paolo pirino valerio del grosso luca sacchi

OMICIDIO LUCA SACCHI: TUTTE LE STRADE PORTANO A TOR BELLA MONACA – IL VIAGGIO ANOMALO DEI DUE VENTENNI ACCUSATI DELL’OMICIDIO PER LIBERARSI DELLE PROVE, LO ZAINO NASCOSTO NELLO SPARTITRAFFICO DEL RACCORDO ANULARE, VICINO AL QUARTIERE-ROCCAFORTE DELLO SPACCIO - I SOLDI SPARITI E LA PISTOLA (DI CUI NON E’ STATO RINVENUTO IL TAMBURO)...

anastasiya kylemnyk. luca sacchi

A. Mar. e C. Moz. per “il Messaggero”

 

I soldi, il revolver e la mazza da baseball. C'è un passaggio in via di Tor Bella Monaca di Valerio Del Grosso e Paolo Pirino, i ventenni accusati dell'omicidio di Luca Sacchi all'Appio, che è nella lente degli investigatori. È qui, infatti, tra le sterpaglie dello spartitraffico della rampa d'accesso al Grande Raccordo Anulare, che i due dopo avere lasciato il personal trainer agonizzante sull'asfalto, in fuga sulla Smart forfour noleggiata da Pirino, si liberano dello zainetto di pelle rosa rapinato ad Anastasia Kylemnyk.

 

valerio del grosso

IL TRAGITTO

Gli agenti della Squadra Mobile e i carabinieri di via In Selci lo ritroveranno esattamente dove Del Grosso, pasticcere di Casal Monastero con il vizio della droga, indicherà. Ma perché passare proprio tra i palazzoni dello spaccio di Torbella prima di imboccare dall'Appio Latino il Raccordo in direzione San Basilio/Casal Monastero? Il quartiere conosciuto come storica roccaforte del traffico di stupefacenti non è di strada. Perché allora non immettersi direttamente dalla più vicina Appia o dal braccetto della Roma-L'Aquila per tornare indietro?

 

le foto di pirino

Le risposte potrebbero contenere un altro pezzo di verità in questa vicenda dai contorni ancora tutti da chiarire. A partire dalla compravendita di erba finita male. Il sospetto di chi indaga è che i soldi contenuti nello zaino che i due balordi (Pirino ha già scontato tre anni in carcere per stupefacenti) hanno strappato via alla fidanzata di Luca, armati di una mazza da baseball nera e di un revolver calibro 38, fossero destinati proprio ai luogotenenti dello spaccio che si dividono la piazza tra i palazzoni popolari, spesso in dissidio, ma in combutta a seconda dell'affare con i gruppi di San Basilio.

 

E che qui, i due fuggitivi abbiano trovato appoggi per fare sparire il revolver di cui Del Grosso sarà in grado di dire solo dove si è disfatto del tamburo e del bossolo esploso rimasto in canna. Come se la pistola fosse stata ceduta per essere distrutta oppure riutilizzata con tamburi diversi.

paolo pirino

 

 

I LUOGHI

Del Grosso, dopo essere stato sorpreso la notte successiva al delitto in una stanza del Cervara Park Hotel, porta gli agenti di polizia anche in via Belmonte in Sabina, presso lo svincolo del Gra Centrale del Latte, questa volta sulla strada verso casa, e segnala di avere gettato in un campo la mazza da baseball e il tamburo della pistola. La mazza verrà effettivamente ritrovata sul lato destro del guard-rail, del tamburo, invece, non c'è traccia, probabilmente inghiottito nel fitto della vegetazione. Anche ritrovarlo servirà a poco perché non è collegato al proiettile di cui parla solo la canna. E chissà che fine ha fatto il resto dell'arma.

 

luca sacchi con la fidanzata

Più vicino alla sua abitazione e a quella di Pirino, Del Grosso fa invece ritrovare altri due oggetti: in via Ottaviano Conte di Palombara, tra i cespugli di un parcheggio, indicherà in modo da farlo trovare ai poliziotti il portafogli e il portatessere con la patente di Anastasia; in un tombino in via Conti di Rieti, altezza civico 55, infine, nei pressi della casa della fidanzata Giorgia, un guanto in lattice blu, chiuso con dei nodi, contente il bossolo esploso. Ma il revolver per intero? Stando agli inquirenti potrebbe essere andato distrutto. Magari consegnato a qualcuno incaricato di farlo sparire per non lasciare altre tracce.

 

Che il duo Del Grosso-Pirino non solo sia passato a Tor Bella Monaca, nel tragitto di ritorno dopo l'omicidio, ma che da qui sia partito con l'arma alla volta dell'Appio Latino? Chi indaga dovrà chiarirlo. Non è escluso, tra l'altro, che proprio il denaro mai ritrovato ma comunque visto dagli emissari di Del Grosso nello zainetto della fidanzata di Sacchi sia stato lasciato insieme al revolver proprio a Tor Bella Monaca. Questa ricostruzione aprirebbe almeno uno scenario più ampio: quello per il quale dietro ai due ventenni, rinchiusi ora nel carcere di Regina Coeli, ci sia stata almeno una persona o una delle bande attive fra le torri che ha armato le loro mani e che si è poi tenuta il denaro frutto della rapina.

paolo pirino su facebookpaolo pirino paolo pirino fermo dei due sospettati per l'omicidio di luca sacchil'immagine di copertina di paolo pirino su facebooki post di paolo pirino su facebookvalerio del grosso

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