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“CLAUDIA AVEVA PAURA” – SI INFITTISCE IL MISTERO SULL’OMICIDIO DI CLAUDIA LEPORE, LA 59ENNE MODENESE VIOLENTATA E UCCISA A SANTO DOMINGO DA UN 46ENNE, INCASTRATO DA UN MESSAGGIO IN CHAT: L’UOMO L’HA STUPRATA, DOPO L’HA LEGATA E L’HA CHIUSA IN FRIGO DOVE LA VITTIMA SAREBBE MORTA ASSIDERATA – MA I SOSPETTI SI CONCENTRANO ANCHE SULLA SOCIA, ANCHE LEI ITALIANA. LA SORELLA DI CLAUDIA: “UN'AMICA COMUNE MI HA DETTO CHE CLAUDIA DISCUTEVA SPESSO CON L'AMICA ILARIA BENATI E…”

Franco Giubilei per "La Stampa"

 

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Aveva paura Claudia Lepore, la donna di 59 anni violentata e assassinata a Santo Domingo, dove viveva da più di dieci anni dopo essersi trasferita da Carpi. Lo aveva riferito alla sorella Anna Lepore un'amica comune, che aveva parlato con la vittima sentendosi raccontare anche le discussioni che aveva con un'altra amica, ex socia di Claudia in un B&B avviato insiene nell'isola caraibica: «Ci siamo sentite lo scorso 10 gennaio - ha detto la sorella all'Ansa -. Una videochiamata di famiglia in occasione del mio compleanno. Ci ha fatto vedere la sua casa nuova, era contenta. Mi ero ripromessa di chiamarla, ma ormai è tardi».

 

Antonio Lantigua

Era da un mese che la donna abitava da sola nella villetta che si era fatta costruire su un terreno acquistato appositamente: «Dopo averla sentita, un'amica comune mi ha detto che Claudia discuteva spesso con l'amica Ilaria Benati e che aveva paura». Un delitto, quello maturato nella zona residenziale di Bavaro, le cui certezze si limitano al suo autore, il 46enne Antonio Lantigua detto «El Chino», che ha confessatodi averla uccisa dopo essersi tradito in una chat in cui ammetteva la sua responsabilità e il movente: «L'ho uccisa per 200mila pesos (poco meno di tremila euro, ndr)».

 

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In un altro messaggio trovato dalla polizia dominicana nel cellulare dell'uomo, ci sono frasi minacciose rivolte stavolta a Ilaria Benati, l'altra titolare del bed and breakfast Villa Corazon aperto con la vittima all'inizio della loro permanenza a Santo Domingo: «Pagami i 200mila pesos Se non mi paghi ti succederà la stessa cosa, ti ammazzo». Parole che sembrano sollevare dubbi sul ruolo dell'amica nell'eliminazione della donna carpigiana, anche se la prima a rivolgersi alla polizia per denunciarne la scomparsa è stata proprio Benati, la quale sostiene però di essere stata incastrata dall'omicida.

 

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Secondo l'arrestato, ci sarebbe di mezzo anche un altro italiano, su ruolo e identità del quale sono in corso accertamenti da parte delle autorità locali. I particolari del ritrovamento del cadavere rendono la vicenda, già di per sé oscura, anche più sinistra: il corpo legato e imbavagliato era in un frigorifero, ma non finisce qui, perché stando a una prima ricostruzione la donna sarebbe stata ancora viva quando è stata rinchiusa. La morte, se fosse andata così, sarebbe sopraggiunta per assideramento, dopo che l'uomo l'aveva strangolata.

 

L'assassino, che prima di ucciderla l'ha anche violentata, le avrebbe sottratto del denaro speso di lì a poco fra gioco d'azzardo, cibo e alcol. Sotto la lente degli inquirenti ci sono anche i rapporti fra la vittima e la sua ex socia nel B&B. Modenese pure lei, aveva avuto contrasti di natura economica con Lepore che avevano incrinato il loro legame durante il periodo di cogestione del bed and breakfast, tanto che Lepore aveva cominciato un'altra attività per conto proprio.

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Negli ultimi tempi, tuttavia, le due donne si sarebbero riavvicinate. Claudia Lepore era ben conosciuta a Carpi, dove aveva gestito il bar Bel Ami prima di cambiare vita e di tentare la fortuna Oltreoceano. L'isola ai Caraibi, nei progetti della donna, non doveva comunque essere la scelta definitiva: Claudia aveva trascorso gran parte del 2019 a Carpi e solo a gennaio dell'anno scorso era tornata a Santo Domingo, per sistemare gli ultimi affari e fare poi ritorno definitivamente in Italia.

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Lo strano delitto che ne ha spezzato i piani per il futuro e la vita stessa ha lati oscuri come l'ipotesi dell'omicidio su commissione, al prezzo di 200mila pesos - chi ha pagato e perché restano un mistero -, oltre alla questione di soldi che nel racconto del «Chino» ha scatenato la sua furia. L'idea dei suoi familiari è che la donna sia stata ammazzata perché aveva visto o sentito qualcosa per cui è stata messa a tacere per sempre.

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