massimo dalema umberto bonavita

IL “COLOMBIAGATE” NON SI SPOSTA DA NAPOLI! – L’INCHIESTA PER CORRUZIONE INTERNAZIONALE CHE VEDE INDAGATO MASSIMO D’ALEMA RIMANE NELLA CITTÀ PARTENOPEA: LO HA DECISO LA PROCURA GENERALE, CHE RIFIUTATO L’ESPOSTO DELLA DIFESA DI SPOSTARE GLI ATTI A ROMA – INTANTO, DIECI GIORNI FA, NEGLI STATI UNITI, È STATO CONDANNATO JOHN COSTANZO JR, FIGLIO DEL SUOCERO DI UMBERTO BONAVITA, REFERENTE DI "BAFFINO" NELLO STUDIO ROBERT ALLEN LAW...

Estratto dell’articolo di Lodovica Bulian per “il Giornale”

 

massimo d alema vino 1

Resta sotto il faro della Procura di Napoli l’intricato caso del Colombiagate, l’inchiesta per corruzione internazionale aggravata che vede indagato, con altre sette persone, l’ex premier Massimo D’Alema.

 

Che avrebbe tentato di mediare la vendita di navi e aerei militari di Fincantieri e Leonardo al Paese sudamericano. La procura generale ha stabilito, contrariamente a quanto chiesto dagli avvocati di alcuni degli indagati - tra cui l’ex ad di Leonardo Alessandro Profumo e l’ex direttore della divisione navi militari di Fincantieri, Giuseppe Giordo - che la competenza territoriale è dei magistrati partenopei, a cui era arrivato il primo esposto sul caso, e non di quelli romani. L’inchiesta è in corso, resa più complessa dalla transnazionalità delle indagini sull’affare, mai andato in porto, che si è sviluppato nel 2021 tra Roma, Bogotà e Miami.

 

Fuori dall’indagine però emergono dettagli sul «team» di mediatori che avrebbe affiancato D’Alema nell’operazione che avrebbe dovuto fruttare 80 milioni, il 2% di un business da 4 miliardi. Secondo i pm, la metà del premio sarebbe stata «offerta o promessa a funzionari pubblici colombiani per la buona riuscita dell’affare».

 

MASSIMO DALEMA ALESSANDRO PROFUMO

Andato in fumo perché Leonardo e Fincantieri non hanno più firmato il contratto con lo studio legale che su indicazione di D’Alema avrebbe dovuto gestire la mediazione, il Robert Allen Law di Miami.

 

Il referente dello studio che affiancava l’ex premier è Umberto Bonavita, anche lui indagato. Curioso il contesto familiare di Bonavita a Miami. Come già raccontato da questo Giornale, il suocero dell’avvocato italiano è un ex agente, ora in pensione, della Dea, l’agenzia antidroga americana, John Costanzo.

 

umberto bonavita robert allen

Lo è anche il figlio, John Costanzo jr. Che dieci giorni fa […] è stato condannato, con un altro ex collega, in un processo per corruzione nato da un’indagine interna della Dea sulla presunta divulgazione di informazioni sensibili ad avvocati di sospettati di narcotraffico.

 

[…] Per gli inquirenti lo schema si sarebbe avvalso anche dell’intermediazione di Costanzo senior, «che avrebbe mentito all’Fbi», spiega Ap. Il padre su Linkedin si dichiara vice presidente dell’italiana Austech srl, con sede a Roma e «rappresentanza a Miami, che fornisce soluzioni di sicurezza a enti pubblici e privati, tra cui i servizi di intelligence in Italia».

I DALEMA BOYS CON I COLOMBIANI A BOGOTA IL 27 GENNAIO 2022MASSIMO DALEMA - LA PROPOSTA DI CONTRATTO DA COMMISSIONE MILIONARIAMASSIMO DALEMA - LA PROPOSTA DI CONTRATTO DA COMMISSIONE MILIONARIA l atto che dimostra la conoscenza di gardo con dalemail servizio de le iene su massimo dalema e la compravendita di armi con la colombia 2il servizio de le iene su massimo dalema e la compravendita di armi con la colombia 6il servizio de le iene su massimo dalema e la compravendita di armi con la colombia 18la casa di gherardo gardo a castello d'argileGERARDO REYES COPELLO CON PINUCCIO alessandro profumo massimo d alemaFRANCESCO AMATO EDGAR IGNACIO FIERRO

UMBERTO BONAVITA

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