A NAPOLI UN GENIO DELLA MATEMATICA RECLUTAVA FEDELI PER L'ISIS: LA STORIA DI UNO STUDENTE MODELLO CHE HA ABBRACCIATO LA JIHAD - LA CELLULA ISLAMICA MINACCIO' L'IMAM DELLA MOSCHEA CAMPANA CHE CONDANNÒ LA STRAGE DI CHARLIE HEBDO

Simone Di Meo per Lettera43.it

 

jihad isis italiajihad isis italia

È un genio della matematica, il giovane tunisino che nei mesi scorsi ha messo in allarme i servizi di intelligence a Napoli e nel resto d'Italia. Lettera43.it è riuscita a ricostruirne l'identikit: è il capo di un gruppo di simpatizzanti dell'Isis che, a ridosso della strage di Charlie Hebdo, ha ripetutamente lanciato nel pescoso mare dei social network l'amo della propaganda jihadista. Molti hanno abboccato, altri non si sono lasciati infatuare dalle promesse dell'emissario del Califfo su Facebook e Instagram.

 

CON LUI 4 CONNAZIONALI

SIRIA - UN COMBATTENTE DELL'ISISSIRIA - UN COMBATTENTE DELL'ISIS

Ma il suo passaggio, dalle parti del Vesuvio, non è rimasto inosservato. Con lui hanno “lavorato” quattro connazionali. Tutti ferventi predicatori d'odio e frequentatori della moschea di piazza Mercato. La più grande e sorvegliata della città dove da tempo si gioca una pericolosa partita tra informatori, agenti segreti e doppiogiochisti.

 

ARRIVATO A NAPOLI DAL 2011

Chokri - il nome è di fantasia - è arrivato a Napoli nel 2011. Figlio di una famiglia facoltosa di Tunisi, fin dalla più tenera età ha dimostrato una spiccata attitudine per le scienze naturali. Con l'adolescenza si è avvicinato al Corano e alla scuola ultraortodossa del Salafismo sunnita diventandone un profondo conoscitore. A 20 anni, o giù di lì, si è iscritto all'Università “Federico II” laureandosi dopo quattro anni col massimo dei voti in Matematica.

 

TACITURNO E GENTILE

isisisis

Chi lo conosce lo descrive come un ragazzo taciturno e gentile. Molto appassionato di informatica e amante delle sfogliatelle di una delle più antiche pasticcerie del centro storico. Durante il percorso accademico, la sua formazione religiosa ha subìto però un'accelerazione improvvisa e imprevista.

 

CAMPANIA STRATEGICA

«La regione Campania è un centro nevralgico per i flussi migratori», spiega un esperto del Viminale, «e per la logistica e l'organizzazione dei centri paramilitari mediorientali. In alcuni quartieri, non è difficile entrare in contatto col sottobosco criminale nordafricano che unisce alla fede per Allah la religione del denaro facile. Napoli è la più grande agenzia di contraffazione di documenti d'Europa. Qui è possibile acquistare di tutto».

 

E forse non è un caso che, proprio di fronte al luogo di preghiera islamica, nel 2011, sia stata scoperta una stamperia clandestina nella quale il titolare, Brahim Chougred, riusciva a riprodurre permessi di soggiorno, passaporti italiani e marocchini, carte d’identità e patenti italiane e marocchine, carte di circolazione, certificati di proprietà del Pra, contratti di assicurazioni automobilistiche e tanto altro ancora con un grado di accuratezza fino a oggi insuperato dagli altri falsari.

jihadisti isisjihadisti isis

 

PERCORSO RADICALE

Chokri, frattempo, all'attività di ricerca aveva unito l'impegno “religioso” proprio nel centro di culto di piazza Mercato. Ha incontrato altri coetanei e avviato un percorso di “radicalizzazione” religiosa.

 

CAPO CARISMATICO

A poco più di 25 anni, è diventato il capo carismatico di una piccola cellula di sostenitori dell'estremismo islamico. I tunisini hanno iniziato a interessarsi al mondo sottosopra di al-Baghdadi e alle campagne di conquista dell'esercito dell'Isis. Scrivevano molto (troppo, forse) su Facebook, condividendo i post più cruenti della guerra di religione che si sta combattendo nelle alture tra l'Iraq e la Siria.

 

ATTACCO ALL'IMAM

ISIS ISIS

In occasione dell'attentato terroristico del 7 gennaio 2015 nella redazione del settimanale satirico francese, i cinque hanno attaccato violentemente l'Imam di piazza Mercato.

Colpevole - secondo loro - di aver espresso solidarietà alle vittime dell'agguato e di aver condannato il ricorso alla violenza. È stata una scena rimasta impressa nella mente degli islamici napoletani.

 

L'AFFONDO E LA FUGA

«Hanno iniziato a inveire appena concluso il sermone», spiega un marocchino presente a quell'incontro, «rivolgendo accuse molto gravi all'Imam e apostrofandolo come un 'fiancheggiatore' degli infedeli e dei cristiani. Subito dopo, sono andati via. Non si era mai vista una cosa del genere». Dopo quell'affondo, il genio della matematica che aspira al martirio non si è più fatto vedere. Indecifrabile come un'equazione con troppe incognite, è sparito dai radar.

isis 8a77fa4disis 8a77fa4d

Ultimi Dagoreport

meloni giorgetti fazzolari caltagirone nagel donnet orcel castagna

DAGOREPORT - DELIRIO DI RUMORS E DI COLPI DI SCENA PER LA CONQUISTA DEL LEONE D’ORO DI GENERALI – SE MEDIOBANCA, SOTTO OPA DI MPS-CALTA-MILLERI, TENTA DI CONQUISTARE I VOTI DEI FONDI ANNUNCIANDO LA POSSIBILITÀ DI METTERE SUL PIATTO IL SUO 13,1% DI GENERALI, SOLO DOMANI ASSOGESTIONI DECIDERÀ SE PRESENTARE UNA LISTA DI MINORANZA PER LEVARE VOTI ALLA LISTA DI NAGEL-DONNET, PER LA GIOIA DI CALTA-MILLERI (LA DECISIONE È NELLE MANI DEI FONDI CONTROLLATI DA BANCA INTESA) - FINO AL 24 APRILE, TUTTO È INCERTO SULLE MOSSE IN GENERALI DI ORCEL: CHI OFFRE DI PIÙ PER IL 9% DI UNICREDIT? E CHE FARÀ INTESA DI CARLO MESSINA? AH, SAPERLO...

raffaele cantone - francesco lo voi - pasquale striano giovanni melillo

FLASH! – AVVISO AI NAVIGATI! IL CASO STRIANO SUGLI ACCESSI ABUSIVI ALLA BANCA DATI DELLA PROCURA NAZIONALE ANTIMAFIA, NON È APERTO: È APERTISSIMO! UNA VOLTA CHE IL FASCICOLO È PASSATO DALLE MANI DI CANTONE, PROCURATORE DI PERUGIA, A QUELLE DI LO VOI (CAPO DELLA PROCURA DI ROMA), CI SI ASPETTANO I BOTTI - IL CAPO DELLA DNA, GIOVANNI MELILLO, È DETERMINATO AD ARRIVARE FINO IN FONDO. E LO VOI, CONSIDERATI I PRECEDENTI (L’OSTILITA' DEL GOVERNO PER IL CASO ALMASRI), NON FARÀ SCONTI - COME NELL'AMERICA DI TRUMP, LA MAGISTRATURA E' L'UNICA OPPOSIZIONE A PALAZZO CHIGI...

giorgia meloni donald trump

DAGOREPORT – AIUTO! TRUMP CONTINUA A FREGARSENE DI INCONTRARE GIORGIA MELONI - ANCORA ROSICANTE PER LE VISITE DI MACRON E STARMER A WASHINGTON, LA "GIORGIA DEI DUE MONDI" SI ILLUDE, UNA VOLTA FACCIA A FACCIA, DI POTER CONDIZIONARE LE SCELTE DI TRUMP SUI DAZI ALL'EUROPA (CHE, SE APPLICATI, FAREBBERO SALTARE IN ARIA L'ECONOMIA ITALIANA E IL CONSENSO AL GOVERNO) - LA DUCETTA NON HA ANCORA CAPITO CHE IL TYCOON PARLA SOLO IL LINGUAGGIO DELLA FORZA: SE HAI CARTE DA GIOCARE, TI ASCOLTA, ALTRIMENTI SUBISCI E OBBEDISCI. QUINDI: ANCHE SE VOLASSE ALLA CASA BIANCA, RITORNEREBBE A CASA CON UN PUGNO DI MOSCHE...