vincenzo barba

LA GRATITUDINE? E' UN SENTIMENTO CHE INVECCHIA PRESTO - L’EX SENATORE DI FORZA ITALIA, VINCENZO BARBA, FA CAUSA AL NIPOTE: VUOLE INDIETRO I SOLDI CHE GLI HA DONATO NEL 2000 (UN MILIARDO E SEICENTO MILIONI DI VECCHIE LIRE) - MOTIVO? L’INGRATITUDINE - L’IMPRENDITORE SOSTIENE CHE DOPO IL REGALO IL RAPPORTO CON IL NIPOTE SI SIA INCRINATO E QUANDO BARBA SI E’ RITROVATO IN DIFFICOLTA’ SI E’ VISTO NEGARE UN PRESTITO DI 5 MILA EURO - ORA CHIEDE LA RESTITUZIONE DI 800 MILA EURO - “LIBERO”: “CHI LA SPUNTERÀ LO DECIDERÀ UN GIUDICE SULLA BASE DELL’ARTICOLO 801 DEL CODICE CIVILE SECONDO CUI…”

Estratto dell’articolo di Claudia Osmetti per “Libero quotidiano”

 

VINCENZO BARBA

Merce rara, la gratitudine. Com’è che diceva Aristotele? «È un sentimento che invecchia presto». […] Vincenzo Barba è un imprenditore che, a Gallipoli, in provincia di Lecce, lo conoscono tutti. Se non altro perché è stato senatore per Forza Italia e magnate del petrolio, nonché proprietario della squadra di calcio della sua città (che ha persino portato in Serie B).

 

Oltre vent’anni fa, cioè intorno al 2000, Barba è sulla cresta dell’onda e dona, a un suo nipote, un miliardo e seicento milioni di vecchie lire. Son soldi (seppur del passato conio) sonanti. […] Solo che, dopo il versamento andato a buon fine sull’Iban in questione, dice Barba, con quel nipote il rapporto s’è incrinato. Non si telefonano nemmeno più, adesso: neanche una breve chiacchierata.

 

VINCENZO BARBA

Quando poi, all’ex azzurro, capita di cadere in disgrazia e i ruoli s’invertono (cioè è Barba che ha bisogno di soldi, tanto da domandare un prestito di 5mila euro per le spesucce correnti), nisba. Si sente evitato, offeso, messo ai margini. Così decide di riprendersi una rivincita (e di riprendersi pure la vecchia donazione) facendosi sponda col codice civile. Perché è possibile, articoli alla mano: ma ci arriviamo dopo.

 

TOC TOC

Barba bussa alla porta dello studio legale Ciardo, a Lecce, e poi a quella del tribunale civile. Perché il procedimento sarà discusso a maggio dato che un tentativo di mediazione è stato fatto, ma è finito come si può facilmente intuire: con un nulla di fatto. Circa 800mila euro, è quanto richiede (ora) l’ex senatore.

 

VINCENZO BARBA

Sarà cambiata la valuta, ma il corrispettivo è quello: vuole indietro, insomma, Barba, la donazione fatta a inizio secolo, e la rivuole per «ingratitudine». […] il nipote, sostiene una diversa versione: e cioè che «sono stato sempre attivo, anche dopo la donazione, in tutte le campagne elettorali e mi sono speso in suo favore in maniera disinteressata, mosso solo sa grande affetto e devozione, rifiutando persino eventuali regalie e godendo profonda stima per lui». Come a dire, ingrato-io?-Mica-vero. Chi la spunterà […] lo deciderà un giudice, ma lo deciderà sulla base dell’articolo (ci siamo arrivati) 801 del codice civile.

 

L’ARTICOLO

VINCENZO BARBA

È rubricato, l’articolo 801, “revocazione per ingratitudine”: e non ci vuole una laurea in giurisprudenza per capire cosa significa. […] Il donatario, cioè colui che riceve, spiegano gli avvocati, se ha commesso comportamenti particolarmente gravi (come un omicidio o la calunnia o l’ingiuria grave o l’aver rifiutato indebitamente gli alimenti al donante, cioè colui che dà, quando versava in stato di bisogno o l’aver manifestato «un sentimento di disistima delle qualità morali e di irrispettosità della dignità contrastante con il senso di riconoscenza e di solidarietà secondo il comune sentire», specifica la Cassazione nel 2016) può subire la revoca della donazione, che altri non è che l’obbligo di restituire quanto precedentemente ottenuto […]

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