VIAGGIO A FERRERA ERBOGNONE: LA STORIA DEL PAESE SENZA CONTAGI. IL SINDACO: “VENITE A STUDIARCI – E’ IN PROVINCIA DI PAVIA, HA 1200 ABITANTI E NON È LONTANO DA UNO DEI PRIMI EPICENTRI ITALIANI DEL CORONAVIRUS. SARA’ ANALIZZATO IL SANGUE DEI RESIDENTI. L'INDAGINE VUOLE CHIARIRE SE NELLA POPOLAZIONE SONO PRESENTI ANTICORPI IN GRADO DI CONTRASTARE IL CORONAVIRUS...
DA LASTAMPA.IT
Mentre in Italia il coronavirus ha superato il tetto dei centomila contagiati (101.739 per l’esattezza), emerge il caso di un paese in Provincia di Pavia che non ha ancora registrato casi di Covid 19. È Ferrera Erbognone: mille residenti nel cuore della Lomellina. Un mistero se si pensa che la provincia pavese di casi positivi ne ha registrati in totale fino a ieri 1.712.
Un fatto che merita di essere approfondito, a livello scientifico, e che infatti sarà oggetto di un'indagine condotta dall'istituto Mondino di Pavia, non appena arriverà il via libera dalla Regione. Dopo l'approvazione della delibera di giunta, il sindaco Giovanni Fassina ha fatto distribuire un avviso a tutte le famiglie del paese. Sino al prossimo 2 aprile sarà possibile prenotarsi per effettuare gli esami del sangue in un laboratorio del vicino comune di Sannazzaro de' Burgundi (Pavia).
Il prelievo sarà gratuito e volontario. I cittadini che non potranno recarsi a Sannazzaro de' Burgundi (Pavia), avranno l'opportunità di fare a casa l'esame ematochimico. «Una volta completate le prenotazioni - spiega il sindaco - inizieranno i prelievi».
«Il progetto è stato approvato e finanziato dal Comune di Ferrera, e abbiamo chiesto di avviare l'iter per farlo. Siamo in attesa del via libera della Regione. Ci hanno infatti detto che si deve esprimere l'Unità di crisi. Il nostro “zero casi” - riflette il primo cittadino Giovanni Fassina - credo proprio non sia dovuto alla genetica.
Siamo come tutti gli altri. E' solo una situazione contingente che viene mantenuta perché evidentemente la popolazione è stata ligia nel rispettare le cautele prese con le ordinanze. Perché sicuramente hanno reputato la necessità di essere rigorosi. Abbiamo una buona popolazione anziana e un'età media alta. C'è sicuramente una sensibilità elevata».
L'indagine vuole chiarire se nella popolazione di Ferrera Erbognone sono presenti anticorpi in grado di contrastare il coronavirus. L'ipotesi è infatti quella che ci sia qualcosa nel sistema immunitario di questa piccola popolazione, che possa spiegare come mai nessuno è stato colpito, fornendo forse una chiave per trovare qualcosa che aiuti a fermare la pandemia. In una nota diffusa ieri pomeriggio, il Mondino comunica che «il progetto è attualmente al vaglio dei competenti organi regionali.
L'Irccs Fondazione Mondino di Pavia annovera tra le proprie attività di ricerca le metodiche di standardizzazione delle procedure di laboratorio per la determinazione di anticorpi di interesse neurologico. L'esperienza maturata in questo settore pone il Mondino nella condizione di poter valutare in modo critico metodiche, con marchio CE, attualmente disponibili in commercio per la determinazione di anticorpi anti-SARS-Cov-2».
controlli termoscanner coronavirus
Questi anticorpi segnalano l'avvenuto contatto dell'organismo con il virus. «Le numerose metodiche arrivate in questi giorni sul mercato - sottolinea ancora il comunicato del Mondino - si basano su principi diversi, possono dare informazioni di diverso genere (qualitative o quantitative) e necessitano pertanto di essere accuratamente validate».
L'indagine, non appena arriverà l'ok dalla Regione, avrà carattere sperimentale, prevedendo «un monitoraggio evolutivo della popolazione assunta a riferimento non inferiore a due mesi».
L'interesse allo studio manifestato dal Comune di Ferrera Erbognone ha spinto la stessa Amministrazione a richiedere una consulenza al Mondino per l'analisi tecnico-scientifica dei risultati dello screening. «Tale iniziativa - si legge ancora nella nota della Fondazione Mondino - non può assumere alcun significato diagnostico e/o prognostico, onde evitare di generare falsi miti e infondate aspettative nella popolazione. A tal proposito, si è ritenuto di sottoporre l'iniziativa al vaglio dei competenti organi regionali istituiti allo scopo, dando seguito al progetto solo dopo il loro vaglio».