fabian gutierrez cristina kirchner

L’OMICIDIO DI FABIÁN GUTIÉRREZ, EX SEGRETARIO DI CRISTINA KIRCHNER, SCUOTE L’ARGENTINA GIÀ SULL’ORLO DEL DEFAULT - L’UOMO AVEVA ACCUSATO L’EX PRESIDENTA DI CORRUZIONE TESTIMONIANDO AL PROCESSO E RACCONTANDO AI MAGISTRATI DELLE MAZZETTE MILIONARIE CHIESTE E OTTENUTE DAI KIRCHNER A DIVERSI AFFARISTI ARGENTINI - PER L'OPPOSIZIONE SI TRATTA DI UN OMICIDIO POLITICO MA ANCHE I FAMILIARI DELLA VITTIMA HANNO DUBBI - LA STORIA

Francesco Giambertone per il “Corriere della Sera”

 

FABIAN GUTIERREZ

Il corpo martoriato di Fabián Gutiérrez - la testa spaccata, un taglio alla gola e diverse incisioni di coltello - sabato mattina è sepolto male in un campo alla periferia di El Calafate, in Patagonia. Sotto quel cumulo di terra e detriti ci è arrivato già cadavere nel retro di un pick up. Per l'autopsia è stato «asfissiato» nella sua casa e poi portato lì: i presunti colpevoli - quattro giovani uomini con piccoli precedenti, uno dei quali conosceva «intimamente» Gutiérrez - sono stati arrestati in poche ore, con alcuni beni di Gutiérrez. Per gli investigatori il quadro è chiaro: esclusa la pista passionale, il 46enne sarebbe morto in «un tentativo di estorsione finito male», forse «legato a qualche affare privato».

 

FABIAN GUTIERREZ

Oppure c'è altro. Nell'Argentina provata dal nono default della sua storia potrebbe sembrare un omicidio come altri, se solo Fabián Gutiérrez non fosse chi è: cioè l'ex segretario personale di Cristina Kirchner, oggi vicepresidente dell'Argentina (dopo aver guidato il Paese dal 2007 al 2015 in seguito alla morte del marito e capo di Stato Néstor). Per lei Gutiérrez lavorò per 7 anni «accompagnandola - raccontò lui - dalle visite di Stato ai giri di shopping da 6 mila dollari», prima di contribuire alla sua caduta politica con una testimonianza davanti ai giudici che - attacca il partito di opposizione Juntos por el Cambio - oggi gli sarebbe costata la vita.

 

Gutiérrez, assistente privato dei Kirchner tra il 2003 e il 2010, aveva avuto un ruolo nello scandalo dei cosiddetti «Cuadernos»: gli appunti di un autista che avrebbero provato decine di mazzette milionarie chieste e ottenute dai Kirchner a diversi affaristi argentini. Finito tra gli imputati con l'accusa di aver ordinato lo spostamento di un carico di quei dollari, Gutiérrez nel 2018 aveva scelto di collaborare con la giustizia.

FABIAN GUTIERREZ E CRISTINA KIRCHNER

 

E ai magistrati aveva detto molto, forse tutto, del viavai silenzioso di «valigie e borsoni» tra le ville della coppia presidenziale, «custodite gelosamente» dall'ex segretario Daniel Muñoz in stanze «a cui in pochi avevano accesso». E si era lasciato andare a commenti su Cristina, con cui «nessuno voleva avere a che fare».

 

Di lei, della sua vita e dei suoi affari, Fabián sapeva tantissimo. Per questo l'opposizione ritiene la sua uccisione «un crimine di estrema gravità istituzionale» e chiede che il caso sia affidato alla giustizia federale, togliendolo dalle mani della procuratrice Natalia Mercado, incidentalmente nipote di Kirchner. Eppure l'avvocato della famiglia della vittima ritiene «infondata» l'ipotesi politica, che per il presidente Alberto Fernández è soltanto «una vigliaccata». Gutiérrez in fondo era solo uno dei 31 testimoni del processo (ancora in corso) per corruzione a carico della signora «K».

FABIAN GUTIERREZ

 

Ma la sua morte è un altro mistero nella lunga storia politica dei Kirchner, dopo la fine sospetta del pubblico ministero Alberto Nisman nel 2015: ucciso a casa da un colpo di pistola in testa il giorno prima di testimoniare sul ruolo del governo Kirchner nell'insabbiamento di un attentato degli anni Novanta.

 

Nel 2018, dopo che Cristina era stata detronizzata da Mauricio Macri e i giudici erano stati sostituiti, la morte del giudice passò da «suicidio» a «omicidio». Ma senza un colpevole. Immaginare un collegamento tra il governo e l'uccisione dell'ex segretario di Cristina è «ripugnante», ha detto il capo di gabinetto Santiago Cafiero. Che a un giornalista secondo cui gli assassini cercavano «il tesoro K», cioè una parte delle presunte tangenti rimasta in tasca a Gutiérrez, ha risposto secco: «Tutte bugie». Tra tante ombre.

FABIAN GUTIERREZ E CRISTINA KIRCHNER

 

cristina kirchnerDAVID MARTINEZ GUZMAN E NESTOR KIRCHNERCRISTINA KIRCHNER ALBERTO FERNANDEZcristina kirchner corruzioneCRISTINA KIRCHNER

 

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