massimo riccioli

DECADENZA CAPITALE – UN UBRIACO AGGREDISCE LO CHEF MASSIMO RICCIOLI, PROPRIETARIO DEL RISTORANTE ‘LA ROSETTA’, CHE SPESSO SERVE PASTI AI BISOGNOSI A DUE PASSI DAL PANTHEON – “QUI C'È UNA COMITIVA DI SBANDATI, VORREI CHE CHI GESTISSE LA CITTÀ E L'ORDINE PUBBLICO VIGILASSE DI PIÙ, NON SONO IO CHE DEVO INTERVENIRE. IO VOGLIO FARE L'OSTE…”

Marco Carta e Raffaella Troili per il Messaggero

 

 

Uno dei migliori chef di Roma, Massimo Riccioli, due sbandati liberi di spadroneggiare intorno al Pantheon, nel cuore di Roma abbandonato. E una tentata aggressione, sventata per pochi secondi. A raccontare come è andata è lo stesso Riccioli, nel suo tempio dell'alta cucina di pesce, La Rosetta.

 

massimo riccioli

«Mercoledì, tardo pomeriggio, uno dei tanti sbandati, clochard e punkabbestia che stazionano qui fuori, in preda all'alcol stava prendendo a calci i bidoni della spazzatura. Ho cercato di fermarlo, l'ho rimproverato, ma un suo compare, anche lui ubriaco, ha cercato di alzare le mani su di me».

 

Un diverbio che stava per sfociare in un'aggressione. Per fortuna, sentendo le urla, sono arrivati tre agenti del gruppo Trevi della polizia locale, che hanno fermato Domenico Proia, il 39enne, italiano, ieri condannato a 9 mesi per resistenza, lesioni e minacce a pubblico ufficiale (gli agenti intervenuti sono dovuti ricorrere alle cure mediche). Ora Riccioli, da una vita in via della Rosetta, lancia un messaggio accorato contro l'imbarbarimento del centro, il senso di abbandono che avvilisce chi punta sulla qualità. «Sì, perché via della Rosetta è infestata, qui c'è una comitiva di sbandati che creano disagio un po' in tutta la zona, bevono, sentono la musica ad alto volume, bivaccano, si lasciando andare, la strada è tutta sporca. E non sono io che devo intervenire. Io voglio fare l'oste».

 

massimo riccioli

Riccioli pochi istanti prima della zuffa aveva casualmente messo in guardia gli agenti.

«Verso noi esercenti c'è un atteggiamento di grande solerzia, lo stesso non vedo verso queste persone, forse perché poco gestibili. Sì qualche volta gli diamo pure un piatto di pasta, stanno lì, a due passi dal Pantheon, hanno il loro posticino privilegiato, ma la gente così se ne va. Già abbiamo un turismo di basso livello, chiedo almeno che mi siano assicurati i criteri minimi di convivenza. La città sta decadendo, la gente se ne va, ai tavolini fuori non vuol sedersi più nessuno».

 

 

 

«Ed io sto soffrendo, l'area non è mai stata così sbracata. Vorrei che chi gestisse la città e l'ordine pubblico vigilasse di più, non possiamo farlo noi. Questi episodi vanno anticipati, altrimenti conviene abbandonarlo sto Pantheon, dopo 50 anni che stiamo qui. Cassette, cartoni, piccole dimore intorno al Pantheon vivono per strada, hanno i cani senza museruola. E poi suonatori di musica amplificata, venditori di fiori, ciarpame, giocattoli, ogni giorno è peggio, ognuno fa come gli pare e l'intolleranza è solo frutto dell'esasperazione».

 

Anche lei è esasperato.«Questo è il centro di Roma, non si può vivere assillati dal fatto che questi personaggi chiedono, discutono, non si comportano bene. Dobbiamo muoverci, vanno spostati, altrimenti sarà sempre peggio. Chi lavora per bene e non commette abusi viene penalizzato. Le forze dell'ordine a che servono: solo a fare le multe? Avevo messo un pannello per proteggere un po' da queste aggressioni, mi hanno multato. Però siamo in balìa di disperati liberi di fare quello che vogliono. E la città sta decadendo, non vengono più i grandi turisti, ma solo quelli che sporcano, anche loro»

massimo riccioli

 

Ieri davanti al giudice monocratico l'aggressore ha provato a difendersi così: «Sono un artista di strada. Ero andato lì per mangiare gratis, con un amico che ci va spesso. Avevamo bevuto». Sbracciando in preda all'alcol ha preso a calci e pugni tre agenti minacciandone uno di morte. Per l'accusa, rappresentata dal pm Mario Pesci, Proia aveva accompagnato un amico, Mariano Buttaro, per provare a cenare senza pagare. I due avrebbero iniziato a litigare con il proprietario del locale. Buttaro «iniziava a prendere a calci i cassonetti dedicati alla raccolta dei rifiuti», facendoli cadere, poi «si dirigeva verso la cucina per prendere un piatto di pasta», si legge nelle carte.

 

A quel punto Riccioli prova a fermarlo: i due si scontrano, Buttaro cade a terra con il piatto di pasta, la situazione degenera. Proia, con in mano una bottiglia di vino mezza vuota, improvvisamente si scaglia contro lo chef, vola qualche spintone. Il resto è chiaro: il Pantheon è ostaggio degli sbandati.

LAMANTIA E RICCIOLImassimo riccioli

Ultimi Dagoreport

donald trump elon musk

DAGOREPORT - BLACKSTONE, KKR, BLACKROCK E ALTRI FONDI D’INVESTIMENTO TEMONO CHE IL SECONDO MANDATO ALLA CASA BIANCA DI TRUMP VENGA CONDIZIONATO DAL KETAMINICO ELON MUSK, CHE ORMAI SPARA UNA MINCHIATA AL GIORNO - GLI OPERATORI DI BORSA VOGLIONO FARE AFFARI, GLI AD PENSANO A STARE INCOLLATI ALLA POLTRONA DISTRIBUENDO PINGUI DIVIDENDI, NESSUNO DI ESSI CONDIVIDE L’INSTABILITÀ CHE QUEL “TESLA DI MINCHIA” CREA A OGNI PIÉ SOSPINTO - DAGLI ATTACCHI ALLA COMMISSIONE EUROPEA AL SOSTEGNO AI NAZISTELLI DI AFD FINO ALL’ATTACCO ALLA FED E AL TENTATIVO DI FAR ZOMPARE IL GOVERNO BRITANNICO, TUTTE LE SPARATE DEL MUSK-ALZONE…

matteo salvini giorgia meloni piantedosi renzi open arms roberto vannacci

DAGOREPORT - L’ASSOLUZIONE NEL PROCESSO “OPEN ARMS” HA TOLTO A SALVINI LA POSSIBILITA’ DI FARE IL MARTIRE DELLE TOGHE ROSSE E LO HA COSTRETTO A CAMBIARE LA STRATEGIA ANTI-DUCETTA: ORA PUNTA A TORNARE AL VIMINALE, TRAMPOLINO CHE GLI PERMISE DI PORTARE LA LEGA AL 30% - E "IO SO' E TU NON SEI UN CAZZO" NON CI PENSA PROPRIO: CONFERMA PIANTEDOSI E NON VUOLE LASCIARE AL LEGHISTA LA GESTIONE DEL DOSSIER IMMIGRAZIONE (FORMALMENTE IN MANO A MANTOVANO MA SU CUI METTE LE MANINE MINNITI), SU CUI HA PUNTATO TUTTE LE SUE SMORFIE CON I “LAGER” IN ALBANIA - I FAN DI VANNACCI NON ESULTANO SALVINI ASSOLTO: VOGLIONO IL GENERALE AL COMANDO DI UN PARTITO DE’ DESTRA, STILE AFD - I DUE MATTEO...

giorgia meloni - matteo salvini - open arms

DAGOREPORT - ED ORA, CHE È STATO “ASSOLTO PERCHÉ IL FATTO NON SUSSISTE”, CHE SUCCEDE? SALVINI GRIDERA' ANCORA ALLE “TOGHE ROSSE” E ALLA MAGISTRATURA “NEMICA DELLA PATRIA”? -L’ASSOLUZIONE È DI SICURO IL PIÙ GRANDE REGALO DI NATALE CHE POTEVA RICEVERE GIORGIA MELONI PERCHÉ TAGLIA LE UNGHIE A QUELLA SETE DI “MARTIRIO” DI SALVINI CHE METTEVA A RISCHIO IL GOVERNO – UNA VOLTA “ASSOLTO”, ORA IL LEADER DEL CARROCCIO HA DAVANTI A SÉ SOLO GLI SCAZZI E I MALUMORI, DA ZAIA A FONTANA FINO A ROMEO, DI UNA LEGA RIDOTTA AI MINIMI TERMINI, SALVATA DAL 3% DI VANNACCI, DIVENTATA SEMPRE PIÙ IRRILEVANTE, TERZA GAMBA NELLA COALIZIONE DI GOVERNO, SUPERATA PURE DA FORZA ITALIA. E LA DUCETTA GODE!

roberto gualtieri alessandro onorato nicola zingaretti elly schlein silvia costa laura boldrini tony effe roma concertone

DAGOREPORT - BENVENUTI AL “CAPODANNO DA TONY”! IL CASO EFFE HA FATTO DEFLAGRARE QUEL MANICOMIO DI MEGALOMANI CHE È DIVENTATO IL PD DI ELLY SCHLEIN: UN GRUPPO DI RADICAL-CHIC E BEGHINE DEL CAZZO PRIVI DELLA CAPACITÀ POLITICA DI AGGREGARE I TANTI TONYEFFE DELLE DISGRAZIATE BORGATE ROMANE, CHE NON HANNO IN TASCA DECINE DI EURO DA SPENDERE IN VEGLIONI E COTILLONS E NON SANNO DOVE SBATTERE LA TESTA A CAPODANNO - DOTATA DI TRE PASSAPORTI E DI UNA FIDANZATA, MA PRIVA COM’È DI QUEL CARISMA CHE TRASFORMA UN POLITICO IN UN LEADER, ELLY NON HA IL CORAGGIO DI APRIRE LA BOCCUCCIA SULLA TEMPESTA CHE STA TRAVOLGENDO NON SOLO IL CAMPIDOGLIO DELL’INETTO GUALTIERI MA LO STESSO CORPACCIONE DEL PD -  EPPURE ELLY È LA STESSA PERSONA CHE SCULETTAVA FELICE AL GAY PRIDE DI MILANO SUL RITMO DI “SESSO E SAMBA” DI TONY EFFE. MELONI E FAZZOLARI RINGRAZIANO… - VIDEO

bpm giuseppe castagna - andrea orcel - francesco milleri - paolo savona - gaetano caltagirone

DAGOREPORT: BANCHE DELLE MIE BRAME! - UNICREDIT HA MESSO “IN PAUSA” L’ASSALTO A BANCO BPM IN ATTESA DI VEDERE CHE FINE FARÀ L’ESPOSTO DI CASTAGNA ALLA CONSOB: ORCEL ORA HA DUE STRADE DAVANTI A SÉ – PER FAR SALTARE L'ASSALTO DI UNICREDIT, L'AD DI BPM, GIUSEPPE CASTAGNA, SPERA NELLA "SENSIBILITA' POLITICA" DEL PRESIDENTE DELLA CONSOB, PAOLO SAVONA, EX MINISTRO IN QUOTA LEGA – IL NERVOSISMO ALLE STELLE DI CASTAGNA PER L’INSODDISFAZIONE DI CALTAGIRONE - LA CONTRARIETA' DI LEGA E PARTE DI FDI ALLA COMPLETA ASSENZA IN MPS - LE DIMISSIONI DEI 5 CONSIGLIERI DEL MINISTERO DELL'ECONOMIA DAL “MONTE”: FATE LARGO AI NUOVI AZIONISTI, ''CALTARICCONE" E MILLERI/DEL VECCHIO - SE SALTA L'OPERAZIONE BPM-MPS, LA BPER DI CIMBRI (UNIPOL) ALLA FINESTRA DI ROCCA SALIMBENI, MENTRE CALTA E MILLERI SAREBBERO GIA' ALLA RICERCA DI UN'ALTRA BANCA PER LA PRESA DI MEDIOBANCA-GENERALI...