cattura rudolf hess nazista

CHE F(H)ESSI ‘STI NAZISTI - COME E’ STATO CATTURATO RUDOLF HESS, NUMERO DUE DEL REGIME NAZISTA: NEL 1941 SALI’ A BORDO DI UN AEREO DIRETTO IN SCOZIA PER NEGOZIARE LA PACE CON IL DUCA DOUGLAS-HAMILTON, LEADER DEL MOVIMENTO PACIFISTA BRITANNICO CON CUI INTRATTENEVA UNA CORRISPONDENZA –  UNICO PROBLEMA: LE LETTERE VENIVANO SCRITTE E RICEVUTE DAI SERVIZI SEGRETI BRITANNICI E…

rudolf hess 5

Paolo Valentino per il "Corriere della Sera"

 

La più celebre fuga della Seconda guerra mondiale fu il frutto di un lavoro di disinformazione dei servizi segreti britannici. E quella che abbiamo sempre creduto essere stata l' iniziativa personale di un nazista tormentato, in realtà fu una trappola ben riuscita, che si tradusse in un importante successo tattico per la Gran Bretagna ed ebbe anche conseguenze pratiche sull' andamento del conflitto.

 

rudolf hess aereo

La sera del 10 maggio 1941 un cacciabombardiere Bf 110, con il serbatoio di riserva anch' esso pieno di carburante, prese il volo dalla pista di collaudo della fabbrica di aerei Messerschmitt Ag di Haunstetten, in Baviera, in direzione nord-ovest. Alla guida del velivolo della Luftwaffe era Rudolf Hess, numero due del regime nazista e delfino designato di Hitler.

 

Intorno alle 23 ora locale, mentre si trovava sul cielo della Scozia, Hess azionò il seggiolino eiettabile e venne proiettato nel vuoto. Fu il primo e ultimo lancio col paracadute della sua vita. Mezz' ora dopo, la Home Guard britannica lo arrestò, prendendolo in consegna da una coppia di contadini scozzesi che lo aveva scoperto e catturato nel proprio cortile.

 

rudolf hess e hitler

A Berlino, ci vollero ventiquattr' ore prima di capire cos' era successo e il doppio per confezionare una verità ufficiale. Finalmente, il 12 maggio, la radio del regime lesse un comunicato del quartier generale di Hitler, secondo il quale Hess era volato verso l' Inghilterra e probabilmente era caduto, vittima di un incidente. Il testo parlava di «crollo mentale», il vice del Führer sarebbe stato vittima di un delirio di grandezza.

rudolf hess 4

 

Il giorno dopo però, ci aveva pensato la Bbc a mettere le cose in chiaro: Hess non era precipitato, era vivo e vegeto e si trovava in custodia delle autorità britanniche. L' annuncio stuzzicò la graffiante ironia dei berlinesi, alimentando barzellette e battute, clandestine naturalmente, perché si rischiava la galera: «Secondo Radio Londra, questa notte non si segnalano altri voli di ministri tedeschi».

 

Hitler aveva ricevuto la notizia la mattina dell' 11 maggio nel Nido dell' Aquila, la sua residenza sul Berghof, nelle Alpi bavaresi: due aiutanti di Hess, gli ufficiali Karlheinz Pintsch e Alfred Leitgen, gli avevano consegnato personalmente una busta sigillata con una lettera autografa del loro capo.

rudolf hess 3

 

Quando la lesse, il Führer ebbe un attacco di rabbia. Ordinò che i due malcapitati fossero arrestati e spediti nel campo di concentramento di Sachsenhausen, dove sarebbero rimasti fino al 1944. Poi, insieme a Martin Bormann, Hitler aveva trascorso ore e ore a «formulare una motivazione plausibile del volo di Hess in Inghilterra», come ha raccontato nelle sue memorie Christa Schröder, la sua segretaria.

 

Ma che cos' era successo? E cosa diceva Hess al suo Führer nella lettera? Rudolf Hess non era solo un gerarca nazista. Era il più devoto dei compagni d' arme della prima ora, un autentico fanatico del culto di Hitler, che a lui aveva dettato il Mein Kampf nella prigione di Landsberg, dopo il fallito putsch di Monaco del novembre 1923. Salito al potere, Hitler gli aveva affidato la gestione del partito.

rudolf hess e hitler 2

 

Ma l' inizio della guerra lo aveva estraniato dal capo. Sempre più Hess si era convinto (giustamente) che l' idea di Hitler di aprire un secondo fronte contro l' Unione Sovietica sarebbe stato un errore fatale con il primo ancora aperto. Il Terzo Reich non avrebbe avuto risorse sufficienti a reggere l' urto contemporaneo di due guerre.

 

douglas douglas hamilton 4

Così, si era sempre più fissato con l' idea che potesse essere lui a negoziare una pace separata con Londra e regalarla al Führer. E quando nella primavera 1941 si era reso conto che l' inizio dell' operazione Barbarossa, l' attacco all' Urss, era prossimo, aveva rotto gli indugi.

 

Hess pensava di avere individuato anche l' uomo giusto, con il quale trattare un accordo di pace: non Churchill, naturalmente, ma il duca scozzese Douglas Douglas-Hamilton, uno dei leader del movimento pacifista britannico e oppositore del premier. Lo aveva conosciuto nel 1936 durante i Giochi Olimpici di Berlino.

 

douglas douglas hamilton

Agli agenti della Home Guard che lo avevano arrestato, Hess dichiarò un falso nome e chiese infatti di vedere Douglas-Hamilton, dicendo di essere suo amico. Ma quando l' 11 maggio il duca si appalesò e il gerarca si presentò col suo vero nome, quello non ricordò l' incontro. Anzi, appena appresa la sua vera identità, Douglas-Hamilton, da vero patriota, informò subito il gabinetto del primo ministro.

 

Si racconta che Churchill quella sera aveva deciso di vedersi un film nel bunker sotto Downing Street dove viveva. E quando gli dissero che Hess, il vice di Hitler, era stato catturato in Scozia, rispose: «Hess o non Hess, io ora voglio vedere i fratelli Marx».

 

winston churchill 3

La domanda che da sempre aleggia è se Hess sia volato di sua autonoma iniziativa o su mandato segreto di Hitler. Nulla di tutto questo, secondo lo storico Rainer F. Schmidt, che ha potuto consultare il fascicolo Hess, finalmente liberato dal segreto negli Archivi di Stato britannici. In realtà, come rivela «Die Welt», Rudolf Hess cadde in una trappola tesagli dai servizi britannici.

 

Già dal 1940 infatti, spacciandosi proprio per Douglas-Hamilton, che non ne sapeva nulla, gli agenti britannici avevano stabilito una corrispondenza epistolare con il numero due del nazismo, con l' obiettivo di diffondere disinformazione al vertice del regime per seminare discordia e sospetti.

rudolf hess processo di norimberga

 

Che Hess abbia preso sul serio le lettere, al punto da rispondere e perfino decidere di recarsi personalmente in Scozia, l' intelligence di sua maestà non lo aveva però mai immaginato o sperato. La sua fuga fu un colpo di fortuna del tutto inatteso.

 

La cattura di Hess produsse almeno tre vantaggi per la Gran Bretagna. In primo luogo, migliorò il morale della popolazione. Ancora più importante, rafforzò negli Stati Uniti la preoccupazione che Londra potesse essere tentata di concludere una pace separata con Hitler, facilitando la decisione del Congresso di aumentare gli aiuti militari e alimentari del «Lend-Lease» al Regno Unito. Infine, Churchill alimentò il timore di Stalin che Gran Bretagna e Germania potessero unirsi contro l' Unione Sovietica.

 

rudolf hess norimberga 2

Rudolf Hess sarebbe rimasto per tutta la guerra in mani inglesi. Processato a Norimberga con gli altri gerarchi nazisti, proprio la fuga gli evitò la condanna a morte. Fu condannato all' ergastolo e scontò la pena nel carcere speciale di Spandau a Berlino, dove a partire dal 1981 fu l' unico detenuto della struttura.

 

rudolf hess

Hess rimase sempre un convinto nazista e antisemita e questo fu l' argomento opposto ai molti che nel tempo ne chiesero il rilascio per ragioni di salute. Ormai molto malato, il 17 agosto 1987, all' età di 93 anni, Hess fu trovato impiccato nella prigione berlinese, ufficialmente suicida. La famiglia e il suo avvocato non hanno mai creduto a questa versione. Poche settimane prima Mikhail Gorbaciov aveva tolto il veto sovietico alla sua scarcerazione. Probabilmente, sarebbe stato liberato di lì a poco.

douglas douglas hamilton 3douglas douglas hamilton 2douglas douglas hamilton 3rudolf hess 2winston churchill 2rudolf hess e hitlerwinston churchill

Ultimi Dagoreport

ursula von der leyen giorgia meloni elon musk donald trump

DAGOREPORT – IL CAMALEONTISMO DELLA DUCETTA FUNZIONA IN CASA MA NON PAGA QUANDO METTE I BOCCOLI FUORI DAI CONFINI NAZIONALI - MELONI PRIMA SI VANTAVA DELL’AMICIZIA CON MUSK E STROPPA E DELLA “SPECIAL RELATIONSHIP” CON TRUMP, ORA È COSTRETTA A TACERE E A NASCONDERSI PER NON PASSARE COME "AMICA DEL GIAGUARO" AGLI OCCHI DELL'UE. E, OBTORTO COLLO, E' COSTRETTA A LASCIARE A STARMER E MACRON IL RUOLO DI PUNTO DI RIFERIMENTO DELL'EUROPA MENTRE SALVINI VESTE I PANNI DEL PRIMO TRUMPIANO D’ITALIA, L'EQUILIBRISMO ZIGZAGANTE DELLA GIORGIA DEI DUE MONDI VIENE DESTABILIZZATO ANCOR DI PIU' DAL POSIZIONAMENTO ANTI-TRUMP DEL PROSSIMO CANCELLIERE TEDESCO MERZ CHE FA SCOPA COL POLACCO TUSK, E LEI RISCHIA DI RITROVARSI INTRUPPATA CON IL FILO-PUTINIANO ORBAN - IL COLPO AL CERCHIO E ALLA BOTTE DEL CASO STARLINK-EUTELSAT...

elly schlein luigi zanda romano prodi - stefano bonaccini goffredo bettini dario franceschini

DAGOREPORT – PD, UN PARTITO FINITO A GAMBE ALL'ARIA: LA LINEA ANTI-EUROPEISTA DI SCHLEIN SULL’UCRAINA (NO RIARMO) SPACCA LA DIREZIONE DEM ED ELETTORI - SOLO LA VECCHIA GUARDIA DI ZANDA E PRODI PROVANO A IMPEDIRE A ELLY DI DISTRUGGERE IL PARTITO – LA GIRAVOLTA DI BONACCINI, CHE SI È ALLINEATO ALLA SEGRETARIA MULTIGENDER, FA IMBUFALIRE I RIFORMISTI CHE VANNO A CACCIA DI ALTRI LEADER (GENTILONI? ALFIERI?) – FRANCESCHINI E BETTINI, DOPO LE CRITICHE A ELLY, LA SOSTENGONO IN CHIAVE ANTI-URSULA - RISULTATO? UN PARTITO ONDIVAGO, INDECISO E IMBELLE PORTATO A SPASSO DAL PACIFISTA CONTE E DAL TUMPUTINIANO SALVINI CHE COME ALTERNATIVA AL GOVERNO FA RIDERE I POLLI…

ursula von der leyen elisabetta belloni

FLASH – URSULA VON DER LEYEN HA STRETTO UN RAPPORTO DI FERRO CON LA SUA CONSIGLIERA DIPLOMATICA, ELISABETTA BELLONI – SILURATA DA PALAZZO CHIGI, “NOSTRA SIGNORA ITALIA” (GRILLO DIXIT) HA ACCOMPAGNATO LA PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE EUROPEA NEL SUO VIAGGIO IN INDIA, SI È CIRCONDATA DI UN PICCOLO STAFF CHE INCLUDE GLI AMBASCIATORI MICHELE BAIANO E ANDREA BIAGINI – URSULA, PER FRONTEGGIARE L’URAGANO TRUMP, HA APPIANATO LE TENSIONI CON IL NEO-CANCELLIERE TEDESCO, FRIEDRICH MERZ (LEI ERA LA COCCA DELLA MERKEL, LUI IL SUO PIÙ ACERRIMO RIVALE). PACE FATTA ANCHE CON LA NEMESI, MANFRED WEBER…

emmanuel macron donald trump keir starmer xi jinping elon musk

DAGOREPORT – COME MAI LA GRAN BRETAGNA, PAESE STORICAMENTE GEMELLATO CON GLI STATI UNITI, SI E' RIAVVICINATA DI COLPO ALL'EUROPA, DIMENTICANDO LA BREXIT? DIETRO LA SORPRENDENTE SVOLTA DI KEIR STARMER CI SONO STATI VARI INCONTRI TRA I GRANDI BANCHIERI ANGLO-AMERICANI SPAVENTATI DAL CAOS ECONOMICO CREATO DAI DAZI DI TRUMP E DALLE CRIPTOVALUTE DI MUSK - DI QUI, SONO PARTITE LE PRESSIONI DEL CAPITALISMO FINANZIARIO SU KEIR STARMER PER UNA SVOLTA EUROPEISTA SULL'ASSE PARIGI-LONDRA CHE OPPONGA STABILITÀ E RAGIONEVOLEZZA ALLE MATTANE DELLA CASA BIANCA – ANCHE LA CINA, CHE HA RIPESCATO I VECCHI CAPITALISTI COME IL FONDATORE DI ALIBABA JACK MA, SI STA PREPARANDO A RISPONDERE ALLA DESTABILIZZAZIONE TRUMPIANA (XI JINPING HA NELLA FONDINA UN'ARMA MICIDIALE: 759 MILIARDI DI TITOLI DEL DEBITO USA. UNA VOLTA BUTTATI SUL MERCATO, SALTEREBBE IN ARIA TUTTO...)

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin

DAGOREPORT - ZELENSKY? VATTELA PIJA ‘NDER KURSK! LA CONTROFFENSIVA RUSSA NELLA REGIONE OCCUPATA DAGLI UCRAINI È IL FRUTTO DELLO STOP AMERICANO ALLA CONDIVISIONE DELL’INTELLIGENCE CON KIEV: SENZA L’OCCHIO DELLO ZIO SAM, LE TRUPPE DI ZELENSKY NON RESISTONO – IL TYCOON GODE: I SUCCESSI SUL CAMPO DI PUTIN SONO UN’ARMA DI PRESSIONE FORMIDABILE SU ZELENSKY. MESSO SPALLE AL MURO, L’EX COMICO SARÀ COSTRETTO A INGOIARE LE CONDIZIONI CHE SARANNO IMPOSTE DA USA E RUSSIA A RIAD…

turicchi, giorgetti, sala

FLASH! - IL DILEMMA DI GIORGETTI: IL CAPO DELLE PARTECIPATE DEL TESORO E SUO FEDELISSIMO, MARCELLO SALA, NON HA INTENZIONE DI TRASLOCARE ALLA PRESIDENZA DI NEXI PER FARE POSTO AD ANTONINO TURICCHI, CHE VANTA PERO’ UN ‘’CREDITO’’ NEI CONFRONTI DEL MINISTRO DEL MEF PER AVER CONDOTTO IN PORTO LE TRATTATIVE ITA-LUFTANSA. MA ALLA PRESIDENZA DI ITA, INVECE DI TURICCHI, MELONI & C. HANNO IMPOSTO SANDRO PAPPALARDO, UN PILOTA PENSIONATO LEGATO AL CLAN SICULO DI MUSUMECI – ORA GIORGETTI SPERA CHE VENGA APPLICATA LA LEGGE CHE VIETA AI PENSIONATI DI STATO DI RICOPRIRE INCARICHI RETRIBUITI)…