vision pro visore realta aumentata apple

NON SIAMO PRONTI PER “BLACK MIRROR” – NEGLI USA CENTINAIA DI ACQUIRENTI STANNO RESTITUENDO IL VISION PRO. IL MOTIVO? ESAURITA LA CURIOSITÀ INIZIALE E LA POSSIBILITÀ DI VANTARSI SUI SOCIAL, MOLTI SI SONO ACCORTI CHE LA SPESA NON VALE LA CANDELA: NON SOLO PER 4MILA DOLLARI LE OCCASIONI DI UTILIZZO SONO POCHISSIME, MA CI SONO PROBLEMI CHE RIGUARDANO IL PESO CHE VIENE SCARICATO TUTTO SUL NASO – C’È CHI SPERIMENTA NAUSEA, VERTIGINI E OCCHI ARROSSATI DOPO DIECI MINUTI DI UTILIZZO, MA… - VIDEO

 

Estratto dell’articolo di Emanuele Capone per www.lastampa.it

apple vision pro

 

Più che insoddisfazione, curiosità che si è esaurita: a giudicare dai post sui social network (soprattutto su Threads e Twitter), un numero che pare consistente di primi acquirenti del Vision Pro starebbero restituendo i loro dispositivi ad Apple.

Non perché siano rotti o non funzionanti, sia chiaro: come molte altre aziende, anche quella di Cupertino permette il reso entro 14 giorni dall’acquisto, “no questions asked”, cioè senza dover fornire particolari spiegazioni. Che è quello che sta succedendo negli Stati Uniti.

vision pro visore realta aumentata di apple 5

 

Apple Vision Pro e la voglia di apparire

La maggior parte di quelli che hanno annunciato e comunicato la restituzione sui social, da quel che abbiamo potuto verificare, danno soprattutto due spiegazioni: il peso e le ridotte occasioni d’uso. È probabile che ce ne sia pure una terza, cioè appunto la curiosità e il desiderio di mettere in mostra il dispositivo.

 

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Online c’è stata una vera e propria invasione di video (molti dei quali anche di dubbia autenticità) di persone che si facevano filmare mentre andavano in giro con il Vision Pro addosso, in un bar, al ristorante, in metropolitana e così via: sono video che su TikTok hanno funzionato bene o benissimo, portato una marea di views e tanta attenzione. E la politica di reso di Apple ha permesso di ottenere tutto questo a costo zero: si fa l’acquisto, si prova il prodotto, lo si usa per vantarsi sui social, lo si rende, si hanno i soldi indietro.

 

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Lo si rende (e qui si arriva alle due ragioni principali) perché sarebbe scomodo da indossare e anche troppo costoso per quello che ci si può fare.

Il primo punto, evidenziato anche da molti youtuber statunitensi, ha a che fare non tanto con il peso del dispositivo (circa 650 grammi, più o meno come il Meta Quest 3) quanto con la distribuzione di questo peso, tutto spostato sulla parte frontale. Pesa sul naso, insomma.

 

Di più: da quel che emerge da molti test, la fascia di sostegno che si vede negli spot e nel materiale promozionale di Apple, quella bella, di materiale pregiato e realizzata con cura maniacale, aumenterebbe ulteriormente il disagio e non sarebbe adeguata a supportare efficacemente il Vision Pro sul lungo periodo. Tant’è che Apple (Apple, che di solito regala niente) ne include nella confezione un’altra, meno bella e di cui si parla poco ma più pratica, con un allaccio intrecciato simile a quella usata dal Quest 3.

 

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Legati a questa scomodità ci sarebbero altri problemi: mal di testa, dolore al collo, senso di nausea, occhi arrossati o che bruciano, anche dopo poche decine di minuti di utilizzo. Va detto che è un problema comune anche ad altri visori per la realtà aumentata o virtuale, come sa chi li ha usati. Con la differenza che però gli altri non costano 3500-4000 dollari.

 

L’altro punto, che combinato con il precedente rende il prodotto meno appetibile di quello che si poteva ipotizzare all’inizio, è la scarsità di occasioni d’uso: almeno per il momento, ci sono pochi giochi, poche app dedicate, pochi software professionali che possano giustificare una spesa del genere. […]

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