adoke bello fabio de pasquale

SOLO ROGNE E DISASTRI DAL PROCESSO ENI-NIGERIA: ORA ALLA GOGNA FINISCONO I MAGISTRATI! - I PM SPADARO E DE PASQUALE DENUNCIATI DALL’EX MINISTRO NIGERIANO DELLA GIUSTIZIA, ADOKE BELLO, DI AVER FALSIFICATO E MANIPOLATO DOCUMENTI CONTRO DI LUI - IL POLITICO È IMPUTATO IN NIGERIA PER UNA VILLA AD ABUJA CHE GLI AVREBBE REGALATO L'UOMO D' AFFARI ALIYU ABUBAKAR PROPRIO CON I PRESUNTI SOLDI RICICLATI DEL GIACIMENTO PETROLIFERO “OPL 45”

Alessandro Da Rold per “la Verità”

 

Adoke Bello eni-nigeria

I fallimenti della Procura di Milano nel processo sul giacimento petrolifero Opl 245 iniziano a farsi sentire anche in Nigeria. Tanto che mercoledì scorso Adoke Bello, ex ministro della Giustizia e Procuratore generale nigeriano, ha inviato tramite i suoi avvocati Femi Oboro e Gromyko Amedu, una lettera in via Arenula 70 a Roma, destinata al ministro della Giustizia, Marta Cartabia.

 

Nella missiva è contenuta una denuncia a carico dei pubblici ministeri Fabio De Pasquale e Sergio Spadaro. L' ex ministro nigeriano, infatti, accusa i magistrati milanesi di aver falsificato e manipolato documenti contro di lui, anche se non sarebbe mai stato coinvolto direttamente nel processo dove Eni e Shell erano accusate di corruzione internazionale.

FABIO DE PASQUALE

 

Va ricordato che Adoke Bello non gode di particolare fama in patria. È imputato in Nigeria per una villa ad Abuja che gli avrebbe regalato l' uomo d' affari Aliyu Abubakar proprio con i presunti soldi riciclati di Opl 245. Eppure la sua denuncia potrebbe trovare gioco facile dopo che il procuratore aggiunto Paolo Storari ha scoperto le chat falsificate e portate a processo da Vincenzo Armanna, l' ex manager Eni che è stato negli anni uno dei più importanti accusatori dell' amministratore delegato Claudio Descalzi.

SERGIO SPADARO

 

A questo si aggiunge che si sono concluse le indagini di Laura Pedio sulla diffamazione dell' ex legale di Armanna, Luca Santa Maria. Anche in questo caso è emerso come l' ex dirigente del Cane a sei zampe si sia inventato intere email per depistare le indagini o evitare controlli sul suo conto corrente.

 

Per di più De Pasquale e Spadaro si ritrovano indagati a Brescia proprio per rifiuto d' atti d' ufficio sul materiale probatorio del processo Eni Nigeria. Insomma anche l' ex Procuratore nigeriano potrebbe rifarsi contro i due pm, anche perché sostiene che l' inchiesta e il processo avrebbero rovinato la sua reputazione «a livello globale, fatto perdere un sacco di quattrini e persino devastato la sua vita familiare».

 

claudio descalzi

In 12 punti i legali chiedono quindi al governo di Mario Draghi di indagare sul «comportamento scorretto» dei due Procuratori. Nella lista di contestazioni c' è di tutto. L' ex magistrato nigeriano arriva ad accusare De Pasquale di averlo persino minacciato durante un interrogatorio nel 2016 in Olanda. A quanto pare, infatti, Adoke Bello sarebbe stato prima sentito come persona informata dei fatti, poi all' improvviso e a sorpresa come indagato, proprio da De Pasquale. Ma a quel punto l' avvocato olandese gli avrebbe sconsigliato di rispondere. Da qui sarebbero scattate le presunte minacce del Procuratore milanese.

 

FABIO DE PASQUALE

Non solo. Nella lettera vengono ricordate le assoluzioni nel processo Opl 245 e viene spiegato che la Procura milanese avrebbe commesso appunto atti di «falsificazione di atti o prove a sostegno dell' accusa». Tra queste ci sarebbe anche una presunta telefonata tra Adoke Bello e la Rai, dove proprio l' ex procuratore confesserebbe l' esistenza di tangenti, destinate non solo a funzionari nigeriani ma anche alle compagnie petrolifere. Secondo gli avvocati quell' intervista sarebbe stata contraffatta e manipolata.

 

Anzi al telefono non sarebbe stato nemmeno lui a rispondere, ma qualcun altro. Non basta. A questo si aggiunge anche il deposito delle email da parte della Procura nel dicembre del 2020.

 

laura pedio

Nei messaggi di posta elettronica depositati Adoke Bello avvalorava sempre la tesi della corruzione. Ma anche in questo caso si tratterebbe di falsi, costruiti ad arte. Tra le righe ce n' è anche per Spadaro che durante un' udienza del 7 luglio avrebbe costruito nuove accuse contro di lui ma omettendo fatti che lo scagionerebbero.

 

Per di più il fatto che Adoke Bello si sia comportato correttamente e in modo legale nell' operazione Opl 245 del 2011, sarebbe confermato da una sentenza dell' Alta corte federale di Abuja, del 7 aprile 2018.

Nel testo si spiegherebbe che nell' affare del giacimento petrolifero l' ex ministro della Giustizi avrebbe solo eseguito le direttive del presidente e quindi non sarebbe stato responsabile di alcun reato.

Ultimi Dagoreport

almasri giorgia meloni carlo nordio

DOMANDE SPARSE SUL CASO ALMASRI – CON QUALE AUTORIZZAZIONE IL TORTURATORE LIBICO VIAGGIAVA INDISTURBATO IN EUROPA? AVEVA UN PASSAPORTO FASULLO O UN VISTO SCHENGEN? E IN TAL CASO, PERCHÉ NESSUN PAESE, E SOPRATTUTTO L’ITALIA, SI È OPPOSTO? - LA TOTALE ASSENZA DI PREVENZIONE DA PARTE DEGLI APPARATI ITALIANI: IL MANDATO DI ARRESTO PER ALMASRI RISALE A OTTOBRE. IL GENERALE NON SAREBBE MAI DOVUTO ARRIVARE, PER EVITARE ALLA MELONI L’IMBARAZZO DI SCEGLIERE TRA IL RISPETTO DEL DIRITTO INTERNAZIONALE E LA REALPOLITIK (IL GOVERNO LIBICO, TRAMITE ALMASRI, BLOCCA GLI SBARCHI DI MASSA DI MIGRANTI) – I SOSPETTI DI PALAZZO CHIGI SULLA “RITORSIONE” DELLA CPI E IL PASTROCCHIO SULL’ASSE DEI SOLITI TAJANI-NORDIO

pier silvio giampaolo rossi gerry scotti pier silvio berlusconi

DAGOREPORT - È TORNATA RAISET! TRA COLOGNO MONZESE E VIALE MAZZINI C’È UN NUOVO APPEASEMENT E L'INGAGGIO DI GERRY SCOTTI COME CO-CONDUTTORE DELLA PRIMA SERATA DI SANREMO NE È LA PROVA LAMPANTE - CHIAMARE ALL'ARISTON IL VOLTO DI PUNTA DI MEDIASET È IL SEGNALE CHE IL BISCIONE NON FARÀ LA GUERRA AL SERVIZIO PUBBLICO. ANZI: NEI CINQUE GIORNI DI SANREMO, LA CONTROPROGRAMMAZIONE SARÀ INESISTENTE - I VERTICI DELLA RAI VOGLIONO CHE IL FESTIVAL DI CARLO CONTI SUPERI A TUTTI I COSTI QUELLO DI AMADEUS (DA RECORD) - ALTRO SEGNALE DELLA "PACE": IL TELE-MERCATO TRA I DUE COLOSSI È PRATICAMENTE FERMO DA MESI...

elon musk sam altman

NE VEDREMO DELLE BELLE: VOLANO GIÀ GLI STRACCI TRA I TECNO-PAPERONI CONVERTITI AL TRUMPISMO – ELON MUSK E SAM ALTMAN HANNO LITIGATO SU “X” SUL PROGETTO “STARGATE”. IL MILIARDARIO KETAMINICO HA SPERNACCHIATO IL PIANO DA 500 MILIARDI DI OPENAI-SOFTBANK-ORACLE, ANNUNCIATO IN POMPA MAGNA DA TRUMP: “NON HANNO I SOLDI”. E IL CAPOCCIA DI CHATGPT HA RISPOSTO DI PETTO AL FUTURO “DOGE”: “SBAGLI. MI RENDO CONTO CHE CIÒ CHE È GRANDE PER IL PAESE NON È SEMPRE OTTIMALE PER LE TUE COMPAGNIE, MA NEL TUO RUOLO SPERO CHE VORRAI METTERE PRIMA L’AMERICA…” – LA GUERRA CIVILE TRA I TECNO-OLIGARCHI E LE MOSSE DI TRUMPONE, CHE CERCA DI APPROFITTARNE…

donald trump elon musk jamie dimon john elkann

DAGOREPORT – I GRANDI ASSENTI ALL’INAUGURATION DAY DI TRUMP? I BANCHIERI! PER LA TECNO-DESTRA DEI PAPERONI MUSK & ZUCKERBERG, IL VECCHIO POTERE FINANZIARIO AMERICANO È OBSOLETO E VA ROTTAMATO: CHI HA BISOGNO DEI DECREPITI ARNESI COME JAMIE DIMON IN UN MONDO CHE SI FINANZIA CON MEME-COIN E CRIPTOVALUTE? – L’HA CAPITO ANCHE JOHN ELKANN, CHE SI È SCAPICOLLATO A WASHINGTON PER METTERSI IN PRIMA FILA TRA I “NUOVI” ALFIERI DELLA NEW ECONOMY: YAKI PUNTA SEMPRE PIÙ SUL LATO FINANZIARIO DI EXOR E MENO SULLE VECCHIE AUTO DI STELLANTIS (E ZUCKERBERG L'HA CHIAMATO NEL CDA DI META)

antonino turicchi sandro pappalardo armando varricchio nello musumeci ita airways

DAGOREPORT – DA DOVE SPUNTA IL NOME DI SANDRO PAPPALARDO COME PRESIDENTE DELLA NUOVA ITA “TEDESCA” BY LUFTHANSA? L’EX PILOTA DELL’AVIAZIONE DELL’ESERCITO È STATO “CALDEGGIATO” DA NELLO MUSUMECI. IL MINISTRO DEL MARE, A DISPETTO DEL SUO INCARICO, È MOLTO POTENTE: È L’UNICO DI FRATELLI D’ITALIA AD AVERE I VOTI IN SICILIA, ED È “MERITO” SUO SE SCHIFANI È GOVERNATORE (FU MUSUMECI A FARSI DA PARTE PER FAR CORRERE RENATINO) – E COSÌ ECCO CHE IL “GIORGETTIANO” TURICCHI E L’AMBASCIATORE VARRICCHIO, CARO A FORZA ITALIA, SONO STATI CESTINATI…

friedrich merz donald tusk giorgia meloni trump emmanuel macron olaf scholz mario draghi

C’ERA UNA VOLTA IL TRENO PER KIEV CON DRAGHI, MACRON E SCHOLZ. ORA, COMPLICE IL TRUMPISMO SENZA LIMITISMO DI GIORGIA MELONI, L’ITALIA È SPARITA DALLA LEADERSHIP DELL’UE - LA DUCETTA PREFERISCE ACCUCCIARSI AI PIEDI DI WASHINGTON (CHE VUOLE VASSALLI, NON ALLEATI ALLA PARI) CHE RITAGLIARSI UN RUOLO IN EUROPA - FRIEDRICH MERZ, PROBABILE NUOVO CANCELLIERE TEDESCO, HA "ESPULSO" L'ITALIA DAL GIRO CHE CONTA: A CHI GLI HA CHIESTO QUALE PAESE ANDREBBE AGGIUNTO A UN DIRETTORIO FRANCO-TEDESCO, HA CITATO LA POLONIA, GUIDATA DAL POPOLARE DONALD TUSK (NEMICO NUMERO UNO DEL PIS DI MORAWIECKI E KACZYNSKI, ALLEATI DELLA DUCETTA IN ECR) - “I AM GIORGIA” SOGNAVA DI ESSERE IL “PONTE” TRA USA E UE E SI RITROVA A FARE LA CHEERLEADER DELLA TECNO-DESTRA DI MUSK E TRUMP…