1. IL FOTTO-GRAFO DEI PARIOLI. L’AFFARE S’INGROSSA! SPUNTA L’APE REGINA DELLE MINORENNI ROMANE: UNA DICIOTTENNE, NOME D’ARTE MARSH MALLOW, ADESCAVA ALTRE RAGAZZE PER SITUAZIONI HARD. IL SUO SOGNO: DIVENTARE CONIGLIETTA DI ‘’PLAYBOY’’ 2. AL FIANCO DI FURIO FUSCO C’ERA ILARIA CHE FACEVA DA PONTE TRA LUI E LE RAGAZZE. È LEI LA 18ENNE CHE NELLO STUDIO SI È PRESTATA AD AVERE UN RAPPORTO LESBO CON UNA MINORENNE. ‘’QUESTA DOPO CINQUE MINUTI SI È SCATENATA COME UNA BELVA’’ 3. DOPO IL POSSIBILE COINVOLGIMENTO DI DIRIGENTI RAI E MEDIASET E L’INTERVENTO DI ALCUNI DEPUTATI RENZIANI, VIALE MAZZINI SCRIVE AL PROCURATORE DI ROMA GIUSEPPE PIGNATONE: “SIAMO A DISPOSIZIONE DELLA MAGISTRATURA PER OGNI ACCERTAMENTO UTILE” 3. I 500 EURO DEL RAMPOLLO DI UNA FAMIGLIA DI IMPRENDITORI MOLTO NOTA PER UNA SERATA

1. A 18 ANNI ARRUOLAVA LE BABY MODELLE

Daniele Autieri per “La Repubblica – Roma

 

FUSCO FURIOFUSCO FURIO

Sulla scena di Furio Fusco si affaccia un nuovo protagonista. Un’ape regina che avrebbe agevolato l’attività illecita del fotografo e che da ieri è iscritta sul registro degli indagati. Da un lato colpevole, dall’altro vittima, perchè anche lei circuita dal fotografo. La ragazza è maggiorenne ed è stata interrogata per oltre sei ore dal procuratore aggiunto Maria Monteleone e dal pubblico ministero Cristiana Macchiusi.

 

La sua identità non è ancora stata resa pubblica, ma dall’ordinanza di custodia cautelare firmata dal Gip Giulia Proto risulta evidente che c’è un’unica ragazza che avesse un rapporto così stretto con Fusco. Una ragazza di 18 anni, ballerina di burlesque, con un sogno nel cassetto: diventare playmate.

 

Nel mondo dello spettacolo la conoscono con il soprannome di Marsh Mallow e da ieri è entrata anche lei con un piede nell’inchiesta che ha portato due giorni fa all’arresto del fotografo accusato di adescamento, prostituzione minorile e produzione di materiale pedopornografico. E mentre Fusco ieri è stato sottoposto all’interrogatorio di garanzia e si è avvalso della facoltà di non rispondere, emerge con sempre maggiore certezza che l’uomo era circondato da un cerchio magico di fedelissime.

squillo babysquillo baby

 

Al suo fianco, in molte situazioni, c’era questa bionda dagli occhi scuri che faceva da ponte tra lui e le ragazze, partecipava ad alcuni dei suoi set pornografici, ed era pienamente consapevole di cosa accadesse il sabato e la domenica in quel pianterreno dietro piazza Bologna.

 

Il suo nome torna nell’ordinanza di custodia cautelare firmata dal gip Giulia Proto ma finora è stato tenuto al margine della vicenda giudiziaria proprio per dare la possibilità ai carabinieri di raccogliere tutti gli elementi. E ieri mattina gli uomini della IV Sezione del Nucleo investigativo hanno perquisito l’abitazione della ragazza trovando prove sufficienti per confermare l’iscrizione sul registro degli indagati.

 

L’operazione lampo si è conclusa nel pomeriggio quando il procuratore aggiunto Monteleone e il pubblico ministero Macchiusi che stanno conducendo le indagini hanno interrogato la ragazza di fronte al suo avvocato. Nel corso dell’interrogatorio che si è protratto per diverse ore, sono emersi nuovi particolari della vicenda che ha coinvolto il fotografo delle minorenni e che oggi fa tremare la città.

 

All’interno dell’ordinanza firmata dal gip il ruolo della ragazza appare centrale. È lei infatti la 18enne che domenica 25 maggio nello studio di via Livorno si è prestata ad avere un rapporto omosessuale con una minorenne. La sera dello stesso giorno Fusco parla al telefono con un’amica di nome Marianna alla quale racconta cosa è accaduto.

BABY SQUILLO BABY SQUILLO

 

«Questa — dice il fotografo riferendosi alla ragazza minorenne — dopo cinque minuti si è scatenata come una belva. Infatti c’era I. (la ragazza oggi indagata) che diceva: “ammazza aho!”. Mi faceva ogni tanto cenno, eh si è divertita, quell’altra un sacco, eh vedi come?».

 

Ilaria era al centro del set e in quel caso il suo compito era far sentire la più piccola a suo agio, trascinarla, convincerla che fosse tutto normale. Nello sconfinato archivio di Furio Fusco, pubblicato sul suo sito oscurato ieri dall’autorità giudiziaria, c’era anche Marsh Mallow, accompagnato dal numero di riconoscimento.

 

Dietro alle cifre però si nasconde una storia diversa dalle altre, anche se lei, forse, non era sola. Al vaglio degli inquirenti ci sarebbero infatti le posizioni di altre maggiorenni che avrebbero indotto, consigliato o convinto le minorenni a prestarsi alle richieste di Fusco. Solo nei prossimi giorni si saprà la verità anche su di loro.

 

 

2. «SESSO CON LE RAGAZZE DEL CATALOGO»: DIRIGENTI RAI E MEDIASET NEL MIRINO

Bruno Ruggiero per “Il Quotidiano nazionale

 

Una lettera della Direzione generale Rai al procuratore romano Giuseppe Pignatone, in cui i piani alti di viale Mazzini si mettono «a disposizione della magistratura per ogni accertamento utile».

 

È la prima risposta ufficiale alla richiesta di chiarimenti di tre deputati Pd «su cene e serate a sfondo sessuale con dirigenti Rai e Mediaset, come emergerebbe dall’inchiesta giudiziaria» che sarebbero state organizzate dal fotografo Furio Fusco, da lunedì in carcere a Regina Coeli per adescamento, pornografia minorile aggravata e prostituzione minorile. Prima che la Rai battesse un colpo, i tre deputati Pd — Lorenza Bonaccorsi, Federico Gelli ed Ernesto Magorno — avevano chiesto alla tv pubblica l’apertura di «un’inchiesta interna per verificare se qualcuno aveva rapporti con il fotografo e che titolo».

c baby squillo roma c baby squillo roma

 

«Si tratta di una questione grave e delicata, è opportuna la massima collaborazione con gli inquirenti», avevano sottolineato i parlamentari, spiegando che «dagli interrogatori e dalle indagini dei magistrati romani emergerebbe che il fotografo avrebbe fatto da procacciatore di ragazze per alcuni dirigenti di primo piano di Rai e Mediaset».

 

Intanto, come preannunciato dai suoi legali, sempre ieri Fusco, titolare di un’agenzia di modelle conosciuta nell’ambiente, si è avvalso della facoltà di non rispondere all’interrogatorio di garanzia fissato davanti al gip Giulia Proto, che ha firmato l’ordinanza di custodia cautelare nei suoi confronti. Una decisione data per scontata tanto che i magistrati inquirenti hanno deciso di non prendere parte all’atto istruttorio.

 

Giuseppe Pignatone Giuseppe Pignatone

Al momento la difesa dell’indagato sta valutando se presentare ricorso al Tribunale del Riesame. Saranno convocate a breve le ragazze già identificate, in tutto 14 di cui 6 minorenni — solo 4 però diventate parti lese e testi d’accusa — proprio per definire i contorni dell’attività di Fusco; ma anche per accertare se alcune di loro, le maggiorenni o le più smaliziate, potrebbero avere reclutato altre giovani nei locali «di tendenza» o magari davanti agli stessi licei, sempre gli stessi nei quartieri bene Parioli e Nomentano-Trieste-Salario, da dove provengono gran parte delle ragazze «adocchiate» da Fusco.

 

Altro passaggio importante dell’inchiesta sarà l’interrogatorio del rampollo di una famiglia di imprenditori molto nota: avrebbe pagato 500 euro a una ragazza della «scuderia», di appena 20 anni, e una percentuale a Fusco. «Soddisfatto» del primo incontro (benché platonico, a detta della giovane), avrebbe mostrato interesse per una «seconda volta».

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