bejamin netanyahu israele gaza hamas

I BOMBARDAMENTI DI ISRAELE SULLA STRISCIA DI GAZA SONO CRIMINI DI GUERRA? E L’INCURSIONE DI HAMAS? - LA CARTA DELLE NAZIONI UNITE ESCLUDE L’USO DELLA FORZA NEI RAPPORTI INTERNAZIONALI. CON UNA SOLA ECCEZIONE: IL “DIRITTO NATURALE ALL’AUTOTUTELA” – DI SICURO I TERRORISTI IL 7 OTTOBRE HANNO VIOLATO LE CONVENZIONI DI GINEVRA E LO STATUTO DI ROMA, ATTACCANDO, TORTURANDO E UCCIDENDO CIVILI INERMI. SUI RAID ISRAELIANI LA QUESTIONE È PIÙ COMPLESSA. SE NON ALTRO, PERCHÉ TEL AVIV NON RICONOSCE IL TRIBUNALE PENALE INTERNAZIONALE…

Estratto dell’articolo di Giuseppe Sarcina per il “Corriere della Sera”

 

benjamin netanyahu

Le atrocità di Hamas, i bombardamenti di Israele. La protezione dei civili, usati come scudi umani. Sono giorni di angoscia, ma anche di accese discussioni sui limiti della guerra, fissati dal diritto internazionale.

 

1 Quali sono le norme di riferimento?

Punto di partenza è la «Carta delle Nazioni Unite», pubblicata il 24 ottobre del 1945 e sottoscritta dai 193 Paesi che fanno parte dell’Onu.

 

Da notare che la Palestina, che si è proclamata Stato nel 1988, è presente come osservatore permanente dal 2012, insieme con Taiwan e il Vaticano.

 

i cadaveri dopo il bombardamento del campo profughi di jabalia

Il «diritto umanitario», invece, si condensa nelle quattro Convenzioni di Ginevra, messe a punto il 12 agosto 1949, con l’aggiunta dei Protocolli del 1977. Israele ha aderito alle Convenzioni il 6 luglio 1951; la Palestina il 2 aprile del 2014.

 

Infine è di grande importanza lo «Statuto di Roma» (17 luglio 1998), che istituisce il Tribunale penale internazionale con sede all’Aia. Attenzione a questo passaggio: Israele non ha mai firmato lo Statuto, come per altro gli Usa, mentre la Palestina ha aderito il primo aprile 2105.

 

2 Quando è legittimo l’uso della forza militare?

l attacco israeliano al campo profughi di jabalia striscia di gaza 2

La Carta delle Nazioni Unite esclude l’uso della forza nei rapporti internazionali. Con una sola eccezione: il «diritto naturale all’autotutela», previsto dall’articolo 51. I legislatori del dopoguerra hanno affidato al Consiglio di Sicurezza dell’Onu il compito di mettere ordine, ricorrendo, solo in ultima istanza, anche a mezzi militari. Il problema è che l’organo direttivo delle Nazioni Unite è paralizzato dai veti incrociati tra i cinque membri permanenti, cioè Stati Uniti, Russia, Cina, Regno Unito e Francia. È successo con l’aggressione putiniana all’Ucraina; succede ora con l’attacco di Hamas e la risposta di Israele.

israeliani presi in ostaggio da hamas 4

 

3 Il diritto internazionale può punire i crimini di Hamas commessi il 7 ottobre?

La dimensione di Hamas è controversa. Per Stati Uniti, Unione europea ed altri Paesi è un’organizzazione terroristica; per altri è espressione del governo palestinese, almeno nella Striscia di Gaza.

 

Ma qualunque sia il loro status giuridico, il 7 ottobre scorso i miliziani di Hamas hanno violato in blocco le Convenzioni di Ginevra e lo Statuto di Roma, attaccando, torturando e uccidendo «deliberatamente» civili inermi.

 

[…]

 

4 La reazione di Israele è sproporzionata?

Il governo Netanyahu invoca il diritto di autodifesa, fissato dalla Carta delle Nazioni Unite. Ma anche la reazione, avverte ancora il professor Sands, «deve rispettare i limiti di legge». La Quarta Convenzione di Ginevra impone «la protezione delle persone civili in tempo di guerra». Per cominciare viene previsto l’allestimento di zone sicure per i non combattenti.

 

l attacco israeliano al campo profughi di jabalia striscia di gaza 1

Inoltre è prescritto lo «sgombero dei fanciulli, dei feriti, dei malati da una zona assediata». Toccherebbe al governo israeliano, dunque, far uscire da Gaza almeno i bambini e le persone più vulnerabili. Non dovrebbe essere necessario fare pressioni sull’Egitto. Infine le azioni di guerra devono risparmiare obiettivi non militari. E tra questi è davvero difficile inserire le condotte d’acqua potabile o le linee elettriche.

 

Il punto è: il Procuratore dell’Aia potrà indagare anche sull’operato dell’esercito israeliano? E con quali conseguenze? È l’aspetto forse più controverso, perché Israele non riconosce il Tribunale penale internazionale.

 

5 In guerra è consentito usare i civili come «scudi umani»?

israeliani presi in ostaggio da hamas 5

Il Tribunale penale internazionale ha chiarito che «costituisce crimine di guerra utilizzare la presenza di civili per rendere immuni da attacchi alcuni punti, alcune zone o alcune forze militari. Anche la cattura degli ostaggi è un crimine di guerra».

 

6 È ammesso l’attacco agli ospedali?

Di nuovo troviamo la risposta nella Quarta Convenzione. Ma questa volta ci sono margini di interpretazione. O meglio: l’articolo 18 vieta ogni attacco agli ospedali, anche se vi fossero ricoverati dei militari. Ma l’articolo 19 prevede un’eccezione: una casa di cura può diventare un bersaglio «soltanto qualora ne fosse fatto uso per commettere, all’infuori dei doveri umanitari, atti dannosi al nemico». […] L’intelligence israeliana sostiene che Hamas abbia mimetizzato basi di comando nell’ospedale Shifa, a Gaza.

il video delle tre donne ostaggio diffuso da hamas distruzione a gaza dopo gli attacchi israeliani 1distruzione a gaza dopo gli attacchi israeliani 5distruzione a gaza dopo gli attacchi israeliani 3distruzione a gaza dopo gli attacchi israeliani 4distruzione a gaza dopo gli attacchi israeliani 2bombe sulla striscia di gaza

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