PANICO DA CORONAVIRUS – CASO SOSPETTO A NAPOLI: SI TRATTA DI DUE SPOSI CINESI IN VIAGGIO DI NOZZE – BRITISH AIRWAYS SOSPENDE I VOLI DA E PER LA CINA, TOYOTA INTERROMPE LA PRODUZIONE NEL PAESE ASIATICO E STARBUCKS ANNUNCIA LA CHIUSURA TEMPORANEA DI METÀ DEI PROPRI PUNTI VENDITA IN CINA PER I TIMORI DI CONTAGIO...
Claudia Guasco per il Messaggero
L'Organizzazione mondiale della sanità ha ammesso l'errore di sottovalutazione del coronavirus e a misurare la distanza con la realtà sono gli ultimi dati della Commissione sanitaria nazionale cinese: ieri casi d'infezione accertati sono saliti a 4.515 dai 2.744 di lunedì, significa che in ventiquattr'ore sono quasi raddoppiati. Il «demone da battere», come l'ha ribattezzato Xi Jinping, fa paura e il ministero degli Esteri accelera i tempi: è a buon punto l'organizzazione di un volo con cui rimpatriare i settanta italiani bloccati a Wuhan.
«L'impegno è massimo per fare il prima possibile», afferma il capo dell'unità di crisi della Farnesina Stefano Verrecchia, precisando che per attivare questo tipo di trasferimento «ci sono ancora procedimenti da attuare che non dipendono interamente da noi». Serve infatti l'autorizzazione delle autorità cinesi, che ancora non è arrivata. Nel caos di timbri e permessi la soluzione potrebbe essere un volo francese, con immediato trasporto da Parigi all'Italia per evitare ai nostri connazionali il periodo di quarantena oltralpe.
L'Unione europea nel frattempo ha attivato il meccanismo di protezione civile comunitario per fornire assistenza consolare e cofinanzierà il costo di trasporto: il primo aereo è partito stamane da Parigi e riporterà 250 francesi, il secondo decollerò in settimana e trasporterà oltre 100 cittadini di altri Paesi Ue, italiani compresi. La Cina ha sigillato i suoi confini e trovare un varco è un'impresa complicata. Ci sono riusciti però gli Usa che ieri sera (intorno alla mezzanotte italiana)hanno fatto decollare da Whuan, il primo aereo che ha riportato a casa i cittadini americani. Intanto la Casa Bianca ha comunicato a tutte le compagnie aeree che sta valutando di sospendere tutti i voli da e per la Cina.
Anche il Giappone è pronto da giorni per il rimpatrio dei suoi cittadini, tuttavia nessuno ha lasciato la città. In tutto ciò l'agenzia dell'Onu invita a «mantenere la calma», ma i morti sono ormai 106, 7.000 i casi sospetti e tra questi due sposi cinesi in viaggio di nozze ricoverati a Napoli. Ma tre pazienti preoccupano più di tutti: sono colleghi di una multinazionale tedesca, il primo ad ammalarsi è stato un manager che non ha mai messo piede in Cina e sarebbe stato contagiato da una persona che non presentava i sintomi del morbo. L'uomo, 33 anni, ha partecipato una settimana fa a un incontro di lavoro al quale era presente un'ospite arrivata da Shanghai, che a sua volta ha avuto contatti con i genitori che vivono nella zona di Wuhan, focolaio del virus. Fuori dalla Cina i casi sono ormai 45 in tredici Paesi. In Francia è stato segnalato un nuovo malato, il quarto, un anziano viaggiatore cinese proveniente da Hubei in gravi condizioni, a Pistoia è rientrato l'allarme per una turista con sintomi sospetti.
IL VACCINO
Secondo i ricercatori dell'Imperial college di Londra, ogni persona contagiata dal virus 2019-nCov può infettarne in media altre 2,6, con un tasso che varia da 1,5 a 3,5, e ciò rende la sua diffusione paragonabile a quella della Sars e della pandemia influenzale del 2009.
L'Oms, comunque, «apprezza» le misure adottate dal governo cinese per arginare il morbo e confida nelle capacità di «prevenire e contenere il contagio», come asserisce il direttore generale dell'Organizzazione, Tedros Adhanom Ghebreyesus, incontrando a Pechino il ministro degli Esteri Wang Yi. L'agenzia dell'Onu invierà «al più presto» esperti internazionali in Cina. Anche gli Usa hanno offerto di mandare una squadra di scienziati, mentre sono almeno cinque le aziende che nel mondo occidentale stanno lavorando a un vaccino, una delle quali è in Italia. Ma, avvertono gli esperti, si tratterà di un «processo lungo e incerto».
VIRUS: BRITISH AIRWAYS, SOSPESI VOLI DA E PER LA CINA
(ANSA) La British Airways ha deciso di sospendere tutti i voli da per la Cina per via dell'epidemia causata dal nuovo coronavirus. Lo riporta Sky News. La decisione ha effetto immediato. "In seguito alle raccomandazioni del ministero degli Esteri - è scritto in un comunicato di British Airways - abbiamo deciso di sospendere tutti i voli da per la Cina continentale con effetto immediato".
VIRUS CINA: TOYOTA INTERROMPE PRODUZIONE IN CINA
(ANSA) Toyota ha interrotto la produzione in Cina fino al 9 febbraio, per i timori che l'infezione da coronavirus si diffonda ancora più rapidamente. "Considerati vari fattori, tra cui le linee guida dei governi locali e regionali e la situazione della fornitura di componenti, a partire dal 29 gennaio, abbiamo deciso di interrompere le operazioni nei nostri stabilimenti in Cina fino al 9 febbraio" - ha annunciato il portavoce della casa automobilistica - Maki Niimi. "Monitoreremo la situazione e prenderemo eventuali ulteriori decisioni sulle operazioni il 10 febbraio".
STARBUCKS CHIUDE METÀ DEI NEGOZI IN CINA
(ANSA) Starbucks ha annunciato la chiusura temporanea di metà dei propri punti vendita in Cina sui timori di contagio del coronavirus. La catena di negozi di caffè non è la prima a chiudere negozi nel Paese: pochi giorni fa anche McDonald's aveva annunciato una decisione simile. Alla fine del 2019 Starbucks contava in Cina 4.292 negozi, il 16% in più dell'anno precedente. La chiusura, ha precisato la società, avrà un impatto sul trimestre e sull'intero anno fiscale.
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