milano linate - operazione della guardia di finanza contro i furbetti del reddito di cittadinanza - 5

PRESTO: I PERCETTORI DEL REDDITO PROTESTANO E ALLORA BISOGNA DIMOSTRARE CHE SONO TUTTI DEI “FURBETTI” – A MILANO 39 PERSONE DI ORIGINE NORDAFRICANA SONO STATE FERMATE DALLA GUARDIA DI FINANZA: SAREBBERO BENEFICIARI DEL SUSSIDIO CHE NON NE AVEVANO DIRITTO E CHE STAVANO CERCANDO DI SCAPPARE CON LE VALIGIE PIENE DI DENARO. IL MESSAGGIO È CHIARO: IL REDDITO VA ABOLITO PERCHÉ QUALCUNO SE N’È APPROFITTATO. E TUTTI QUELLI CHE INVECE CI CAMPAVANO CON QUEI 500 EURO AL MESE? POSSONO MORIRE DI FAME?

Estratto da www.corriere.it

 

milano linate operazione della guardia di finanza contro i furbetti del reddito di cittadinanza 1

I militari del Comando provinciale della Guardia di Finanza di Milano hanno individuato 39 persone di origine nordafricana beneficiari del reddito di cittadinanza nonostante non ne avessero diritto [...]. L'attività investigativa [...] è scaturita dai controlli sulla circolazione transfrontaliera dei capitali presso lo scalo aeroportuale meneghino.

 

Negli ultimi mesi, infatti, sono stati controllati numerosi passeggeri, tutti percettori del reddito di cittadinanza, trovati in possesso di ingenti somme di denaro contante (generalmente occultati in valigie, zaini o sulla persona) di cui non sono stati in grado di giustificare la provenienza.

 

milano linate operazione della guardia di finanza contro i furbetti del reddito di cittadinanza 7

Il successivo sviluppo delle indagini, delegate dalla Procura della Repubblica di Milano, ha permesso di appurare l'irregolarità delle domande presentate, nonché l'utilizzo di dichiarazioni e/o documenti falsi per l'illecito ottenimento del beneficio [...].

 

[...] Alcuni degli indebiti percettori sono risultati, inoltre, proprietari di immobili dati in locazione, oppure esercenti l'attivita' imprenditoriale o utilizzatori di beni intestati a defunti. Il danno accertato per le casse dello Stato è pari a 456 mila euro. Il tempestivo intervento degli investigatori e l'immediata revoca del sussidio hanno evitato l'erogazione da parte dell'Inps di ulteriori 120 mila euro.

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