gratta e vinci lotteria italia

LOTTERIA CANAGLIA – I “GRATTA E VINCI” E LE SLOT MACHINE SI SONO PAPPATI LA VECCHIA “LOTTERIA ITALIA”: QUEST’ANNO LO STATO INCASSERÀ SOLO 10 MILIONI DAL GIOCO. UN’INEZIA RISPETTO AGLI ALTRI GIOCHI IN CONCESSIONE, PER CUI GUADAGNA DIECI MILIARDI L’ANNO – NELL’EPOCA DELL’IMMEDIATEZZA, ASPETTARE UN MESE PER SCOPRIRE SE HAI VINTO È DIVENTATO INACCETTABILE

Paolo G. Brera per “la Repubblica”

lotteria italia 1

 

Mannaggia il “delay”. Tutti lì con gli occhi appiccicati al televisore a transistor ad aspettare l’estrazione della Lotteria Italia, i boomers: questa mi sa che è la volta buona, magari stavolta si cambia vita davvero… Poi è arrivato il delay, la percezione del troppo tempo da aspettare tra quando giochi e quando scopri se hai vinto — che sciagura, nell’epoca digitale del clicca e via! — e “La regina delle lotterie” ha perso corona e scettro.

 

lotteria braille

Trenta milioni di biglietti venduti negli anni Novanta, 6,7 milioni quest’anno. Undici anni fa, nel 2008, erano ancora 18,5 milioni; poi addio, le vendite sono crollate del tutto. «Questo è il tempo dell’immediatezza nello scoprire la vincita — spiega il Monopolio, il grande biscazziere di tutti i giochi a soldi con cui l’erario incassa nove miliardi l’anno — per questo la lotteria, che gioco forza ha un delay di due o tre mesi tra l’acquisto e l’estrazione, non piace più».

lotteria di viareggio 1

 

La crisi è inarrestabile: il mordi e fuggi del “Gratta e vinci” e del “10eLotto”, il tutto e subito delle slot machine e delle scommesse si sono portati via il banco. Erano dozzine, le lotterie nei tempi d’oro: macché, tutto finito. La lotteria di Viareggio e quella di Agnano, quella del Giro d’Italia, del gran premio di Monza o del Carnevale di Viareggio si sono spente una ad una come le lucciole nei prati.

lotteria braille 1

 

lotteria di viareggio 3

L’ultima se n’è andata via un paio d’anni fa: si chiamava lotteria Braille, il lumino s’è spento dal 2018 per «anti economicità, la raccolta non bastava neanche a pagare i premi promessi». «La chiusura della vendita dei biglietti in coincidenza con le festività di fine anno, con estrazione il giorno dell’Epifania, fa sì che per la lotteria Italia ogni anno il numero dei biglietti venduti si aggiri intorno ai 25-30 milioni», spiegava un vecchio libro autoprodotto dai Monopoli negli anni Novanta.

 

lotteria italiagratta e vinci

Invece, sebbene dal decreto Dignità in poi sia rimasto l’unico gioco a premi di cui sia lecito fare pubblicità — e l’unico direttamente gestito dallo Stato — quest’anno ha venduto mezzo milione di biglietti meno della lotteria di Viareggio del 1990. Davanti alla tv — con Amadeus nella parte del mattatore abbinato che per dieci volte fu di Raffaella Carrà, per nove di Pippo Baudo e per otto di Antonella Clerici — c’erano 5,7 milioni di spettatori, e chissà se pure lo sconosciuto fortunello era lì: si porterà a casa cinque milioni per il tagliandino comprato in una tabaccheria di via San Donato a Torino.

lotteria italia 3

 

lotteria italia biglietti estratti a ferno

E forse c’era anche chi ha vinto coi tre biglietti comprati a Ferno, 7mila anime in provincia di Varese: premi da 20mila euro l’uno, numeri di serie contigui P474343, P474346 e P474348. Una sequenza incredibile anche se a Ferno c’è il terminal 1 dell’aeroporto di Malpensa. Il bottino totale — 5 superpremi, 20 di II categoria da 100mila euro, 180 di III da 20mila euro più i 75 premi da 10mila euro quotidiani vinti dal 30 settembre con la trasmissione abbinata “Soliti Ignoti” — da pagare con un incasso di 33.586.345 euro, il più basso in una lunga storia iniziata nel 1956.

slot machine

 

Lo Stato paga in premi 16,85 milioni, e ne trattiene per sé come utili il 30%: una decina di milioni. Un’inezia, nell’oceano di banconote che incassa con gli altri giochi in concessione: dieci miliardi l’anno, su cento giocati. Cinque solo da quei tritasogni legalizzati delle slot machine: quasi due Lotterie Italia al giorno.

GRATTA E VINCI 1PRETE SLOT MACHINEGRATTA E VINCIlotteria italiaapp slot machinebig fish casinoGRATTA E VINCIGRATTA E VINCI 3i soliti ignoti lotteria italialotteriai soliti ignoti lotteria italia 1lotteria italia i soliti ignoti

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni daniela santanche galeazzo bignami matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT - ‘’RESTO FINCHÉ AVRÒ LA FIDUCIA DI GIORGIA. ORA DECIDE LEI”, SIBILA LA PITONESSA. ESSÌ, LA PATATA BOLLENTE DEL MINISTRO DEL TURISMO RINVIATO A GIUDIZIO È SUL PIATTO DELLA DUCETTA CHE VORREBBE PURE SPEDIRLA A FARE LA BAGNINA AL TWIGA, CONSCIA CHE SULLA TESTA DELLA “SANTA” PENDE ANCHE UN EVENTUALE PROCESSO PER TRUFFA AI DANNI DELL’INPS, CIOÈ DELLO STATO: UNO SCENARIO CHE SPUTTANEREBBE INEVITABILMENTE IL GOVERNO, COL RISCHIO DI SCATENARE UN ASSALTO DA PARTE DEI SUOI ALLEATI AFFAMATI DI UN ''RIMPASTINO'', INDIGERIBILE PER LA DUCETTA - DI PIU': C’È ANCORA DA RIEMPIRE LA CASELLA RESA VACANTE DI VICE MINISTRO DELLE INFRASTRUTTURE, OCCUPATA DA GALEAZZO BIGNAMI…

donald trump joe biden benjamin netanyahu

DAGOREPORT - SUL PIÙ TURBOLENTO CAMBIO D'EPOCA CHE SI POSSA IMMAGINARE, NEL MOMENTO IN CUI CRISI ECONOMICA, POTERI TRADIZIONALI E GUERRA VANNO A SCIOGLIERSI DENTRO L’AUTORITARISMO RAMPANTE DELLA TECNODESTRA DEI MUSK E DEI THIEL, LA SINISTRA È ANNICHILITA E IMPOTENTE - UN ESEMPIO: L’INETTITUDINE AL LIMITE DELLA COGLIONERIA DI JOE BIDEN. IL PIANO DI TREGUA PER PORRE FINE ALLA GUERRA TRA ISRAELE E PALESTINA È SUO MA CHI SI È IMPOSSESSATO DEL SUCCESSO È STATO TRUMP – ALL’IMPOTENZA DEL “CELOMOLLISMO” LIBERAL E BELLO, TUTTO CHIACCHIERE E DISTINTIVO, È ENTRATO IN BALLO IL “CELODURISMO” MUSK-TRUMPIANO: CARO NETANYAHU, O LA FINISCI DI ROMPERE I COJONI CON ‘STA GUERRA O DAL 20 GENNAIO NON RICEVERAI MEZZA PALLOTTOLA DALLA MIA AMMINISTRAZIONE. PUNTO! (LA MOSSA MUSCOLARE DEL TRUMPONE HA UN OBIETTIVO: IL PRINCIPE EREDITARIO SAUDITA, MOHAMMED BIN SALMAN)

giorgia meloni tosi matteo salvini luca zaia vincenzo de luca elly schlein

DAGOREPORT - MENTRE IL PD DI ELLY, PUR DI NON PERDERE LA CAMPANIA, STA CERCANDO DI TROVARE UN ACCORDO CON DE LUCA, LEGA E FRATELLI D’ITALIA SONO A RISCHIO DI CRISI SUL VENETO - ALLE EUROPEE FDI HA PRESO IL 37%, LA LEGA IL 13, QUINDI SPETTA ALLA MELONI DEI DUE MONDI - A FAR GIRARE VIEPPIÙ I CABASISI A UN AZZOPPATO SALVINI, IL VELENO DI UN EX LEGHISTA, OGGI EURODEPUTATO FI, FLAVIO TOSI: ‘’IL TERZO MANDATO NON ESISTE, ZAIA NON HA NESSUNA CHANCE. TOCCA A FDI, OPPURE CI SONO IO”

emmanuel macron ursula von der leyen xi jinping donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT – PER TRUMP L'EUROPA NON E' PIU' UN ALLEATO MA SOLO UN CLIENTE PER IMPORRE I SUOI AFFARI - ALL’INAUGURATION DAY CI SARÀ SOLO GIORGIA (QUELLA CHE, TRUMP DIXIT, "HA PRESO D'ASSALTO L'EUROPA") MA NON URSULA VON DER LEYEN - CHE FARE DI FRONTE ALL'ABBANDONO MUSK-TRUMPIANO DI UNA CONDIVISIONE POLITICA ED ECONOMICA CON I PAESI DELL'OCCIDENTE? - CI SAREBBE IL PIANO DRAGHI, MA SERVONO TANTI MILIARDI E VOLONTÀ POLITICA (AL MOMENTO, NON ABBONDANO NÉ I PRIMI, NÉ LA SECONDA) - L’UNICA SOLUZIONE È SPALANCARE LE PORTE DEGLI AFFARI CON PECHINO. L'ASSE EU-CINA SAREBBE LETALE PER "AMERICA FIRST" TRUMPIANA

giancarlo giorgetti francesco miller gaetano caltagirone andrea orcel nagel

DAGOREPORT – CON L'OPERAZIONE GENERALI-NATIXIS, DONNET  SFRUTTA UN'OCCASIONE D'ORO PER AVVANTAGGIARE IL LEONE DI TRIESTE NEL RICCO MERCATO DEL RISPARMIO GESTITO. MA LA JOINT-VENTURE CON I FRANCESI IRRITA NON SOLO GIORGETTI-MILLERI-CALTAGIRONE AL PUNTO DI MINACCIARE IL GOLDEN POWER, MA ANCHE ORCEL E NAGEL - PER L'AD UNICREDIT LA MOSSA DI DONNET È BENZINA SUL FUOCO SULL’OPERAZIONE BPM, INVISA A PALAZZO CHIGI, E ANCHE QUESTA A RISCHIO GOLDEN POWER – MENTRE NAGEL TEME CHE CALTA E MILLERI SI INCATTIVISCANO ANCOR DI PIU' SU MEDIOBANCA…

papa francesco spera che tempo che fa fabio fazio

DAGOREPORT - VOCI VATICANE RACCONTANO CHE DAL SECONDO PIANO DI CASA SANTA MARTA, LE URLA DEL PAPA SI SENTIVANO FINO ALLA RECEPTION - L'IRA PER IL COMUNICATO STAMPA DI MONDADORI PER LA NUOVA AUTOBIOGRAFIA DEL PAPA, "SPERA", LANCIATA COME IL PRIMO MEMOIR DI UN PONTEFICE IN CARICA RACCONTATO ''IN PRIMA PERSONA''. PECCATO CHE NON SIA VERO... - LA MANINA CHE HA CUCINATO L'ENNESIMA BIOGRAFIA RISCALDATA ALLE SPALLE DI BERGOGLIO E' LA STESSA CHE SI E' OCCUPATA DI FAR CONCEDERE DAL PONTEFICE L'INTERVISTA (REGISTRATA) A FABIO FAZIO. QUANDO IL PAPA HA PRESO VISIONE DELLE DOMANDE CONCORDATE TRA FABIOLO E I “CERVELLI” DEL DICASTERO DELLA COMUNICAZIONE È PARTITA UN’ALTRA SUA SFURIATA NON APPENA HA LETTO LA DOMANDINA CHE DOVREBBE RIGUARDARE “SPERA”…