padre pio roma

PER SCALDARE IL GIUBILEO È BASTATO UN CAPPUCCINO - L’ARRIVO A ROMA DELLE SPOGLIE DI PADRE PIO HA RICHIAMATO MIGLIAIA DI FEDELI (PRIMA DOV’ERANO?) - IL “PROGRESSISTA” BERGOGLIO HA CAPITO CHE LE BEGHINE SI MUOVONO SOLO PER I SANTI A LUNGA CONSERVAZIONE

Caterina Maniaci per “Libero quotidiano”

 

padre pio padre pio

Il banchetto in cui si vendono i lumini, con il volto del Santo stampato sopra, l' altare delle reliquie che viene lustrato da una signora, volontarie che si affaccendano lungo la navata centrale, interrotta da un cordone rosso: oltre non si passa, all' altare non ci si può avvicinare perchè qui, nella chiesa di San Salvatore in Lauro, nel cuore di Roma, tra poche ore, dovranno essere ospitati i corpi dei due santi che stanno per arrivare.

 

E' la vigilia dell' Evento, quello che finalmente mostra cosa possa significare il «popolo» del Giubileo: a Roma è arrivato il corpo di Padre Pio, il santo più popolare d' Italia e forse anche a livello internazionale, e la gente accorre.

padre pio  padre pio

 

«Saremo tantissimi, questa sera», ci spiegano alcuni parrocchiani coinvolti nella preparazione ai due ospiti straordinari, san Pio di Pietrelcina e San Leopoldo Mandic, altro frate cappuccino molto amato, soprattutto nel Nordest e nei Balcani, confessore formidabile e grande fautore del dialogo ecumenico. Tantissimi, tradotto in cifre più concrete, significa migliaia e migliaia. «Certo è una grande emozione», ci spiega una signora che ha appena finito di distribuire alcuni fogli in cui è stampato il fittissimo programma di questi giorni a San Salvatore.

 

«E' anche una grande emozione vedere tutta la gente che affollerà la chiesa, la piazza e tutte le strade intorno, anche di notte, per pregare, per partecipare alla messa. E quando mai succede! Ci voleva padre Pio, per fare questo miracolo...».

le spoglie di padre pio arrivano a romale spoglie di padre pio arrivano a roma

 

Le «sante spoglie» arrivano dal Verano, dove già si sono registrate lunghissime code di fedeli e veglie notturne. Alle dieci di sera viene celebrata una messa presieduta da monsignor Rino Fisichella, delegato pontificio per il Giubileo della Misericordia. La gente si accalca, la maggior parte dei fedeli deve rimanere fuori, davanti ai maxischermi. Numerosi gli agenti delle forze dell' ordine, transenne, controlli, ma tutti sono qui per pregare e per vedere loro, i santi. Finalmente le urne riescono a entrare in chiesa e vengono poste una di fronte all' altra, ai lati dell' altare centrale.

 

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Le messe si susseguono per l'intera notte: a mezzanotte, alle tre, alle sei, alle otto, a mezzogiorno. E infine alle due. Una non-stop di suppliche e celebrazioni, nel bel mezzo delle quali sarebbe potuto comparire anche il premier Matteo Renzi: la voce è circolata per tutta la mattina, poi smentita. La sosta al santuario di San Salvatore in Lauro è stata decisa perchè lì si conservano anche alcune reliquie del santo da Pietrelcina.

 

Si tratta di oggetti con i quali Padre Pio sarebbe entrato in diretto contatto durante la sua vita: il mantello e un guanto che usava per coprire le stigmate, alcune gocce del suo sangue, bende insanguinate e una stola con cui inaugurò l' ospedale Casa Sollievo della Sofferenza, la grande opera da lui voluta e realizzata, oggi diventato un importante centro di ricerca medica in Italia. Alle 17 di oggi le reliquie giungono in piazza San Pietro in solenne processione, e qui altro bagno di folla tra i fedeli che si sono messi in fila per ore.

 

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La Questura ha previsto gli sgomberi di tutti i piani stradali interessati dall' area del santuario di San Salvatore in Lauro e di tutto l' itinerario che sarà seguito dalla processione, transennato e punteggiato dalle forze dell' ordine. In campo anche i volontari del Giubileo, che accompagneranno i partecipanti alla processione fino a San Pietro e gestiranno le quattro soste previste lungo il tragitto.

 

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Con l' ostensione giubilare delle teche in cui si conservano i corpi «due santi confessori», padre Pio e Leopolodo Mandic, «il Papa vuole dare un grande esempio con questi ai sacerdoti di tutto il mondo, perchè riscoprano il grande valore che, nella vita di fede e soprattutto nella vita di tanti cristiani, possiede il Sacramento della Riconciliazione, perchè venga celebrato con una accoglienza profonda e con un senso di grande misericordia». Monsignor Fisichella ha ricordato il senso e lo scopo della decisione del Pontefice, in un' intervista alla Radio Vaticana.

 

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«Certamente», ha sottolineato il presule accennando alla traslazione che è in programma per oggi, «siamo alla vigilia di una processione molto importante in cui le reliquie di Padre Leopoldo e Padre Pio verranno trasportate solennemente nella basilica di San Pietro». Nell' intervista, Fisichella ha anche rivelato che ieri, nella visita che Francesco ha voluto fare in diversi dicasteri della Curia, compreso il dicastero per la Nuova Evangelizzazione, «il Papa ha fatto un accenno anche a questo, ricordando la sua profonda devozione in particolare anche per padre Leopoldo».

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