sergio canavero

C'È UN DOTTOR FRANKENSTEIN ITALIANO CHE VUOLE TRAPIANTARE TESTE, SPAZZARE VIA LE RELIGIONI, ED ELIMINARE PER SEMPRE I PENSIERI CRIMINALI - INTERVISTA A SERGIO CANAVERO, IL NEUROCHIRURGO CHE TRA DUE ANNI FARÀ IL PRIMO TRAPIANTO DI TESTA IN CINA

 

Alessandro Milan per “Libero Quotidiano

 

sergio canaverosergio canavero

Dopo due ore di intervista non si capisce se ti trovi di fronte a un visionario che tra due anni rivoluzionerà la medicina o a un uomo che si è messo in testa un' idea bislacca, destinata a fallire. Sergio Canavero lo sa e non fa nulla per nasconderlo, d' altronde alle critiche feroci ha fatto il callo da quando ha annunciato l' intenzione di eseguire il primo trapianto totale di testa per far tornare a camminare i tetraplegici, donando loro un corpo nuovo e funzionante.

 

Canavero, ex neurochirurgo alle Molinette di Torino e oggi professore honoris causa ad Harbin in Cina e direttore del Tang (Turin Advanced Neuromodulation Group) tira dritto. Per spiegare il suo progetto ha scritto anche un libro, Il cervello immortale (edizione Sperling & Kupfer).

 

sergio canavero trapianto di testa sergio canavero trapianto di testa sergio canavero sergio canavero

sergio canavero 4sergio canavero 4sergio canavero 3sergio canavero 3sergio canavero 3sergio canavero 3sergio canavero 5sergio canavero 5

Professore lo sa che i più la definiscono il nuovo professor Frankestein?
«Questo per me è un grande onore».

Addirittura?
«Certo, vuol dire che dopo 200 anni stiamo per dare materia a un sogno e tutte le volte che uno trasforma un sogno in una cosa concreta, è un successo. Victor Frankestein voleva sfidare i limiti imposti dalla natura e quando si è reso conto di ciò che ha fatto ha cercato di distruggere il cosiddetto mostro. Anche io ho pensato al male che può venire dal trapianto di testa e ho cercato una soluzione. Per cui sono onorato di essere paragonato a Frankestein».

La soluzione me la spiega dopo. Mi dica, quando ha cominciato a pensare di trapiantare una testa?
«Direi da sempre. A 8 anni vidi in tv l' episodio della serie Medical Center in cui apparve l' immagine di una angiografia cerebrale. Rimasi ipnotizzato. A 15 anni lessi il numero speciale di Scienze dedicato al cervello e a 17 anni lessi dell' esperimento del dottor White che negli Usa trapiantò una testa da una scimmia a un' altra. Lì ebbi la folgorazione e scelsi medicina».

Ma quando cominciò a concretizzarsi l' idea?
«Nel 1993 trovai gli articoli scritti trent' anni prima da un neurochirurgo americano, L.W. Freeman. Anche lui era alla ricerca del Santo Graal della cura delle paralisi. Mi convinsi: questa cosa si può fare».

Mi spiega come avverrà questo trapianto di testa?
«Intanto i tempi: se tutto va come sta andando, a oggi confermiamo il primo trapianto nel Natale 2017, in Cina».

Il primo paziente disposto a ricevere un corpo nuovo sarà il russo Valery Spiridonov?
«No, il progetto cinese non prevede di trapiantare Valery per ovvi motivi. Non possiamo dare a lui, che di carnagione è bianco come la neve, il corpo di un cinese. Al momento non ci sono pazienti pronti».

Ci spiega l' operazione?
«Si individua il paziente adatto, dal punto di vista immunologico e fisico.
Quando c' è il donatore entriamo in azione. Si portano in sala operatoria il ricevente e il donatore e si mettono su due letti vicini, a due metri di distanza. Due team di chirurghi operano contemporaneamente. Quando siamo pronti si tagliano le due teste.
La testa del donatore viene consegnata ai parenti per la sepoltura, la testa del ricevente viene portata sul corpo nuovo. Prima che venga tagliata, però, la testa del ricevente viene ibernata e abbattuta a una temperatura di 15 gradi. Poi viene traslata sul corpo nuovo".

Quanto costa tutto questo?
«Se lo facciamo in Cina 15 milioni di dollari. In Europa o negli Usa il costo sale a 100 milioni».

trapianto di testatrapianto di testa

sergio canavero  trapianto di testa sergio canavero trapianto di testa


Detta così sembra un trapianto qualunque. Ma come lei sa moltissimi neurochirurghi dicono che sia impossibile ricongiungere il midollo della testa del ricevente con il midollo del donatore. In Italia i giudizi su di lei sono impietosi.
«L' Italia mi ha detto di no, quindi il parere degli italiani per me non conta nulla. In Italia quando sei scomodo ti fanno fuori. Il professor Sarr della Mayo Clinic, una vera autorità, si è espresso positivamente sulla fattibilità della tecnica».

Senta, mettiamo che il paziente trapiantato muoia. Come la mettiamo?
«Quando Barnard ha fatto il primo trapianto di cuore il paziente ha vissuto 18 giorni. Il secondo un anno e mezzo. In ogni trapianto c' è un tasso di rischio. Ma c' è un piano molto dettagliato prima di arrivare all' operazione: il primo trapianto vero e proprio, due mesi prima dell' operazione di Natale 2017, lo faremo su due persone cerebralmente morte per affinare la tecnica. Ci servirà come ultimo stadio, sarà il nostro Apollo 10 prima di "atterrare sulla Luna" con l' Apollo 11, il primo vero trapianto di testa».

Ma chi sono i pazienti potenziali?
«Soprattutto i tetraplegici di lungo corso».

E lei assicura che con il trapianto di testa tornerà a farli camminare?
«Sì. Le faccio un nome: Mino Welby. Se Welby fosse ancora vivo taglieremmo il suo midollo con una tecnica particolare, senza danneggiarlo, lo "incolleremmo" al nuovo corpo e Welby tornerebbe a camminare».


Addirittura?
«Christopher Reeve, l' ex Superman del cinema. Uguale. Welby e Reeve sono esempi perfetti».

valery spiridonov volontario per trapianto di testavalery spiridonov volontario per trapianto di testa


Lei è molto sicuro di sé.
«Ok, ammettiamo che non vada bene, diciamo che il tetraplegico con un nuovo corpo non cammina. Niente nella scienza è perso. Quando chiesero a Edison, prima di arrivare alla lampadina, "lei ha fatto 999 prove e son fallite tutte" lui ha risposto: 2Non ho fallito, sono stati 999 modi per non fare la lampadina". Nella scienza tutto è trial and error, sperimentazione ed errori».


Sì ma così lei avrebbe creato un nuovo tetraplegico, in più mostruoso, con la testa di uno e il corpo di un altro.
«Sono certo al 100% che camminerà. Quando i fratelli Wright costruirono il primo aereo, tutti dissero che erano dei pazzi».

trapianto di testa trapianto di testa


Lei è immune alle critiche.
«Io mi baso su dati scientifici, mi porti chiunque davanti e lo smonto coi dati. Sono pronto alle critiche, ma da esperto di ju-jitsu la mia mentalità è "fai venire il nemico, fagli pensare che stia vincendo e quando è vicino lo stendi". Senza violenza, eh. Parlo di atteggiamento mentale».

Professor Canavero, ma lei perché lo fa?
«Finora ho sempre risposto "per curare patologie gravi". In realtà ho motivazioni più profonde».

Quali?
«Gliela spiego così. Io a 30 anni ero un materialista, un riduzionista. Anche io aderivo all' idea che il cervello producesse la coscienza. Nel 1989 vidi il film Linea mortale con Julia Roberts in cui alcuni studenti di medicina si facevano arrestare il cuore per vedere cosa succedeva nel passaggio tra la vita e la morte. Ho avuto una folgorazione. Da anni mi occupo di esperienze di pre-morte e mi sono detto: "certo che sarebbe bello fare una cosa del genere".

 

trapianto di testa trapianto di testa

Ci pensi: nel momento in cui tolgo la testa del paziente ricevente e prima che la trasferisca sul nuovo corpo, c' è un periodo in cui questa testa è morta. Mi si è accesa la luce. In un colpo solo, con il trapianto, curo malattie finora incurabili ed elaboro una visione di quello che avviene dopo la morte, così risolvo il problema della coscienza».

valery spiridonov volontario per trapianto di testa valery spiridonov volontario per trapianto di testa


Non ho capito.
«Io sono convinto che la coscienza non sia generata dal cervello, la coscienza è "filtrata" semmai, per cui quando lei muore la sua coscienza perdura. Io con il trapianto di testa lo dimostrerò scientificamente. Così ottengo due cose: un passo verso l' immortalità e soprattutto rendere inutili tutte le religioni».

Inutili le religioni?
«Il motivo principale per cui si ricorre alle religioni è la paura di morire. Le religioni, per ridurre questo timore, parlano dell' anima che va in Paradiso, e chiedono un atto di fede.
Io dimostrerò che la coscienza perdura dopo la morte, ma lo farò su basi scientifiche. La conseguenza di staccare una testa e riattaccarla al corpo è che c' è una finestra di tempo in cui il cervello è morto. Se questo cervello, una volta "riattaccato", ci racconta che ha visto qualcosa, abbiamo la prova provata che durante questa morte temporanea in realtà la coscienza era perfettamente presente, senza un cervello funzionante. Non ci sarà più bisogno della fede per ovviare alla paura della morte. Vent' anni e le religioni saranno spazzate via».

Quindi lei non crede in Dio?
«No. Sono un a-religioso. Sono contro le religioni».

Senta ma lei non ha paura che la sua tecnologia possa finire in mani sbagliate e un Hitler moderno possa garantirsi l' immortalità?
«È il dilemma etico su cui mi sono interrogato più a lungo. Non posso permettere che questo accada. Quindi ho lanciato il progetto Nuovo mondo».

trapianto di testa trapianto di testa


Cioè?
«È tratto dal libro di Huxley The Brave New World. Siccome sono contrario alla pena di morte e penso che la prigione non serva a niente, l' unico modo per fermare un potenziale psicopatico è riscrivergli il cervello. Lancio questo dibattito: la società dovrebbe, oltre a garantire l' estensione della vita attraverso il trapianto della testa, controllare preventivamente il cervello dei potenziali criminali attraverso tecniche di neurostimolazione, a cui lavoro da anni sotto traccia. È l' unico modo per fermare il male: controllare preventivamente il comportamento umano».

 

 

 

 

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT – ESSÌ, STAVOLTA BISOGNA AMMETTERLO: SULLA LEGGE DI BILANCIO MATTEO SALVINI HA PIÙ DI QUALCHE SACROSANTA RAGIONE PER IMPEGNARSI A MORTE NEL SUO RUOLO DI IRRIDUCIBILE SFASCIACARROZZE DELLA MARCHESINA DEL COLLE OPPIO (“IL GOVERNO SONO IO E VOI NON SIETE UN CAZZO!’’) - DIETRO UNA FINANZIARIA MAI COSÌ MICRAGNOSA DI 18 MILIARDI, CHE HA AFFOSSATO CONDONI E PENSIONI CARI A SALVINI, L’OBIETTIVO DELLA DUCETTA È DI USCIRE CON UN ANNO IN ANTICIPO DALLA PROCEDURA DI INFRAZIONE PER DEFICIT ECCESSIVO ATTIVATA DALL'EUROPA NEL 2024. COSÌ SARÀ LIBERA E BELLA PER TRAVESTIRSI DA BEFANA PER LA FINANZIARIA 2026 CHE SARÀ RICCA DI DEFICIT, SPESE E "MENO TASSE PER TUTTI!", PROPRIO IN PERFETTA COINCIDENZA CON LE ELEZIONI POLITICHE 2027 – OVVIAMENTE LA “BEFANA MELONI” SI PRENDERÀ TUTTO IL MERITO DELLA CUCCAGNA, ALLA FACCIA DI LEGA E FORZA ITALIA…

moravia mussolini

‘’CARO DUCE TI SCRIVO...’’, FIRMATO ALBERTO MORAVIA - “AMMIRO L'OPERA DEL REGIME IN TUTTI I VARI CAMPI IN CUI SI È ESPLICATA E IN PARTICOLARE IN QUELLO DELLA CULTURA. DEBBO SOGGIUNGERE CHE LA PERSONALITÀ INTELLETTUALE E MORALE DELLA ECCELLENZA VOSTRA, MI HA SEMPRE SINGOLARMENTE COLPITO PER IL FATTO DI AVERE NEL GIRO DI POCHI ANNI SAPUTO TRASFORMARE E IMPRONTARE DI SÉ LA VITA DEL POPOLO ITALIANO” (1938) - LE 998 PAGINE DEI “TACCUINI” DI LEONETTA CECCHI PIERACCINI SONO UNA PREZIOSISSIMA MEMORIA, PRIVA DI MORALISMO E DI SENTIMENTALISMO, PER FICCARE IL NASO NEL COSTUME DELL’ITALIA LETTERARIA E ARTISTICA FINITA SOTTO IL TALLONE DELLA DITTATURA FASCISTA - DAL DIARIO DI LEONETTA PIERACCINI, SPICCANO LA VITA E LE OPERE E LA SERVILE E UMILIANTE LETTERA A MUSSOLINI DEL “SEMI-EBREO” ALBERTO PINCHERLE, IN ARTE MORAVIA – ALTRA NOTA: “SIMPATIA DI MORAVIA PER HITLER. EGLI DICE CHE DEGLI UOMINI POLITICI DEL MOMENTO È QUELLO CHE PIÙ GLI PIACE PERCHÉ GLI PARE NON SIA MOSSO DA AMBIZIONE PERSONALE PER QUELLO CHE FA...”

leonardo maria del vecchio - gabriele benedetto - andrea riffeser monti - marco talarico - luigi giacomo mascellaro

DAGOREPORT - ELKANN NON FA IN TEMPO A USCIRE DALLA SCENA CHE, ZAC!, ENTRA DEL VECCHIO JR: DAVVERO, NON SI PUÒ MAI STARE TRANQUILLI IN QUESTO DISGRAZIATO PAESE - GIÀ L’ACQUISIZIONE DEL 30% DE ‘’IL GIORNALE’’ DA PARTE DEL VIVACISSIMO LEONARDINO DEL VECCHIO, ANTICIPATA IERI DA DAGOSPIA, HA SUSCITATO “OH” DI SORPRESA. BUM! BUM! STAMATTINA SONO SALTATI I BULBI OCULARI DELLA FINANZA E DELLA POLITICA ALL’ANNUNCIO DELL'EREDE DELL VECCHIO DI VOLER ACQUISIRE IL TERZO POLO ITALIANO DELL’INFORMAZIONE, IN MANO ALLA FAMIGLIA RIFFESER MONTI: “LA NAZIONE” (FIRENZE), “IL RESTO DEL CARLINO” (BOLOGNA) E “IL GIORNO” (MILANO) - IN POCHI ANNI DI ATTIVITÀ, LMDV DI DEL VECCHIO HA INVESTITO OLTRE 250 MILIONI IN PIÙ DI 40 OPERAZIONI, SOSTENUTE DA UN FINANZIAMENTO DI 350 MILIONI DA INDOSUEZ (GRUPPO CRÉDIT AGRICOLE) - LA LINEA POLITICA CHE FRULLA NELLA TESTA TRICOLOGICAMENTE FOLTA DELL'INDIAVOLATO LMDV, A QUANTO PARE, NON ESISTE - DEL RESTO, TRA I NUOVI IMPRENDITORI SI ASSISTE A UN RITORNO AD ALTO POTENZIALE ALLO "SPIRITO ANIMALE DEL CAPITALISMO", DOVE IL BUSINESS, ANCHE IL PIU' IRRAZIONALE, OCCUPA IL PRIMO POSTO E LA POLITICA E' SOLO UN DINOSAURO DI BUROCRAZIA…

roberto occhiuto corrente sandokan antonio tajani pier silvio e marina berlusconi 2025occhiuto roscioli

CAFONAL! FORZA ITALIA ''IN LIBERTÀ'' - DALLA CALABRIA, PASSANDO PER ARCORE, ARRIVA LO SFRATTO DEFINITIVO A TAJANI DA ROBERTO OCCHIUTO: “SONO PRONTO A GUIDARE IL PARTITO FONDATO DA SILVIO BERLUSCONI’’ - PARLA IL GOVERNATORE DELLA CALABRIA E, A PARTE L'ACCENTO CALABRO-LESO, SEMBRA DI SENTIRE MARINA & PIER SILVIO: “BASTA GALLEGGIARE INTORNO ALL'8%. MELONI NON È SUFFICIENTE AL CENTRODESTRA. BISOGNA RAFFORZARE L'ALA LIBERALE DELLA COALIZIONE" - A FAR TRABOCCARE LA PAZIENZA DELLA FAMIGLIA BERLUSCONI È STATA LA PROSPETTIVA DI UN CONGRESSO NAZIONALE CHE AVREBBE DATO A TAJANI, GASPARRI E BARELLI IL POTERE DI COMPORRE LE LISTE PER LE POLITICHE NEL 2027. A SPAZZARE VIA LE VELLEITÀ DEI TAJANEI, È ARRIVATA DA MILANO LA MINACCIA DI TOGLIERE DAL SIMBOLO DEL PARTITO IL NOME "BERLUSCONI", CHE VALE OLTRE LA METÀ DELL'8% DI FORZA ITALIA - DA LOTITO A RONZULLI, DALL’EX MELONIANO MANLIO MESSINA A NICOLA PORRO: NELLA NUTRITA TRUPPA CHE SI È PRESENTATA AL CONVEGNO DI OCCHIUTO, SPICCAVA FABIO ROSCIOLI, TESORIERE DI FORZA ITALIA ED EMISSARIO (E LEGALE PERSONALE) DI MARINA E PIER SILVIO...

amadeus programmi sul nove like a star chissa chi e la corrida tha cage sukuzi music party

DAGOREPORT: AMADEUS TORNA IN RAI - IL RITORNO A VIALE MAZZINI POTREBBE MATERIALIZZARSI GRAZIE ALLO ZAMPONE DI FIORELLO, CHE NON VEDE L'ORA DI RITROVARE LA SUA "SPALLA" - CON "AMA" AL SUO FIANCO, L'EX ANIMATORE DEI VILLAGGI TURISTICI POTREBBE RINGALLUZZIRSI AL PUNTO DA AFFIANCARLO AL FESTIVALONE DI SANREMO 2027 - L'USCITA DI AMADEUS NON SAREBBE OSTACOLATA DA "NOVE" DI DISCOVERY, ANZI: I DIRIGENTI DELL’EMITTENTE AMERICANA NON VEDONO L’ORA DI RECEDERE DALL’ONEROSISSIMO CONTRATTO QUADRIENNALE CON L’EX DISC JOCKEY - SECONDO GLI “ADDETTI AI LIVORI”, LA CATENA DI FLOP INANELLATA DA "AMA" SUL "NOVE" HA PESATO SUL BILANCIO DI DISCOVERY: PER PUBBLICITÀ INCASSATA E RIMBORSATA PER MANCATO RAGGIUNGIMENTO DELLO SHARE STABILITO NEI CONTRATTI, SI PARLA DI UNA SOMMETTA INTORNO AI 15 MILIONI - A DIFFERENZA DI CROZZA E FAZIO, PERSONAGGI-FORMAT, AMADEUS SENZA UN PROGRAMMA FORTE E LA GIUSTA CORNICE DI UNA EMITTENTE GENERALISTA PRIMARIA COME RAI1, È DESTINATO A SCOMPARIRE NEL MUCCHIO…

giorgia e arianna meloni come le gemelle di shining - fotomontaggio del fatto quotidiano

DAGOREPORT – VI RICORDATE QUANDO GIORGIA MELONI DEFINIVA LA SORELLA ARIANNA UNA “PRIVATA CITTADINA SENZA INCARICHI”? DIMENTICATELO: È IN CORSO UN TENTATIVO DI TRASFORMARE LA PRIMOGENITA DI ANNA PARATORE IN UNA POLITICA NAVIGATA. ECCO COME NASCE L’IMBARAZZANTE NTERVISTA RILASCIATA OGGI DALL'EX MOGLIE DI FRANCESCO LOLLOBRIGIDA AL “CORRIERE DELLA SERA”, IN CUI ARIANNA RICORDA QUANDO “GUIDAVA IL CAMION NEI VICOLI DI ROMA” PER IL PARTITO, E RIVENDICA: “DA 30 ANNI SIAMO IN POLITICA” – LA FIAMMA MAGICA VUOLE TOGLIERLE L’ETICHETTA DI “SORELLA D’ITALIA”. IL GUAIO È CHE ‘GNA FA: L’UNICO PREGIO CHE ANCHE I COLLEGHI DI PARTITO LE RICONOSCONO È… LA SOMIGLIANZA ALLA SORELLA