DAGO SALVAVITA - IL DOTTOR MASSIMO FINZI: ‘L’ALCOL IN GRAVIDANZA È PERICOLOSO PER IL FETO, NON CI SONO STUDI CHE STABILISCANO ‘MODICHE QUANTITÀ’ COME UN BICCHIERE DI VINO O DI BIRRA. IL NASCITURO NON HA GLI ENZIMI PER METABOLIZZARE L’ALCOL, E RISCHIA UNA SINDROME CHE PORTA DISABILITÀ PERMANENTE. EPPURE QUESTA CONSAPEVOLEZZA NON È DIFFUSA’
Massimo Finzi per Dagospia
Se si parla di alcol in gravidanza non si debbono intendere i superalcolici ma anche il vino e la birra.
Nelle donne, a parità di assunzione di bevande alcoliche, si registrano livelli alcolemici superiori a quelli degli uomini a causa di una ridotta attività di metabolizzazione da parte di un enzima denominato “alcol deidrogenasi”.
Quando una donna in stato di gravidanza fa uso anche modesto di alcol questo, attraverso la placenta, raggiunge il feto che, essendo privo degli enzimi capaci di metabolizzarlo, ne subisce i danni.
Ne casi più gravi può presentarsi la sindrome “feto-alcolica” (FAS = Fetal Alcohol Syndrome), una disabilità permanente che può manifestarsi già alla nascita con anomalie cranio-facciali come ridotta circonferenza del cranio, padiglione auricolare poco formato, naso piatto, occhi piccoli e distanti, scarso sviluppo del mascellare e/o della mandibola, ridotto sviluppo corporeo e anomalie neurologiche.
Nel corso della loro vita i pazienti affetti da FAS andranno incontro a vari problemi con percentuali ben superiori al 60%: scarso o nullo rendimento scolastico con gravi ripercussioni per un successivo lavoro, comportamenti asociali quando non addirittura delinquenziali, problemi di salute mentale e sessuali…..
effetti della sindrome alcolica per i feti
Il rischio di FAS scompare con l’astensione totale dall’alcol durante la gravidanza.
Purtroppo gli studi condotti dal nostro Istituto Superiore di Sanità indicano che questa consapevolezza non è affatto diffusa.