BELLEZZE D'ITALIA A NUMERO CHIUSO – ALLE CINQUE TERRE DAL PRIMO GIUGNO UN’APP PER REGOLARE I FLUSSI DEI TURISTI – I PIANI DEL MINISTRO FRANCESCHINI E L’IPOTESI DI REGOLAMENTARE L’ACCESSO A FONTANA DI TREVI A ROMA O A PIAZZA SAN MARCO A VENEZIA - IL SINDACO BRUGNARO: "NON SONO FAVOREVOLE A UN TICKET, STIAMO PENSANDO A UNA CARTA DEI SERVIZI"
Riccardo Bruno per il “Corriere della Sera”
Lunedì 24 aprile, in pieno ponte della Liberazione, in più di quattromila si sono concessi una passeggiata lungo lo stretto sentiero sul mare da Monterosso a Vernazza. La gran parte si sono ritrovati poco prima di pranzo, escursione poco romantica, più simile allo struscio cittadino in un giorno di festa.
Al Parco delle Cinque Terre già da tempo controllano numeri, flussi e studiano come porre rimedio al boom degli ultimi anni. I dati di aprile (95 mila presenze) li hanno convinti a varare, senza perdere altro tempo, il numero chiuso, concetto tabù in Italia, sommerso da polemiche ogni volta che viene solo ventilato. Nelle cinque perle della Liguria si parte davvero, il primo giugno.
«Abbiamo contato le persone, caratterizzato i sentieri, trovato gli elementi di fragilità. Regolamentare i flussi è necessario per non creare situazioni di pericolo per i turisti stessi, ma anche di ressa». Vittorio Alessandro, contrammiraglio in pensione, è da 5 anni il presidente del Parco. Ha preso con decisione la rotta, sfidando qualche inevitabile tempesta, ma sa di avere dalla sua parte anche il governo.
Il caso Venezia Lo stesso ministro Dario Franceschini ha annunciato che «prima o poi saranno necessari dei regolatori di accesso», citando come esempi Piazza San Marco e la Fontana di Trevi. Qualche giorno fa il sottosegretario Ilaria Borletti Buitoni, in visita proprio in Liguria, ha ribadito che «le Cinque Terre , così come Venezia o Firenze dovranno regolamentare il turismo in certe zone. È inevitabile, non ci illudiamo».
Sentiero impervio, molto di più di quelli amati dagli escursionisti. La prova è proprio Venezia. Dopo la delibera della giunta di dieci giorni fa che avviava, tra l' altro, la sperimentazione di sistemi conta-persone «finalizzata a migliorare o limitare l' accesso alla città», ieri il sindaco Luigi Brugnaro ha precisato: «Non sono favorevole a un ticket, stiamo pensando a una carta dei servizi.
Non abbiamo assolutamente pensato di chiudere, ma è chiaro che in certe giornate la pressione deve trovare un contingentamento». Troppi distinguo, tanto da far pensare a una mini marcia indietro.
Un' app per i flussi Le Cinque Terre invece tirano dritto, sfruttando anche l' aiuto della tecnologia. Si accederà ai quasi 100 chilometri di sentieri acquistando, anche online, la Card. E sta per essere lanciata un' app per smartphone, che si chiamerà Cinqueterre Hiking , che segnalerà in tempo reale affollamenti e stop, consigliando percorsi alternativi. «Non è il numero chiuso che stiamo cercando - precisa il presidente del Parco -. Probabilmente deprimerà un certo tipo di turismo, ma non è una scelta di esclusione, semmai di elezione e di qualificazione. E il nostro territorio, piccolo e fragile, va tutelato con la collaborazione di tutti, dai sindaci agli operatori commerciali».
ROMA - BAGNO NUDO NELLA FONTANA DI TREVI
Favorire l' economia Ne è convinto Edoardo Croci, docente alla Bocconi e coordinatore dell' Osservatorio Green Economy. «Laddove le risorse sono scarse o da proteggere, è corretto contingentare le presenze. È una logica economica ma anche sociale.
Non c' è nulla di male, anzi è l' unico modo per lasciare questi patrimoni alle generazioni future». Tuttavia, avverte Croci, il numero chiuso «o il meccanismo del prezzo, non deve essere solo un modo per fare cassa, gli introiti devono essere riutilizzati per mantenere e migliorare il bene».
Chiudere o limitare un parco, una piazza o un monumento può funzionare se al turista viene offerta un' alternativa che lo soddisfa. «Ben venga la novità delle Cinque Terre se aiuterà a spostare i flussi dai sentieri costieri, che sembrano Piazza di Spagna il sabato pomeriggio, a quelli più alti, meno conosciuti e dai magnifici panorami» sostiene Stefano Spinetti, presidente dell' Aigae, l' associazione guide ambientali escursionistiche. Che però ha un timore: «Attenti a non creare dei ghetti, a concentrare tutto in un luogo dimenticandosi dei centri vicini. Anche accanto alle Cinque Terre ci sono paesi straordinari che meritano quanto i posti più noti».
nuota nudo nella fontana di trevi 6FONTANA DI TREVIROMA - BAGNO NUDO NELLA FONTANA DI TREVIpiazza san marco veneziaFONTANA DI TREVI