
PECHINO ORDINA: DONNE, PROCREATE PER LA PATRIA! - IN CINA E' STATO INAUGURATO IL PRIMO CORSO DI LAUREA DEDICATO AL MATRIMONIO PER FAR FRONTE AL CALO DELLE NOZZE E DELLA NATALITA' - OBIETTIVO? PROMUOVERE LE NOZZE E LA CULTURA DELLA FAMIGLIA PER COSTRUIRE UNA CINA PROSPERA E FELICE - LA RIVOLTA DELLE FEMMINISTE CINESI: "CI DOBBIAMO ACCASARE E RIPRODURRE...COSA SIAMO, BESTIAME?"
Estratto dell'articolo di Gianluca Modolo per "la Repubblica"
La prima domanda è d’obbligo. «Siete tutti sposati qui?». «Quasi», abbozza un sorriso la preside. «Diciamo che il 95% dei professori lo è». Del resto bisogna conoscere la materia per insegnarla. Benvenuti al primo corso di laurea in Cina interamente dedicato al matrimonio. È nato qui, tra questi palazzoni del grande campus dell’Università degli Affari Civili, a Daxing, estremo sud di Pechino.
Ultimo degli sforzi del Partito per “costruire famiglie armoniose” e cercare di invertire una tendenza che preoccupa la leadership comunista: il “fatidico sì” in questo Paese si pronuncia sempre meno. Ed è un problema. “Servizi e gestione matrimoniale”: così ci sarà scritto sul diploma di laurea quando le 68 matricole arrivate da 12 diverse province della Cina usciranno da qui nel 2028. Lezioni che vanno dalla sociologia all’etica fino alla psicologia, oltre a una formazione pratica in settori quali la consulenza familiare, l’organizzazione di matrimoni e i servizi di matchmaking.
«Vogliamo coprire l’intero ciclo del matrimonio», ci racconta Yu Xiaohui, la preside della Facoltà. Obiettivo: formare dei professionisti nell’industria matrimoniale, promuovere le nozze e la cultura della famiglia. «Per costruire una Cina prospera. Una Cina felice».
Sono quasi tutte ragazze, ma tra i corridoi si aggira anche qualche timido maschio. «Adesso sono impegnati con le lezioni, poi glieli facciamo incontrare», dice gentile una delle docenti che ci accompagna su e giù per l’edificio tra aule, sale riunioni e stanzoni dove si vanno a fare le esercitazioni: dal finto ufficio per le registrazioni dei certificati di matrimonio al salone per i banchetti nuziali. C’è pure una parte dedicata alla storia: oggetti e costumi utilizzati nei secoli durante le varie dinastie dell’ex Impero Celeste.
Nel suo ufficio la preside snocciola i programmi. «Abbiamo un corso teorico su matrimonio, cultura familiare ed etica. Corsi per promuovere una riforma di varie tradizioni antiquate o volgari come quella del “prezzo della sposa” (il “caili”, una dote all’incontrario che gli uomini devono pagare alla famiglia della donna come segno di serietà e protezione economica, ndr ). (...) Vogliamo far crescere talenti di alto livello che forniscano servizi matrimoniali migliori, sperando di svolgere un ruolo positivo nello sviluppo della società».
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Questa settimana, durante le Due Sessioni (il raduno annuale del “parlamento”) verrà presa in considerazione la proposta di abbassare l’età del matrimonio a 18 anni (oggi è 22 per gli uomini e 20 per le donne) per provare ad aumentare il tasso di natalità. Lo scorso anno in Cina i matrimoni sono diminuiti di un quinto rispetto all’anno precedente: 6,1 milioni di coppie si sono sposate. Il numero più basso dal 1978. La Cina ha la seconda popolazione più numerosa al mondo, ma sta invecchiando rapidamente, il che aumenterà la spesa pubblica in futuro e metterà sotto pressione l’economia se non si inverte la tendenza pure sulla natalità.
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Xi Jinping incoraggia le donne a essere buone mogli e madri. Solo che oggi molte si oppongono a questa visione, rinunciando a farvi parte. È un segno di protesta che Lü Pin, tra le più famose femministe, ha chiamato “inazione collettiva”. «A fine gennaio sono tornata a casa dai miei, nello Henan, per le vacanze. Indovina qual è stata la prima domanda: “Allora, quando ti sposi?”. Ogni anno la stessa storia», racconta Mu, 35 anni, che qui a Pechino lavora nel cinema. Spiega che oggi molti giovani non considerano più un “dovere” sposarsi e quindi fare figli, molti prediligono la carriera. «E poi metter su famiglia è costoso. Ci sono giovani che riescono a malapena a sopravvivere, eppure ci viene detto che ci dobbiamo accasare e riprodurre. Cosa siamo, bestiame?».
MATRIMONI CINA
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