LE NUOVE DROGHE? GLI PSICOFARMACI – PER SBALLARSI I PISCHELLI PRENDONO ANTIDEPRESSIVI, CALMANTI E SONNIFERI. SE A QUESTI S'AGGIUNGONO ALCOL E DROGHE, GLI EFFETTI SI AMPLIFICANO – 300 MILA ADOLESCENTI NEL 2022 HANNO ASSUNTO DEGLI PSICOFARMACI SENZA PRESCRIZIONE MEDICA RUBANDOLI DALL’ARMADIETTO DELLE MEDICINE DI CASA O COMPRANDDOLI SU INTERNET...
Estratto dell’articolo di Maddalena Loy per “la Verità”
Cocaina e cannabis, ma anche antidepressivi (Fluoxetina), calmanti (Quetiapina), sonniferi (Stilnox) e benzodiazepine (Xanax): sono questi gli psicofarmaci assunti dalla ragazza che ha accusato Leonardo La Russa di violenza sessuale. Caso isolato? Affatto: gli ultimi dati disponibili sul consumo di psicofarmaci tra i ragazzi sono sempre più allarmanti.
Nell’ultimo anno quasi 300.000 adolescenti ne hanno fatto uso senza prescrizione medica. Secondo uno studio del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr), il 10,8% della popolazione tra i 15 e i 19 anni, un giovane su dieci, ricorre a psicofarmaci per «uso ricreativo».
Non sono, dunque, medicine prescritte dal medico per curare patologie specifiche o disturbi emotivi, ma «psicofarmaci dello sballo» dedicati ai momenti di evasione e spesso consumati insieme con alcool o cannabis per amplificarne gli effetti. I giovani li consumano anche per aumentare le performance scolastiche e la soglia di attenzione, migliorare l’aspetto fisico e l’autostima, sentirsi in forma e ottimizzare sonno e umore.
[…] È quasi raddoppiato anche il numero di adolescenti che ne fanno un uso abituale: dall’1,1% del 2021 all’1,9% dello scorso anno. Una vera dipendenza, associata anche ad altre sostanze psicoattive (tabacco, energy drink, benzodiazepine e sostanze stupefacenti) che favoriscono lo sviluppo di comportamenti pericolosi. La tipologia di psicofarmaci senza prescrizione medica maggiormente utilizzata è quella dei farmaci per dormire (5%), seguita da quelli per l’umore e le diete (1,7%) e dalle medicine per l’aumento dell’attenzione (1,2%). Ma dove e come si riforniscono i ragazzi?
Secondo lo studio, il 42% di loro dichiara di rifornirsi dall’armadietto dei medicinali di casa. Un problema tutto italiano, poiché in molti Paesi europei i medicinali sono venduti esattamente secondo ricetta medica: su prescrizione di 10 compresse, il farmacista vende blister da 10. In Italia, invece, anche se il medico prescrive 10 compresse, le farmacie vendono di default scatole da 20 o 40 compresse. Risultato, le confezioni spesso restano nell’armadietto quasi piene, fino a scadenza.
Il 28% dei giovani le cerca anche su Internet: i ragazzi comprano online psicofarmaci e sciroppi a base di codeina o antistaminici e li mischiano con bevande energetiche come la taurina per preparare «cocktail da sballo» come il purple syrup. Il 22%, infine, li trova «per strada», dove si è sviluppato una sorta di mercato nero che sfugge al controllo di adulti e medici.
Una conferma alle dinamiche di approvvigionamento degli psicofarmaci da parte degli adolescenti era già emersa nel corso del processo per lo stupro di Capodanno 2020 a Roma, nel quartiere di Primavalle. Nelle chat diffuse in aula, una delle ragazzine, prima di recarsi alla festa, comunicava alle amiche di non trovare il Rivotril (farmaco benzodiazepinico).
L’amica quattordicenne la rassicurava: «Le pasticche di Xanax e Rivotril ve le regalo, tanto è Capodanno. Le ho portate da casa, senza dire altro». […]