supermercati coronavirus penne lisce e farfalle

IL CORONAVIRUS FA BENE AI SUPERMERCATI: VENDITE SU DEL 50% NELLE ZONE A RISCHIO - I PRODOTTI PIÙ ACQUISTATI SONO QUELLI A LUNGA CONSERVAZIONE: ACQUA, SCATOLAME, RISO, PASTA, FARINA E TUTTI GLI IGIENIZZATI. IL BOOM SI STA ALLARGANDO ANCHE AL SUD - IN TILT IL SISTEMA DELLE CONSEGNE - ESSELUNGA: "SIAMO RIUSCITI A SODDISFARE UN LIVELLO DI DOMANDA PARI A PIÙ DEL DOPPIO DEL NORMALE"

Sofia Fraschini per “il Giornale”

 

PSICOSI CORONAVIRUS - ASSALTO AI SUPERMERCATI

È tra il 50 e il 60% la crescita delle vendite registrate dai supermercati nelle zone a rischio coronavirus. Lombardia, Piemonte, Liguria, Veneto. Ma non solo. «La novità delle ultime ore spiega Federdistribuzione a il Giornale è che il fenomeno si sta allargando a macchia d' olio, anche ad altre Regioni, anche al Sud». Introvabili da giorni gel per le mani e altri disinfettanti, ora nei supermercati napoletani si svuotano anche gli scaffali di latte a lunga conservazione, farina e legumi secchi in scatola. «Da ieri si stanno moltiplicando gli acquisti di generi di prima necessità non deperibili», conferma il gestore di un supermarket nella zona dei Colli Aminei.

 

Nel week-end di paura e anche ieri, nel lunedì nero delle piazze finanziarie, la corsa ai supermercati ha interessato un po' tutti i brand che operano al Nord. Da Esselunga a Coop, passando per Tigros, Carrefour, Iper e Vègè. L' effetto scaffale vuoto, quindi, si è registrato in modo diffuso, ma sarà temporaneo. I prodotti più acquistati sono quelli a lunga conservazione: acqua, scatolame, riso, pasta, farina e tutti gli igienizzati.

 

«I magazzini sono pieni spiega Federdistribuzione ci vuole il tempo minimo di riorganizzare la logistica e il personale, ma escludiamo in modo assoluto che possano scarseggiare in modo definitivo alimenti come pasta, acqua, farina, riso». Insomma, la paura del contagio ha colto tutti di sorpresa e l' inatteso assalto ai supermercati ha fatto inceppare, temporaneamente, la macchina della gdo.

PSICOSI CORONAVIRUS - ASSALTO AI SUPERMERCATI - NESSUNO VUOLE LE FARFALLE

 

Anche sul fronte online dove si sono registrati flussi più che doppi rispetto al normale mandando in tilt il sistema delle consegne.

 

«Esselunga ha detto l' ad Sami Kahale - ha chiaramente dovuto affrontare un aumento significativo e inaspettato della domanda, a causa della diffusione del Coronavirus. Negli ultimi due giorni, abbiamo gestito in modo efficiente questo incremento improvviso e siamo riusciti a soddisfare un livello di domanda pari a più del doppio del normale. Anche ieri abbiamo assistito a un simile aumento di richieste e siamo riusciti a soddisfarle. Non abbiamo registrato carenze di prodotti nei nostri magazzini e non prevediamo di averne. La sfida più grande è quella di accelerare il rifornimento degli scaffali, ma abbiamo in atto un piano straordinario, per esempio oltre 150 persone della sede si sono rese disponibili a supportare i colleghi impegnati nei negozi».

PSICOSI CORONAVIRUS - ASSALTO AI SUPERMERCATI - NESSUNO VUOLE LE PENNE LISCE

 

Anche Coop, come il gruppo VéGé (3.500 supermercati sul territorio nazionale) garantisce rifornimenti e scorte ovunque dopo aver rilevato «aumenti del 50% delle vendite, in particolare a Milano e in Lombardia- ha detto l' ad del gruppo Giorgio Santanbrogio- ma possiamo garantire che non ci saranno aumenti dei prezzi. E presto tutto tornerà normale».

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