pablo escobar figlio

PABLO ESCOBAR, “MI PADRE” – IL FIGLIO DEL NARCOTRAFFICANTE PIU' FAMOSO DEL MONDO RACCONTA IN UN LIBRO LA SUA INFANZIA TRA PAURA E VIOLENZA - E DI QUELLA VOLTA CHE ESCOBAR BRUCIÒ 2 MILIONI DI DOLLARI IN CASH PER RISCALDARE LA SORELLA DURANTE UNA FUGA – VIDEO

Da http://www.aduc.it

 

sebastian marroquinsebastian marroquin

A nove anni, Juan Pablo Escobar Henao, aveva ricevuto da suo padre, il narcotrafficante più famoso del mondo, la sua prima lezione sulla droga. Gli raccontò che lui le aveva consumate tutte tranne l'eroina, però lo scoraggiò a consumarle, così come a seguire i suoi passi.

 

“Mio padre non è un personaggio che debba essere imitato. A noi non ci ha fatto vedere il percorso che dovevamo percorrere nella società, perché' si trattava del percorso che porta all'autodistruzione, alla perdita dei valori e dove la vita non ha nessuna importanza”, assicura il figlio dell'ormai morto capo del cartello di Medellin in una intervista con l'agenzia stampa France Presse (AFP) per lanciare il suo libro “Pablo Escobar. Mio padre” ("Pablo Escobar. Mi padre").

pablo escobarpablo escobar

 

A 37 anni ha deciso di raccontare la storia dell'uomo che accumulò una fortuna gigantesca con il traffico di cocaina verso gli Usa durante gli anni 1980 e scatenò una sanguinosa guerra con lo Stato colombiano per evitare la sua estradizione verso quel Paese.

 

la villa naples di pablo escobar   fotografata nel 1988la villa naples di pablo escobar fotografata nel 1988

“Io ho l'inconsueto privilegio di esser figlio di Pablo Escobar. Per me è stato un grande padre. Ho migliaia di lettere che mi scrisse dandomi consigli, (...) incitandomi ad educarmi, perché' potessi diventare una persona per bene, perché' mi tenessi fuori delle droghe”, dice.

 

 

“Mio padre minacciava i suoi impiegati di morte se fumavano uno spinello di marijuana davanti a me”. In un’intervista ha raccontato che tanto suo padre amava la sorella, che una volta, quando si trovavano nascosti in una casa sulle montagne vicino Medellìn circondata dalla polizia, bruciò due milioni di dollari per evitare che lei sentisse freddo, perché altro non avevano in casa.

 

il re della coca   pablo escobaril re della coca pablo escobar

 

Ma nonostante tutto, Escobar Henao ammette che suo padre fu un sequestratore, un terrorista ed un assassino. “Non posso negare l'evidenza”, dice con un particolare desiderio perché per suo padre non ci si sia stata “una versione meno letale”. “Avrebbe potuto trasformarmi in Pablo Escobar 2.0, ma mi ha trasformato nell'architetto, nel disegnatore, nel conferenziere e ora nello scrittore Sebastian Marroquin”, dice facendo riferimento al nome che decise di utilizzare durante il proprio esilio in Argentina con sua madre e sua sorella dopo la morte del capo il 2 dicembre 1993.

lo zoo di escobar con elefanti e la plaza de toroslo zoo di escobar con elefanti e la plaza de toros

 

“Ho avuto migliaia di occasioni per cominciare con gli affari illegali. Ma ho sempre detto di no a queste possibilità perché' ho appreso la lezione sul narcotraffico” (…) un business molto lucrativo e molto buono, ma che finisce col distruggerti”. Pablo Escobar, all'epoca il settimo uomo più ricco al mondo, ha ispirato libri, film, telenovelas e anche una serie di cartoni animati. Ma secondo suo figlio, questa è la prima volta che si racconta realmente la verità su di lui.

la piscina di naples abbandonatala piscina di naples abbandonata

 

Hescobar Henao sostiene, per esempio, che suo padre non fu ucciso in una casa di Medellin, ma che si suicidò con un colpo d'arma da fuoco nell'occhio destro. “Non ho dubbi”, che aveva pianificato la propria morte -dice- facendo presente che lo dice perché' ha dei riscontri e non l'intenzione di mostrarlo come “eroe o martire”. Inoltre racconta del tradimento di suo zio, Roberto Escobar, informatore della DEA, e di tutta la sua famiglia paterna, e ricorda che non c’è stata una prova del collegamento dell'ex-presidente del Perù Alberto Fujimori con suo padre in cambio di benefici per andare a risiedere in Usa.

 

 

sebastian marroquin 1sebastian marroquin 1

“Ha preferito morire con la dignità intatta piuttosto che aderire ad una impresa criminale e di complotto contro un governo che aveva disconosciuto in assoluto qualunque tipo di rapporto con mio padre”.

 

sebastian e pablo escobarsebastian e pablo escobar

Fa inoltre presente che nulla e' stato lasciato loro della immensa fortuna che Escobar aveva quando è morto, perché' i suoi nemici, “che includevano quelli che in passato erano stati suoi amici”, la reclamarono come “bottino di guerra”. "Siamo stati rapinati di tutti i beni, e capisco perché' questo possa essere accaduto”, perché' “di li' a poco avremmo potuto ricominciare”.

poliziotti all entrata della hacienda naples   2012poliziotti all entrata della hacienda naples 2012

E' da diverso tempo che Escobar Heano fa vedere l'altra parte del danno fatto da suo padre. Nel 2009 chiese perdono alle vittime della violenza del narcotraffico nel documentario "I peccati di mio padre”, dove chiede di riconciliarsi con i figli di Luis Carlos Galàn e Rodrigo Lara Bonilla, principali vittime politiche tra le migliaia causate da Escobar.

medellinmedellinarena personale di pablo escobararena personale di pablo escobarlibro di juan pablo escobarlibro di juan pablo escobar

 

I ricavati del libro saranno devoluti a suo figlio e alla sua famiglia, oltre che, in forma anonima, a “opere di carita' in Colombia”. “Non ci si possono levare le colpe senza contribuire al benessere del Paese, per quanto si possa farlo”.

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT – ESSÌ, STAVOLTA BISOGNA AMMETTERLO: SULLA LEGGE DI BILANCIO MATTEO SALVINI HA PIÙ DI QUALCHE SACROSANTA RAGIONE PER IMPEGNARSI A MORTE NEL SUO RUOLO DI IRRIDUCIBILE SFASCIACARROZZE DELLA MARCHESINA DEL COLLE OPPIO (“IL GOVERNO SONO IO E VOI NON SIETE UN CAZZO!’’) - DIETRO UNA FINANZIARIA MAI COSÌ MICRAGNOSA DI 18 MILIARDI, CHE HA AFFOSSATO CONDONI E PENSIONI CARI A SALVINI, L’OBIETTIVO DELLA DUCETTA È DI USCIRE CON UN ANNO IN ANTICIPO DALLA PROCEDURA DI INFRAZIONE PER DEFICIT ECCESSIVO ATTIVATA DALL'EUROPA NEL 2024. COSÌ SARÀ LIBERA E BELLA PER TRAVESTIRSI DA BEFANA PER LA FINANZIARIA 2026 CHE SARÀ RICCA DI DEFICIT, SPESE E "MENO TASSE PER TUTTI!", PROPRIO IN PERFETTA COINCIDENZA CON LE ELEZIONI POLITICHE 2027 – OVVIAMENTE LA “BEFANA MELONI” SI PRENDERÀ TUTTO IL MERITO DELLA CUCCAGNA, ALLA FACCIA DI LEGA E FORZA ITALIA…

moravia mussolini

‘’CARO DUCE TI SCRIVO...’’, FIRMATO ALBERTO MORAVIA - “AMMIRO L'OPERA DEL REGIME IN TUTTI I VARI CAMPI IN CUI SI È ESPLICATA E IN PARTICOLARE IN QUELLO DELLA CULTURA. DEBBO SOGGIUNGERE CHE LA PERSONALITÀ INTELLETTUALE E MORALE DELLA ECCELLENZA VOSTRA, MI HA SEMPRE SINGOLARMENTE COLPITO PER IL FATTO DI AVERE NEL GIRO DI POCHI ANNI SAPUTO TRASFORMARE E IMPRONTARE DI SÉ LA VITA DEL POPOLO ITALIANO” (1938) - LE 998 PAGINE DEI “TACCUINI” DI LEONETTA CECCHI PIERACCINI SONO UNA PREZIOSISSIMA MEMORIA, PRIVA DI MORALISMO E DI SENTIMENTALISMO, PER FICCARE IL NASO NEL COSTUME DELL’ITALIA LETTERARIA E ARTISTICA FINITA SOTTO IL TALLONE DELLA DITTATURA FASCISTA - DAL DIARIO DI LEONETTA PIERACCINI, SPICCANO LA VITA E LE OPERE E LA SERVILE E UMILIANTE LETTERA A MUSSOLINI DEL “SEMI-EBREO” ALBERTO PINCHERLE, IN ARTE MORAVIA – ALTRA NOTA: “SIMPATIA DI MORAVIA PER HITLER. EGLI DICE CHE DEGLI UOMINI POLITICI DEL MOMENTO È QUELLO CHE PIÙ GLI PIACE PERCHÉ GLI PARE NON SIA MOSSO DA AMBIZIONE PERSONALE PER QUELLO CHE FA...”

leonardo maria del vecchio - gabriele benedetto - andrea riffeser monti - marco talarico - luigi giacomo mascellaro

DAGOREPORT - ELKANN NON FA IN TEMPO A USCIRE DALLA SCENA CHE, ZAC!, ENTRA DEL VECCHIO JR: DAVVERO, NON SI PUÒ MAI STARE TRANQUILLI IN QUESTO DISGRAZIATO PAESE - GIÀ L’ACQUISIZIONE DEL 30% DE ‘’IL GIORNALE’’ DA PARTE DEL VIVACISSIMO LEONARDINO DEL VECCHIO, ANTICIPATA IERI DA DAGOSPIA, HA SUSCITATO “OH” DI SORPRESA. BUM! BUM! STAMATTINA SONO SALTATI I BULBI OCULARI DELLA FINANZA E DELLA POLITICA ALL’ANNUNCIO DELL'EREDE DELL VECCHIO DI VOLER ACQUISIRE IL TERZO POLO ITALIANO DELL’INFORMAZIONE, IN MANO ALLA FAMIGLIA RIFFESER MONTI: “LA NAZIONE” (FIRENZE), “IL RESTO DEL CARLINO” (BOLOGNA) E “IL GIORNO” (MILANO) - IN POCHI ANNI DI ATTIVITÀ, LMDV DI DEL VECCHIO HA INVESTITO OLTRE 250 MILIONI IN PIÙ DI 40 OPERAZIONI, SOSTENUTE DA UN FINANZIAMENTO DI 350 MILIONI DA INDOSUEZ (GRUPPO CRÉDIT AGRICOLE) - LA LINEA POLITICA CHE FRULLA NELLA TESTA TRICOLOGICAMENTE FOLTA DELL'INDIAVOLATO LMDV, A QUANTO PARE, NON ESISTE - DEL RESTO, TRA I NUOVI IMPRENDITORI SI ASSISTE A UN RITORNO AD ALTO POTENZIALE ALLO "SPIRITO ANIMALE DEL CAPITALISMO", DOVE IL BUSINESS, ANCHE IL PIU' IRRAZIONALE, OCCUPA IL PRIMO POSTO E LA POLITICA E' SOLO UN DINOSAURO DI BUROCRAZIA…

roberto occhiuto corrente sandokan antonio tajani pier silvio e marina berlusconi 2025occhiuto roscioli

CAFONAL! FORZA ITALIA ''IN LIBERTÀ'' - DALLA CALABRIA, PASSANDO PER ARCORE, ARRIVA LO SFRATTO DEFINITIVO A TAJANI DA ROBERTO OCCHIUTO: “SONO PRONTO A GUIDARE IL PARTITO FONDATO DA SILVIO BERLUSCONI’’ - PARLA IL GOVERNATORE DELLA CALABRIA E, A PARTE L'ACCENTO CALABRO-LESO, SEMBRA DI SENTIRE MARINA & PIER SILVIO: “BASTA GALLEGGIARE INTORNO ALL'8%. MELONI NON È SUFFICIENTE AL CENTRODESTRA. BISOGNA RAFFORZARE L'ALA LIBERALE DELLA COALIZIONE" - A FAR TRABOCCARE LA PAZIENZA DELLA FAMIGLIA BERLUSCONI È STATA LA PROSPETTIVA DI UN CONGRESSO NAZIONALE CHE AVREBBE DATO A TAJANI, GASPARRI E BARELLI IL POTERE DI COMPORRE LE LISTE PER LE POLITICHE NEL 2027. A SPAZZARE VIA LE VELLEITÀ DEI TAJANEI, È ARRIVATA DA MILANO LA MINACCIA DI TOGLIERE DAL SIMBOLO DEL PARTITO IL NOME "BERLUSCONI", CHE VALE OLTRE LA METÀ DELL'8% DI FORZA ITALIA - DA LOTITO A RONZULLI, DALL’EX MELONIANO MANLIO MESSINA A NICOLA PORRO: NELLA NUTRITA TRUPPA CHE SI È PRESENTATA AL CONVEGNO DI OCCHIUTO, SPICCAVA FABIO ROSCIOLI, TESORIERE DI FORZA ITALIA ED EMISSARIO (E LEGALE PERSONALE) DI MARINA E PIER SILVIO...

amadeus programmi sul nove like a star chissa chi e la corrida tha cage sukuzi music party

DAGOREPORT: AMADEUS TORNA IN RAI - IL RITORNO A VIALE MAZZINI POTREBBE MATERIALIZZARSI GRAZIE ALLO ZAMPONE DI FIORELLO, CHE NON VEDE L'ORA DI RITROVARE LA SUA "SPALLA" - CON "AMA" AL SUO FIANCO, L'EX ANIMATORE DEI VILLAGGI TURISTICI POTREBBE RINGALLUZZIRSI AL PUNTO DA AFFIANCARLO AL FESTIVALONE DI SANREMO 2027 - L'USCITA DI AMADEUS NON SAREBBE OSTACOLATA DA "NOVE" DI DISCOVERY, ANZI: I DIRIGENTI DELL’EMITTENTE AMERICANA NON VEDONO L’ORA DI RECEDERE DALL’ONEROSISSIMO CONTRATTO QUADRIENNALE CON L’EX DISC JOCKEY - SECONDO GLI “ADDETTI AI LIVORI”, LA CATENA DI FLOP INANELLATA DA "AMA" SUL "NOVE" HA PESATO SUL BILANCIO DI DISCOVERY: PER PUBBLICITÀ INCASSATA E RIMBORSATA PER MANCATO RAGGIUNGIMENTO DELLO SHARE STABILITO NEI CONTRATTI, SI PARLA DI UNA SOMMETTA INTORNO AI 15 MILIONI - A DIFFERENZA DI CROZZA E FAZIO, PERSONAGGI-FORMAT, AMADEUS SENZA UN PROGRAMMA FORTE E LA GIUSTA CORNICE DI UNA EMITTENTE GENERALISTA PRIMARIA COME RAI1, È DESTINATO A SCOMPARIRE NEL MUCCHIO…

giorgia e arianna meloni come le gemelle di shining - fotomontaggio del fatto quotidiano

DAGOREPORT – VI RICORDATE QUANDO GIORGIA MELONI DEFINIVA LA SORELLA ARIANNA UNA “PRIVATA CITTADINA SENZA INCARICHI”? DIMENTICATELO: È IN CORSO UN TENTATIVO DI TRASFORMARE LA PRIMOGENITA DI ANNA PARATORE IN UNA POLITICA NAVIGATA. ECCO COME NASCE L’IMBARAZZANTE NTERVISTA RILASCIATA OGGI DALL'EX MOGLIE DI FRANCESCO LOLLOBRIGIDA AL “CORRIERE DELLA SERA”, IN CUI ARIANNA RICORDA QUANDO “GUIDAVA IL CAMION NEI VICOLI DI ROMA” PER IL PARTITO, E RIVENDICA: “DA 30 ANNI SIAMO IN POLITICA” – LA FIAMMA MAGICA VUOLE TOGLIERLE L’ETICHETTA DI “SORELLA D’ITALIA”. IL GUAIO È CHE ‘GNA FA: L’UNICO PREGIO CHE ANCHE I COLLEGHI DI PARTITO LE RICONOSCONO È… LA SOMIGLIANZA ALLA SORELLA