lupo ucciso in provincia di rimini

TRABALLA COI LUPI - IN PROVINCIA DI RIMINI UN LUPO E’ STATO MASSACRATO E APPESO A TESTA IN GIU' ALLA FERMATA DEL BUS - A TROVARE IL CORPO DELL’ANIMALE  SONO STATI ALCUNI RAGAZZINI CHE STAVANO ANDANDO A SCUOLA - IL CRANIO ERA FRACASSATO E IL CADAVERE ERA PIENO DI FORI, FORSE INFERTI CON UN FORCONE

Tiziana Paolocci per “il Giornale”

 

Orrore a Coriano. Un lupo grigio italiano è stato massacrato l' altra notte e il suo corpo è stato appeso per le zampe alla pensilina di una fermata dell' autobus, in via Montescudo. Qualcuno nel paese, che si trova in provincia di Rimini, si è divertito a fare scempio dell' esemplare. A trovarsi davanti la macabra scena sono stati alcuni ragazzini, che ieri mattina alle 7 si sono recati alla fermata per salire sull' autobus, che li avrebbe portati a scuola. L' animale, però, era già morto e ancora sanguinante.

LUPO UCCISO IN PROVINCIA DI RIMINI

 

Del caso si stanno occupando gli agenti della polizia municipale e i carabinieri della forestale, che stanno accertando se ci siano in zona telecamere di sorveglianza per visionare eventuali nastri e trovare indizi sul colpevole. La brutalità con cui l' animale è stato massacrato è raccapricciante. Il lupo non solo è stato ucciso, ma il suo cranio è stato fracassato e presenta numerosi fori, che potrebbero essere stati inferti con colpi di badile o con un forcone. L' ipotesi è che l' animale sia caduto in una trappola e ucciso lontano dal posto dove è stato poi ritrovato.

 

La carcassa, sotto sequestro, è stata affidata agli esperti dell' Istituto Zooprofilattico che dovranno accertare le cause del decesso.

L' spisodio ha sollevato sdegno, non solo in paese. Le foto dell' animale torturato girano da ore su Facebook e il popolo dei social ha condannato pesantemente la crudele fine riservata al lupo.

 

LUPO UCCISO IN PROVINCIA DI RIMINI

Del presto non è il primo episodio del genere in zona: due esemplari sono stati trovati morti nella zona lungo il corso del fiume Marano, probabilmente investiti da auto. Secondo la Forestale questi giovani maschi provengono dalle zone montane del Monte Carpegna e del Sasso Simone e seguendo le prede (per lo più cinghiali) scendono verso valle, in ambienti estremamente urbanizzati e insidiosi, dove trovano la morte.

Le forze dell' ordine ieri hanno diramato un appello invitando a parlare, chiunque abbia informazioni utili.

 

«Condanniamo fermamente questi atti e con le autorità competenti stiamo lavorando per identificare gli autori di questi ignobili gesti», ha commentato il sindaco Domenica Spinelli. L' Ente Nazionale Protezione Animali, invece, ha invece chiesto il riconoscimento dello stato di calamità per i lupi e per tutti i selvatici, per tutelare gli animali protetti dalla legge come patrimonio indisponibile dello Stato.

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