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NO-VAX A MANO ARMATA – TRECENTOCINQUANTA SOLDATI SONO A CACCIA DI JURGEN CONINGS, 46ENNE ISTRUTTORE MILITARE AFFILIATO ALL’ESTREMA DESTRA E NEGAZIONISTA CHE SI NASCONDE NEI BOSCHI IN BELGIO: HA MINACCIATO DI MORTE MARC VAN RANST, COORDINATORE DELLA RISPOSTA NAZIONALE ALLA PANDEMIA, COSTRINGENDO IL MEDICO E LA FAMIGLIA A NASCONDERSI IN UN LUOGO SEGRETO - OLTRE ALL’ARSENALE DI ARMI E MUNIZIONI TRAFUGATE DALL’ESERCITO, HA CON SÉ ALCUNI…

Irene Soave per "www.corriere.it"

 

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Oltre all’arsenale di armi e munizioni trafugate dall’esercito, a cui appartiene, oggi si apprende che ha con sé alcuni lanciarazzi: è sempre più pericoloso, e introvabile, l’istruttore militare belga Jurgen Conings, 46 anni, esperto di armi da fuoco affiliato all’estrema destra e negazionista che come un «barone rampante» armato fino ai denti si è nascosto nei boschi del parco nazionale di Kempen, nella provincia fiamminga del Limburgo belga.

 

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È alla macchia da qualche giorno, ricercato da martedì; ha più volte minacciato di morte il famoso virologo Marc Van Ranst, coordinatore della risposta nazionale alla pandemia di Covid-19, e le sue minacce sono state considerate così credibili, dalle forze dell’ordine, che Van Ranst e la sua famiglia sono stati portati in una località segreta, in un programma di protezione temporaneo. Nei boschi del Limburgo, 12 mila ettari ora chiusi al pubblico, lo cercano 350 poliziotti in assetto militare, con mezzi blindati.

 

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Chi è Jurgen Conings e perché aveva accesso alle armi

Jurgen Conings è un istruttore militare di 46 anni. Ha simpatie per l’estrema destra, e il suo nome rientrava da tempo insieme a quelli di altri 30 militari in un database di individui di estrema destra tenuti sotto controllo dall’antiterrorismo. E allora, si chiedono i giornali belgi, perché aveva comunque accesso alle armi? I report di polizia lo descrivono come un estremista «potenzialmente violento».

 

Nelle ultime 24 ore che ha trascorso prima di darsi alla macchia ha avuto «condotte violente e minacciose» e soprattutto lasciato lettere in cui si dice «pronto a una battaglia mortale con la polizia», tanto non è più in grado «di vivere in una società dove virologi e politici ci hanno tolto ogni cosa». Le armi e le munizioni che ha con sé, secondo la polizia, gli vengono dalla base militare di Leopoldsburg, dove le ha chieste per organizzare esercizi di tiro. Il livello di allarme della polizia, che ha mandato nel bosco anche automezzi militari, è di 4 in una scala da 1 a 4: «minaccia per le persone e per le istituzioni». Le moschee della zona sono chiuse per paura di attacchi.

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Il virologo minacciato, Marc Van Ranst: «Non mi fa impressione».

Marc Van Ranst, il virologo minacciato da Conings, ha intanto scritto su Twitter che «le minacce non mi fanno la minima impressione». E ha pubblicato vari articoli, alcuni suoi, che collegano il pensiero negazionista e l’insofferenza per le restrizioni da Covid-19 a razzismo, violenza e xenofobia. 

 

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Docente di virologia all’Università Cattolica di Lovanio, è consulente del governo per la risposta al Covid-19; in patria è una figura molto nota anche per le sue attività di divulgazione e debunking, e ha fondato un sito di divulgazione pro-vaccini intitolato Vaccinews. Spesso si esprime su Twitter anche circa temi politici, che lo hanno messo da molto tempo nel mirino dei nazionalisti fiamminghi di estrema destra. Ora si trova con la famiglia in una località segreta.

Marc Van Ranst

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