roberto vannacci si tuffa il primo gennaio a viareggio

“IO SONO TESTOSTERONICO DA QUANDO SONO NATO” – VANNACCI APRE DI NUOVO LE VALVOLE, CON CLAUDIO SABELLI FIORETTI: “A DUE ANNI GIOCAVO CON LE PISTOLE. DA BAMBINO ERO MOLTO ‘MASCHIO’. COME LE MIE FIGLIE SONO MOLTO ‘FEMMINE’. HO CERCATO DI ORIENTARLE VERSO L’ETEROSESSUALITÀ” – LA FRECCIATA A CROSETTO, CHE PARLO’ DI “FARNETICAZIONI PERSONALI” A PROPROSITO DI “IL MONDO AL CONTRARIO”: “MAGARI HA CONTRIBUITO A FAR VENDERE QUELLE 100 MILA COPIE IN 7 GIORNI” – ALTRI GUAI IN VISTA PER IL GENERALE: NEL NUOVO LIBRO HA RIVELATO DETTAGLI SULLE SUE MISSIONI MILITARI SENZA CHIEDERE IL PERMESSO ALL'ESERCITO…

1 - ROBERTO VANNACCI: “ DA BAMBINO ERO MOLTO “MASCHIO”. COME LE MIE FIGLIE SONO MOLTO “FEMMINE”

Estratto dell’articolo di Claudio Sabelli Fioretti per “D- la Repubblica”

 

VANNACCI

Il generale Roberto Vannacci vive a Viareggio dove aspetta due cose: che l’esercito decida che cosa fare di lui e che il secondo libro Il coraggio vince diventi un best seller come il primo, Il mondo al contrario (Piemme).

 

Da quando in qua i generali scrivono best seller?

«Era la grande crisi energetica. Guardavo la tv e mi incazzavo. Tutti scienziati. C’era perfino chi diceva di scaldare la pasta con le candele. E allora ho deciso di scrivere contro quelli che buttavano il buonsenso nella pattumiera».

 

E ha fatto arrabbiare gli ambientalisti.

«Io sono un ambientalista».

 

roberto vannacci si tuffa a viareggio 5

Ma va?

«Ambientalista pragmatico. Quelli ideologici ci mettono di fronte lo spauracchio della fine del mondo, l’Armageddon globale».

 

[…]

 

Quando è uscito il suo libro?

«Il 10 agosto del 2023. Autoprodotto».

 

Difficoltà?

«Una sola. Non riuscivo a scrivere, al contrario, le parole “al contrario” del titolo».

 

Fu subito boom.

ROBERTO VANNACCI

«No. Vendeva 20 copie al giorno».

 

Poi che successe?

«Uscirono gli articoli di Matteo Pucciarelli su Repubblica e di Aldo Cazzullo sul Corriere della Sera. Scandalo. Polemiche. Insulti. Omofobo, sessista, razzista, istigatore dell’odio».

 

Nella disgrazia, partirono le vendite.

«17.800 copie in un giorno».

 

Mica male per un istigatore dell’odio.

«Centomila copie in sette giorni».

 

Il ministro Crosetto parlò di «farneticazioni personali».

«E magari ha contribuito a far vendere quelle 100 mila copie».

 

roberto vannacci si tuffa a viareggio 3

E poi i talk show…

«Spiegai che i giornalisti avevano scritto menzogne e travisato».

 

Vediamo i travisamenti.

«Frasi decontestualizzate».

 

Tipo «Cari omosessuali normali non lo siete, fatevene una ragione….». Ricontestualizziamola.

«Sostituisca la parola “omosessuali”. Carabinieri non siete normali, fatevene una ragione. Si offendono i carabinieri?».

 

Magari sì. Avrebbe detto: «Cari ebrei non siete normali, fatevene una ragione»?

«Neanche gli ebrei si sarebbero incazzati. Io non ho mai usato parole offensive. Nei dizionari la normalità è definita in senso esclusivamente statistico. Ciò che non è eccezionale è normale».

 

«Omosessuali, fatevene una ragione, siete eccezionali». Sente come suona meglio?

«La statistica più recente dice che non si riconosce nell’eterosessualità il 3,4 per cento della popolazione. Gli altri sono i normali».

 

E con questo?

ROBERTO VANNACCI SI TUFFA IL PRIMO GENNAIO A VIAREGGIO

«Quello che urta è l’ostentazione».

 

Se un uomo e una donna si baciano al parco ostentano?

«Due, di sessi diversi, che si sbaciucchiano con ostentato esibizionismo mi danno ugualmente fastidio. Ma rientrano nella consuetudine».

 

I gay sono dovunque.

«Ecco appunto. Alla tv o al cinema la percentuale di gay è di molto superiore al 3,4 per cento».

 

C’è una lobby che impone la loro presenza?

«Per far passare un film su Netflix bisogna metterci i gay. E i presentatori? Malgioglio, Signorini, Platinette… Su venti presentatori almeno dieci sono gay. Credo che qualcuno faccia perfino finta di esserlo per apparire sullo schermo».

roberto vannacci a quarta repubblica 6

 

Lei conosce gay?

«Pochi. Ma conosco tanta gente che per curiosità o per sfizio una volta, due volte, tre volte ci ha provato».

 

Lei, per sfizio, mai?

«Io sono testosteronico da quando sono nato. Giocavo con le pistole a due anni. Ero molto “maschio”. Come le mie figlie sono molto “femmine”».

 

E se venissero da lei e le presentassero una loro fidanzata?

«Ho cercato di orientarle verso l’eterosessualità. Ma le supporterei sempre. Il ruolo dei genitori è supportare i figli».

 

roberto vannacci si lancia con il paracadute

Lei lo sa che cosa vuol dire Lgbtqia+?

«No, ogni giorno ne aggiungono una. Ormai è un codice fiscale».

 

Quanti libri ha venduto?

«Oltre 250 mila».

 

Quanto ha guadagnato?

«Ma lasci stare…».

 

Glielo dico io. Un milioncino di euro.

«Secondo me il milioncino è un po’ troppo. Lei, d’altra parte, non fa il contabile di mestiere. Vero?».

 

il coraggio vince - roberto vannacci

Il primo talk show?

«Mario Giordano. Paolo Del Debbio. Giuseppe Brindisi».

 

Tutta destra?

«Sono stato anche da Bianca Berlinguer. Ma non mi piace, tende a prevaricare».

 

E Lilli Gruber?

«Mi ha invitato. Non ci sono andato. Non vado nemmeno da Formigli. Non mi piace la gazzarra».

 

Le piace Fiorello?

«È molto simpatico. Come Crozza mi prende per il culo dalla mattina alla sera. Ma mi diverte».

 

Fabio Fazio?

«Ci andrei anche se mi è antipatico. Ma non mi invita».

 

E poi è di sinistra.

«Mi hanno classificato come di destra. Non so perché».

 

Forse perché hanno letto il libro?

«Io sono tradizionalista e conservatore».

MATTEO SALVINI - VLADIMIR PUTIN - ROBERTO VANNACCI - MEME BY EDOARDO BARALDI

 

Cioè di destra.

«No. Io sono rivoluzionario. E innovativo. Ma inquadrato nella tradizione, nelle radici, nell’identità. Mi hanno detto che potrei essere il nuovo Chávez».

 

[…]

 

I giovani girano il mondo e sono molto più aperti di lei.

«Io ho vissuto all’estero. Tutta la mia fanciullezza l’ho passata a Parigi».

 

Non ha imparato niente.

«Condividevo la cultura dei francesi ma mi sentivo diverso».

 

Sylvie Lubamba - ROBERTO VANNACCI

Lei è stato nella Folgore, considerata la frangia più fascista del nostro esercito.

«È un luogo comune. Lei conosce la Folgore? Per quanti anni ci ha militato? E poi il fascismo è finito tanti anni fa. È come se io dicessi di qualcuno che è antinapoleonico: roba da ridere».

 

Parliamo di destra.

«Marx e Stalin sostenevano cose che oggi sono definite di destra. Sulla famiglia, l’immigrazione, le droghe, il rispetto delle regole, l’esercito, le forze dell’ordine. Questo è il comunismo, prendere o lasciare».

 

Quindi lei è comunista.

«“Roberto Vannacci, pur non sapendolo, incarna l’anima del vero comunista”».

 

Ma chi dice queste cose?

«Me lo hanno scritto su Facebook».

 

roberto vannacci si tuffa a viareggio 4

Lei vorrebbe che le famiglie fossero pagate per educare i figli.

«Spendiamo miliardi per i servizi all’infanzia. Come Mao e Pol Pot che volevano che fosse lo Stato a educare i bambini».

 

Invece?

«L’educazione dei figli costerebbe di meno se se ne occupassero i genitori. Paghiamoli. Reddito di maternità e di paternità».

 

Lei lo farebbe?

«Certo. Prima facevo il guerriero. Oggi mi piacerebbe stare con le mie figlie tutta la giornata».

 

Poverette.

«Ha ragione. Sarei ossessivo».

 

MEME - ROBERTO VANNACCI E ROSA CHEMICAL

Lei che cosa fa in casa?

«Cucino, riparo, stucco, imbianco, sturo le fogne, pulisco. Io mi vergogno solo di ciò che non so fare».

 

Lei ha un certo odio per le femministe.

«Lucetta Scaraffia, femminista, ha detto che non sono né razzista né omofobo».

 

Ha detto anche: Vannacci non sa nulla di femminismo.

«Ha ragione. Però so che il femminismo ha distrutto la famiglia».

 

Per questo ha chiamato le femministe «le moderne fattucchiere»?

«Sono loro che dicono “tremate tremate le streghe son tornate”. Bisogna stare attenti a decontestualizzare le frasi».

 

Bisogna stare attenti a quello che si scrive.

«Mica ho offeso le femministe, ho semplicemente usato un’altra espressione che raffigurasse la “strega”».

roberto vannacci foto di Massimo Sestini PER CHI

 

Lei ha mai fatto cose che non avrebbe dovuto fare?

«Tutti gli uomini fanno cose che non dovrebbero fare».

 

Per esempio?

«Io ho combattuto, caro dottore».

 

Di che cosa stiamo parlando?

«Di quando si lotta per la propria vita e per quella dei propri uomini».

 

Ha ammazzato qualcuno?

«A questa domanda non rispondo».

 

Che vuol dire sì.

«Non ho detto sì».

 

Allora vuol dire no.

«Ho detto che non le rispondo».

 

È giusto armare l’Ucraina?

«Io sono totalmente pacifista».

 

È proprio sicuro?

roberto vannacci nel 2018

«Tutti i militari che hanno fatto la guerra sono pacifisti».

 

Se distribuisci armi finanzi la guerra. Nessuno fa la guerra se non ha le armi.

«La guerra esiste da quando c’è l’uomo. Non ci sono i fucili? La faremo con le clave».

 

Se nessuno avesse fornito armi all’Ucraina, la guerra sarebbe finita subito?

«È la maledizione delle guerre non vinte. Quando non c’è un chiaro vincitore che domina su un chiaro perdente la guerra continua per secoli. Gli antichi romani quando vincevano una guerra passavano per le armi tutti. E la guerra finiva».

 

Per far finire una guerra bisogna massacrare la gente?

«Questo dice la storia. Se lo è mai chiesto perché per crimini di guerra i vincitori non vengono mai condannati?».

 

Lei sta trattando con Salvini per candidarsi alle Europee…

«Non sto trattando. Non ho deciso niente».

 

Salvini lo dice a tutti.

«Io lo ringrazio».

 

roberto vannacci con la moglie

Più che salviniano lei mi sembra antico.

«Antico? Io vorrei essere definito futurista. Ha presente Marinetti? La velocità, il divenire, il progresso. Mi piacciono i lanci in caduta libera, gli sport estremi».

 

Anche la tuta alare?

«La tuta alare no. Io sono drogato di adrenalina. Ma quella è adrenalina quasi suicida».

 

Nell’esercito ci sono gay?

«L’esercito è una fetta della società. Ci sono gay come nel resto del mondo civile. Il 3,4 per cento».

 

[…]

roberto vannacci foto di Massimo Sestini PER CHI

 

Quale follia ha fatto per amore?

«Una volta mi sono lanciato col paracadute sopra la casa della mia bella».

 

Peggio un gay o una lesbica?

«Non mi dà fastidio che un uomo ami un altro uomo. O che una donna ami un’altra donna. Quello che non sopporto è l’ostentazione».

 

Ostenta più un gay o una lesbica?

«Le donne non ostentano. Gli uomini invece a volte fanno la vocetta femminile, ancheggiano, si vestono da donne».

 

Vedere Mengoni con la gonna…

«Mengoni con la gonna fa ridere. Come se io andassi in giro col reggiseno. O mostrando le mie gambe pelose».

 

Paola Egonu, la pallavolista nera, secondo lei, «non ha caratteristiche somatiche di italianità».

roberto vannacci foto di Massimo Sestini PER CHI

«Secondo lei?».

 

Ha visto i mondiali di atletica? Gli italiani erano quasi tutti neri…

«Gli americani neri si fanno chiamare con orgoglio afroamericani. Se lei dice afroitaliano a un italiano dalla pelle scura si offende e la denuncia».

 

Ha mai avuto una ragazza afroitaliana?

«Ho avuto una ragazza mulatta».

 

[…]

 

Ho lasciato per ultimo il problema dei problemi. I gabinetti per i trans.

«Nessun problema. Basta seguire i genitali. Nel bagno degli uomini ci vanno quelli che in mezzo alle gambe hanno il batacchio».

 

E nel bagno delle donne tutte quelle senza batacchio…

«Esatto, è la funzione quella che conta».

 

E fare un bagno per i trans?

«Bisognerebbe farne due, uno per gli uomini che credono di essere donne e uno per le donne che credono di essere uomini. Come la mettiamo se un uomo che crede di essere donna incontra una donna che crede di essere uomo?». 

 

2 – NEL LIBRO DETTAGLI SULLE SUE MISSIONI, PER VANNACCI ALTRI GUAI IN VISTA

Estratto dell’articolo di Matteo Pucciarelli per “la Repubblica”

 

roberto vannacci cover

Secondo libro per Roberto Vannacci, nuovi problemi all’orizzonte. Per il generale-scrittore, forse futuro politico, si sta aprendo un nuovo fascicolo, che si aggiungerà al procedimento che l’ha visto sospeso per sei mesi dall’esercito.

 

Qual è il problema? Che il suo Il coraggio vince, uscito in libreria lo scorso 12 marzo, è pieno zeppo di episodi che raccontano missioni, esercitazioni, irruzioni, rapporti con altri contingenti in luoghi di guerra, relazioni con diplomatici e così via.

 

[…] ma, per come funzionano le regole interne all’esercito, ciò che si fa in servizio non può essere raccontato a chiunque, perlomeno finché si resta nell’esercito. A meno che non si richiedano autorizzazioni specifiche ai superiori, citando ogni singolo episodio che si vorrebbe rendere pubblico.

 

Qui si arriva al secondo problema: il generale stavolta ha chiesto le autorizzazioni necessarie (cosa che non era stata fatta per Il mondo al contrario)? Da ambienti della Difesa assicurano che no, non c’è stata nessuna richiesta, né parziale né specifica. A domanda diretta del giornalista, Vannacci risponde: «Cosa cambierebbe? Le interessa il libro? Lo legga». […]

 

ROBERTO VANNACCI

Il nuovo libro di Vannacci è un’autobiografia, il generale racconta la sua carriera passo dopo passo, le varie missioni a cui ha partecipato: da Mogadiscio alla ex Jugoslavia, da Baghdad a Mosca. Alcuni episodi sono francamente inquietanti, come la «recita finale» — la definisce così l’autore — al termine dei due anni di corso allievi incursori. Soldati legati, incappucciati, colpiti ripetutamente, la cui faccia viene immersa nell’acqua gelida.

 

«Nudi, legati, imbavagliati» per ore, «nudi, affamati, stanchi», «tutto è dannatamente realistico», e «alla fine, dopo una settimana di vita randagia nell’Appenino toscano, veniamo catturati». Poi c’è l’interrogatorio finale con «acqua gelida, luci abbaglianti, suoni assordanti, percosse (...) abbiamo le allucinazioni e non sappiamo nemmeno come siamo finiti lì».

 

roberto vannacci foto di bacco (7)

La super esercitazione interna all’esercito mette a dura prova il corpo e la mente degli allievi e anche Vannacci patisce: «Ho sempre le allucinazioni: frammenti di terra e fango mi entrano nella bocca, il naso si riempie d’acqua gelida, nelle orecchie esplodono i colpi dei fucili, le pale dell’elicottero mentre precipita. Abbiamo sconvolto l’organismo. Superato il limite». Tale racconto di simulazione della guerra fatto patire a ragazzi di 20 anni potrebbe non rivelarsi alla fine un grandissimo spot per i metodi educativi dell’esercito.

 

Se ora Vannacci dovesse candidarsi (forse con la Lega) potrebbe usufruire dell’aspettativa. In caso di elezione al Parlamento europeo, i procedimenti militari a suo carico andranno comunque avanti.

 

roberto vannacci con il salutatore foto di bacco

Lo scorso febbraio il generale è stato sospeso per 11 mesi, questo perché il primo libro e la sua successiva promozione, con prese di posizione molto nette su argomenti di dibattito pubblico, avrebbero compromesso «il prestigio e la reputazione dell’amministrazione di appartenenza».

roberto vannacci a marina di pietrasanta roberto vannacci foto di bacco

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT – ESSÌ, STAVOLTA BISOGNA AMMETTERLO: SULLA LEGGE DI BILANCIO MATTEO SALVINI HA PIÙ DI QUALCHE SACROSANTA RAGIONE PER IMPEGNARSI A MORTE NEL SUO RUOLO DI IRRIDUCIBILE SFASCIACARROZZE DELLA MARCHESINA DEL COLLE OPPIO (“IL GOVERNO SONO IO E VOI NON SIETE UN CAZZO!’’) - DIETRO UNA FINANZIARIA MAI COSÌ MICRAGNOSA DI 18 MILIARDI, CHE HA AFFOSSATO CONDONI E PENSIONI CARI A SALVINI, L’OBIETTIVO DELLA DUCETTA È DI USCIRE CON UN ANNO IN ANTICIPO DALLA PROCEDURA DI INFRAZIONE PER DEFICIT ECCESSIVO ATTIVATA DALL'EUROPA NEL 2024. COSÌ SARÀ LIBERA E BELLA PER TRAVESTIRSI DA BEFANA PER LA FINANZIARIA 2026 CHE SARÀ RICCA DI DEFICIT, SPESE E "MENO TASSE PER TUTTI!", PROPRIO IN PERFETTA COINCIDENZA CON LE ELEZIONI POLITICHE 2027 – OVVIAMENTE LA “BEFANA MELONI” SI PRENDERÀ TUTTO IL MERITO DELLA CUCCAGNA, ALLA FACCIA DI LEGA E FORZA ITALIA…

moravia mussolini

‘’CARO DUCE TI SCRIVO...’’, FIRMATO ALBERTO MORAVIA - “AMMIRO L'OPERA DEL REGIME IN TUTTI I VARI CAMPI IN CUI SI È ESPLICATA E IN PARTICOLARE IN QUELLO DELLA CULTURA. DEBBO SOGGIUNGERE CHE LA PERSONALITÀ INTELLETTUALE E MORALE DELLA ECCELLENZA VOSTRA, MI HA SEMPRE SINGOLARMENTE COLPITO PER IL FATTO DI AVERE NEL GIRO DI POCHI ANNI SAPUTO TRASFORMARE E IMPRONTARE DI SÉ LA VITA DEL POPOLO ITALIANO” (1938) - LE 998 PAGINE DEI “TACCUINI” DI LEONETTA CECCHI PIERACCINI SONO UNA PREZIOSISSIMA MEMORIA, PRIVA DI MORALISMO E DI SENTIMENTALISMO, PER FICCARE IL NASO NEL COSTUME DELL’ITALIA LETTERARIA E ARTISTICA FINITA SOTTO IL TALLONE DELLA DITTATURA FASCISTA - DAL DIARIO DI LEONETTA PIERACCINI, SPICCANO LA VITA E LE OPERE E LA SERVILE E UMILIANTE LETTERA A MUSSOLINI DEL “SEMI-EBREO” ALBERTO PINCHERLE, IN ARTE MORAVIA – ALTRA NOTA: “SIMPATIA DI MORAVIA PER HITLER. EGLI DICE CHE DEGLI UOMINI POLITICI DEL MOMENTO È QUELLO CHE PIÙ GLI PIACE PERCHÉ GLI PARE NON SIA MOSSO DA AMBIZIONE PERSONALE PER QUELLO CHE FA...”

leonardo maria del vecchio - gabriele benedetto - andrea riffeser monti - marco talarico - luigi giacomo mascellaro

DAGOREPORT - ELKANN NON FA IN TEMPO A USCIRE DALLA SCENA CHE, ZAC!, ENTRA DEL VECCHIO JR: DAVVERO, NON SI PUÒ MAI STARE TRANQUILLI IN QUESTO DISGRAZIATO PAESE - GIÀ L’ACQUISIZIONE DEL 30% DE ‘’IL GIORNALE’’ DA PARTE DEL VIVACISSIMO LEONARDINO DEL VECCHIO, ANTICIPATA IERI DA DAGOSPIA, HA SUSCITATO “OH” DI SORPRESA. BUM! BUM! STAMATTINA SONO SALTATI I BULBI OCULARI DELLA FINANZA E DELLA POLITICA ALL’ANNUNCIO DELL'EREDE DELL VECCHIO DI VOLER ACQUISIRE IL TERZO POLO ITALIANO DELL’INFORMAZIONE, IN MANO ALLA FAMIGLIA RIFFESER MONTI: “LA NAZIONE” (FIRENZE), “IL RESTO DEL CARLINO” (BOLOGNA) E “IL GIORNO” (MILANO) - IN POCHI ANNI DI ATTIVITÀ, LMDV DI DEL VECCHIO HA INVESTITO OLTRE 250 MILIONI IN PIÙ DI 40 OPERAZIONI, SOSTENUTE DA UN FINANZIAMENTO DI 350 MILIONI DA INDOSUEZ (GRUPPO CRÉDIT AGRICOLE) - LA LINEA POLITICA CHE FRULLA NELLA TESTA TRICOLOGICAMENTE FOLTA DELL'INDIAVOLATO LMDV, A QUANTO PARE, NON ESISTE - DEL RESTO, TRA I NUOVI IMPRENDITORI SI ASSISTE A UN RITORNO AD ALTO POTENZIALE ALLO "SPIRITO ANIMALE DEL CAPITALISMO", DOVE IL BUSINESS, ANCHE IL PIU' IRRAZIONALE, OCCUPA IL PRIMO POSTO E LA POLITICA E' SOLO UN DINOSAURO DI BUROCRAZIA…

roberto occhiuto corrente sandokan antonio tajani pier silvio e marina berlusconi 2025occhiuto roscioli

CAFONAL! FORZA ITALIA ''IN LIBERTÀ'' - DALLA CALABRIA, PASSANDO PER ARCORE, ARRIVA LO SFRATTO DEFINITIVO A TAJANI DA ROBERTO OCCHIUTO: “SONO PRONTO A GUIDARE IL PARTITO FONDATO DA SILVIO BERLUSCONI’’ - PARLA IL GOVERNATORE DELLA CALABRIA E, A PARTE L'ACCENTO CALABRO-LESO, SEMBRA DI SENTIRE MARINA & PIER SILVIO: “BASTA GALLEGGIARE INTORNO ALL'8%. MELONI NON È SUFFICIENTE AL CENTRODESTRA. BISOGNA RAFFORZARE L'ALA LIBERALE DELLA COALIZIONE" - A FAR TRABOCCARE LA PAZIENZA DELLA FAMIGLIA BERLUSCONI È STATA LA PROSPETTIVA DI UN CONGRESSO NAZIONALE CHE AVREBBE DATO A TAJANI, GASPARRI E BARELLI IL POTERE DI COMPORRE LE LISTE PER LE POLITICHE NEL 2027. A SPAZZARE VIA LE VELLEITÀ DEI TAJANEI, È ARRIVATA DA MILANO LA MINACCIA DI TOGLIERE DAL SIMBOLO DEL PARTITO IL NOME "BERLUSCONI", CHE VALE OLTRE LA METÀ DELL'8% DI FORZA ITALIA - DA LOTITO A RONZULLI, DALL’EX MELONIANO MANLIO MESSINA A NICOLA PORRO: NELLA NUTRITA TRUPPA CHE SI È PRESENTATA AL CONVEGNO DI OCCHIUTO, SPICCAVA FABIO ROSCIOLI, TESORIERE DI FORZA ITALIA ED EMISSARIO (E LEGALE PERSONALE) DI MARINA E PIER SILVIO...

amadeus programmi sul nove like a star chissa chi e la corrida tha cage sukuzi music party

DAGOREPORT: AMADEUS TORNA IN RAI - IL RITORNO A VIALE MAZZINI POTREBBE MATERIALIZZARSI GRAZIE ALLO ZAMPONE DI FIORELLO, CHE NON VEDE L'ORA DI RITROVARE LA SUA "SPALLA" - CON "AMA" AL SUO FIANCO, L'EX ANIMATORE DEI VILLAGGI TURISTICI POTREBBE RINGALLUZZIRSI AL PUNTO DA AFFIANCARLO AL FESTIVALONE DI SANREMO 2027 - L'USCITA DI AMADEUS NON SAREBBE OSTACOLATA DA "NOVE" DI DISCOVERY, ANZI: I DIRIGENTI DELL’EMITTENTE AMERICANA NON VEDONO L’ORA DI RECEDERE DALL’ONEROSISSIMO CONTRATTO QUADRIENNALE CON L’EX DISC JOCKEY - SECONDO GLI “ADDETTI AI LIVORI”, LA CATENA DI FLOP INANELLATA DA "AMA" SUL "NOVE" HA PESATO SUL BILANCIO DI DISCOVERY: PER PUBBLICITÀ INCASSATA E RIMBORSATA PER MANCATO RAGGIUNGIMENTO DELLO SHARE STABILITO NEI CONTRATTI, SI PARLA DI UNA SOMMETTA INTORNO AI 15 MILIONI - A DIFFERENZA DI CROZZA E FAZIO, PERSONAGGI-FORMAT, AMADEUS SENZA UN PROGRAMMA FORTE E LA GIUSTA CORNICE DI UNA EMITTENTE GENERALISTA PRIMARIA COME RAI1, È DESTINATO A SCOMPARIRE NEL MUCCHIO…

giorgia e arianna meloni come le gemelle di shining - fotomontaggio del fatto quotidiano

DAGOREPORT – VI RICORDATE QUANDO GIORGIA MELONI DEFINIVA LA SORELLA ARIANNA UNA “PRIVATA CITTADINA SENZA INCARICHI”? DIMENTICATELO: È IN CORSO UN TENTATIVO DI TRASFORMARE LA PRIMOGENITA DI ANNA PARATORE IN UNA POLITICA NAVIGATA. ECCO COME NASCE L’IMBARAZZANTE NTERVISTA RILASCIATA OGGI DALL'EX MOGLIE DI FRANCESCO LOLLOBRIGIDA AL “CORRIERE DELLA SERA”, IN CUI ARIANNA RICORDA QUANDO “GUIDAVA IL CAMION NEI VICOLI DI ROMA” PER IL PARTITO, E RIVENDICA: “DA 30 ANNI SIAMO IN POLITICA” – LA FIAMMA MAGICA VUOLE TOGLIERLE L’ETICHETTA DI “SORELLA D’ITALIA”. IL GUAIO È CHE ‘GNA FA: L’UNICO PREGIO CHE ANCHE I COLLEGHI DI PARTITO LE RICONOSCONO È… LA SOMIGLIANZA ALLA SORELLA