GENOVESE, QUANTE SPESE – UN TRASFERIMENTO DI 18 MILIONI VERSO CIPRO E ISOLE CAYMAN, IL PRESUNTO UTILIZZO DI PRESTANOME PER CELARE LA REALE PROPRIETÀ DELLE SOCIETÀ, L'ALTISSIMO TENORE DI VITA CON PARTY DA 150MILA EURO A SERATA: I PUNTI CHIAVE DELL'INCHIESTA SULL'ORIGINE DELLA SUA RICCHEZZA, PER VERIFICARE EVENTUALI PROFILI DI EVASIONE FISCALE O RICICLAGGIO...
Sandro De Riccardis per "la Repubblica"
Non solo la droga, il sequestro di persona e lo stupro di una diciottenne durante una festa alla "Terrazza sentimento", e le altre cinque denunce arrivate da altrettante presunte vittime di violenza. Alberto Genovese, il mago delle start-up fondatore di Facile.it (che ha lasciato nel 2014 con un exit da 100 milioni) è iscritto nel registro degli indagati anche per fittizia intestazione di beni.
Nelle ultime settimane all'aggiunto Letizia Mannella e al pm Rosaria Stagnaro, che indagano sulle violenze alla "Terrazza sentimento" e nelle vacanze a Ibiza e Mykonos, si era aggiunto anche il pm Paolo Filippini, che fa parte del dipartimento dei reati economici della procura.
Ma l'iscrizione di Genovese per un'ipotesi di reato economico non è recente: risale ai giorni successivi al fermo d'urgenza del 7 novembre scorso, quando ai magistrati era già apparso chiaro che oltre alla terribile violenza della notte tra il 10 e 11 ottobre, registrata dalle telecamere della camera da letto nell'attico vicino al Duomo di Milano, e a quelle emerse successivamente, bisognava fare chiarezza anche sul dedalo di società e start-up nelle quale l'imprenditore compare in vari ruoli.
L'iscrizione per intestazione fittizia è a scopo esplorativo, e serve a verificare eventuali profili di evasione fiscale o riciclaggio da parte del 44enne bocconiano. L'imprenditore, in carcere da più di tre mesi, conserva tuttora quote societarie a volte di maggioranza (come in Prima.it, da lui fondata e dove ha lasciato ogni carica), a volte di minoranza, oltre a cariche da consigliere nelle varie governance.
ALBERTO GENOVESE DANIELE LEALI
Ruoli in parte ridotti proprio nei mesi precedenti all'arresto. Una galassia di aziende - dall'intermediazione nelle polizze assicurative alla vendita online di auto, dal portale degli affitti a quello per il reclutamento di hostess, da una società attiva nel turismo a un'altra che si occupa di concerti - spesso di proprietà di amici o vecchi compagni di università di Genovese, anche partecipate da società off-shore.
Così accade per esempio per Prima.it, dove Genovese è titolare del 58% delle quote attraverso la Alberto Genovese Technologics, a sua volta controllata da entità svizzere e lussemburghesi, mentre un altro 30% del capitale della società assicurativa porta in Regno Unito, Svizzera e Lussemburgo.
In questo contesto va analizzata anche la "Segnalazione di operazione sospetta" confluita in un'informativa del Nucleo di polizia economico tributaria della Gdf di Milano, agli atti dell'inchiesta sulla Lombardia Film Commission, dove si segnala un trasferimento di diciotto milioni verso società a Cipro e alle isole Cayman.
Il sospetto degli inquirenti, che sono solo all'inizio degli accertamenti, è che l'imprenditore possa aver usato dei prestanome per celare la reale proprietà delle società, che potrebbero essere a lui riconducibili. Ipotesi che sta approfondendo la finanza dopo aver ricevuto dalla squadra mobile, diretta da Marco Calì, un'enorme mole di documentazione sequestrata nei pc e nei telefoni. Con l'Agenzia delle Entrate si lavora per verificare se i redditi denunciati negli anni da Genovese siano compatibili con il suo altissimo tenore di vita. E con le spese faraoniche a cui era abituato, come i party da 150mila euro a serata.