TRADITORE! SENTENDOSI MESSO DA PARTE DALLA SUA “CREATURA” ELLY SCHLEIN, ECCO CHE REAGISCE E LE DÀ LA ZAMPATA CON L’INTERVISTA A “REPUBBLICA”: “ALLE ELEZIONI SI VA DIVISI, E CI SI ACCORDA SOLO SUL TERZO DEI SEGGI CHE SI ASSEGNA CON I COLLEGI UNINOMINALI”. PAROLE CHE HANNO FATTO SALTARE DALLA POLTRONA ARCOBALENO LA SEGRETARIA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA, CHE VEDE SFUMARE IL SUO SOGNO DI ESSERE LA CANDIDATA PREMIER. COME INSEGNA L’ACCORDO DI MAIO-SALVINI, NON SEMPRE IL LEADER DEL PARTITO PIÙ VOTATO DIVENTA PRESIDENTE DEL CONSIGLIO – LA “GABBIA” IN CUI LA SCHLEIN SI È RINCHIUSA CON I SUOI FEDELISSIMI È INSOPPORTABILE PER I VECCHI VOLPONI CATTO-DEM. IL MESSAGGIO DAI CONVEGNI DI ORVIETO E MILANO: ELLY PENSA SOLO AI DIRITTI LGBT, NON PUÒ FARE DA SINTESI ALLE VARIE ANIME DEL CENTROSINISTRA (DA RENZI E CALENDA A BONELLI E FRATOIANNI, PASSANDO PER CONTE). E LA MELONI GODE...

dario franceschini elly schlein matteo renzi carlo calenda giiuseppe conte

DAGOREPORT: PD, PARTITO DISTOPICO – L’INTERVISTA DI FRANCESCHINI SU “REPUBBLICA” SI PUÒ SINTETIZZARE COSÌ: IO CI SONO. E’ INUTILE CERCARE IL FEDERATORE, L’ULIVO NON TORNA, E NON ROMPETE LE PALLE ALLA MIA “CREATURA”, ELLY SCHLEIN, “SALDA E VINCENTE” AL COMANDO DEL PARTITO – AMORALE DELLA FAVA: “SU-DARIO” NON MOLLA IL RUOLO DI GRAN BURATTINAIO E DAVANTI AI MAL DI PANZA INTERNI, CHE HANNO DATO VITA AI DUE RECENTI CONVEGNI, SI FA INTERVISTARE PER RIBADIRE AI COLLEGHI DI PARTITO CHE DEVONO SEMPRE FARE I CONTI CON LUI. E LA MELONI GODE…