croci sulle vette delle montagne

SCAZZI IN VETTA - IL DIRETTORE EDITORIALE DEL CLUB ALPINO ITALIANO, MARCO ALBINO FERRARI, SI SCHIERA CONTRO L'INNALZAMENTO DI NUOVE CROCI SULLE MONTAGNE ITALIANE ("È ANACRONISTICO") E SCATENA LA "SHITSTORM" - SALVINI: "DOVRETE PASSARE SUL MIO CORPO PER TOGLIERE UN SOLO CROCIFISSO DA UNA VETTA ALPINA" - IL CAI HA DOVUTO PRENDERE LE DISTANZE DALLE DICHIARAZIONI DI FERRARI: "NON ABBIAMO MAI TRATTATO L'ARGOMENTO DELLE CROCI IN VETTA. SONO DICHIARAZIONI PERSONALI…"

Estratto dell'articolo di Claudia Guasco per “il Messaggero”

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La questione è annosa, ogni tanto riaffiora e suscita sempre un polverone anche tra i membri del Club alpino italiano, […] Le croci in vetta. Sono 372 sulle Alpi, […] più di settanta sugli Appennini, alcune sono gigantesche: […] Da decenni gli ambientalisti denunciano: «Insidiano l'integrità naturale dei crinali».

 

Qualche giorno fa Marco Albino Ferrari, da otto mesi direttore editoriale delle testate del Cai, ha rilanciato: «È anacronistico l'innalzamento di nuove croci». Un'esternazione tracimata in valanga di polemiche politiche - «atto arrogante, ideologismo talebano» - e chiusa con tante scuse e presa di distanza dai vertici del Club alpino.

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 «SIMBOLI INGOMBRANTI»

 Tutto comincia da un convengo sul tema, svoltosi giovedì scorso all'Università Cattolica di Milano con successivo editoriale dell'antropologo Pietro Lacasella, curatore della testata online dell'associazione "Lo Scarpone". «La società attuale si può ancora rispecchiare nel simbolo della croce? Ha ancora senso innalzarne di nuove? Probabilmente la risposta è no. Innanzitutto perché l'Italia si sta rapidamente convertendo in uno Stato a trazione laica, territori montani compresi. Pertanto la croce non rappresenta più una prospettiva comune, bensì una visione parziale», […]

 

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 «se da un lato sono inappropriate le campagne di rimozione, perché porterebbero alla cancellazione di una traccia del nostro percorso culturale», dall'altro si rivela «anacronistico l'innalzamento di nuove croci e, più in generale, di ingombranti simboli sulle cime alpine: sarebbe forse più pertinente intendere le vette come un territorio neutro, capace di avvicinare culture magari distanti, ma dotate di uguale dignità». […]

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LA RETTIFICA

«Non abbiamo mai trattato l'argomento delle croci in vetta in alcuna sede, tantomeno prendendone una posizione ufficiale. Sono dichiarazioni personali espresse dal direttore editoriale Marco Albino Ferrari durante la presentazione di un libro», corregge la rotta il presidente del Cai Antonio Montani. «[…]

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Ma nel frattempo si è scatenata la bufera. «Resto basita dalla decisione del Cai di togliere le croci senza aver comunicato nulla al Ministero. Non avrei mai accettato una simile decisione che va contro i nostri principi, la nostra cultura, l'identità del territorio», dichiara il ministro del Turismo, Daniela Santanchè. «Dovrete passare sul mio corpo per togliere un solo crocifisso da una vetta alpina», rincara il responsabile delle Infrastrutture Matteo Salvini, rallegrandosi poi per la «scelta di buonsenso del dietrofront dopo il nostro appello».

 

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E il ministro degli Esteri Antonio Tajani twetta: «Esiste un minimo comune denominatore che lega l'Europa ed è il cristianesimo. Difendiamo i nostri valori, le nostre radici». […]

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