GOMORRA AL TEMPO DEL CORONAVIRUS – PUSHER CON MASCHERINE E SPACCIO A DOMICILIO: A NAPOLI ANCHE LA CRIMINALITA’ ORGANIZZATA FA I CONTI CON IL MORBO - DECIMATI I GUADAGNI CHE ARRIVANO DALLE PIAZZE. AZZERATI GLI INTROITI DEL RACKET. LA PANDEMIA STA FACENDO ADDIRITTURA PIÙ DANNI DEGLI ARRESTI – I GRUPPI CRIMINALI SI SONO BUTTATI SUL MERCATO DELLE MASCHERINE CONTRAFFATTE

Giuseppe Crimaldi per ilmattino.it

 

pusher guanti e mascherine

Come ai tempi del colera, e forse anche peggio di allora. Gli effetti devastanti del Coronavirus colpiscono l’economia illegale della criminalità organizzata al pari di quella sana, schiacciata dalla “depressione da virus”. Da qualche giorno a Napoli la camorra è costretta a fare i conti con un’emergenza imprevista, capace di paralizzare ogni giorno che passa le due principali attività che rappresentano il core business di tutte le mafie: la droga e le estorsioni.

 

Decimati i guadagni che arrivano dalle piazze di spaccio. Azzerati gli introiti del racket. La pandemia sta facendo addirittura più danni degli arresti, dei blitz e forse persino delle condanne al 41 bis per boss e gregari. Già, perché se non gira il denaro non si garantiscono i rifornimenti di hashish e cocaina, i broker internazionali dei narcos preferiscono restare alla finestra aspettando tempi migliori, i clienti spariscono e non si riesce più a garantire nemmeno i “livelli lavorativi” di pusher, sentinelle e corrieri.

 

SPACCIO

È forse ancora troppo presto per dirlo, ma in una sola settimana gli incassi milionari delle oltre 300 piazze di spaccio che si contano nella sola città di Napoli pare abbiano più che dimezzato gli introiti. Persino al Rione Traiano - nuovo epicentro della vendita di stupefacenti che ha soppiantato zone come Secondigliano, Scampia, Ponticelli e il Parco Verde di Caivano - persino lì gli affari a fine giornata indicano il segno negativo. La macchina mangiasoldi di sta fermando. Luoghi di vendita tradizionali di cocaina, marijuana, hashish e kobret delle Case Nuove, del Rione Berlingieri, di Taverna del Ferro e del Rione Villa hanno chiuso i battenti. Troppi rischi e pochi soldi, un gioco che non vale la candela.

 

Resiste invece, a quanto pare, lo spaccio “on demand”: la nuova formula sperimentata ormai da anni che consiste nel trasporto e consegna a domicilio, specialmente nei quartieri-bene di Chiaia, del Vomero e di Posillipo: affidata ai pony express dello spaccio che garantiscono anonimato, sicurezza e prodotto. Ma se il contagio fa sempre più paura, gli affari devono andare avanti: e allora basta farsi un giro lungo quello stesso Rione Traiano - supermarket fino a qualche giorno fa aperto h24 per tutte le esigenze dei tossicodipendenti - per accorgersi della presenza di pusher che con tanto di mascherina verde agli angoli degli scantinati da via Catone a via Tertulliano, continuano ad aspettare clienti.

posti di blocco

 

Con i negozi chiusi, poi, la camorra dovrà inevitabilmente fare i conti anche nella riscossione delle rate del pizzo. Guadagni dimezzati, se non a picco per molte delle attività commerciali più vessate dai camorristi. E con la Pasqua ormai alle porte - Pasqua resta con Natale e Ferragosto una delle date in cui pagare è un obbligo - i cordoni della borsa si stringeranno ulteriormente.

 

 

Ma a risentire gli effetti del momento è l’intero “sistema”. Le disposizioni imposte anche per gli spostamenti, che richiedono un’autocertificazione scritta, e soprattutto le strade di centro e periferia che già prima delle 18 si trasformano in deserti, impongono alla camorra e ai camorristi nuove strategie e modi di comportamento quotidiani. Con il calar della sera per le forze dell’ordine il controllo del territorio, in queste condizioni, diventa più agevole: e dunque i clan hanno bloccato ogni attività legata al trasferimento di droga o armi, per non parlare dei movimenti di latitanti e ricercati. Il rischio di incappare in un posto di blocco, o anche di un semplice controllo amministrativo, è altissimo. Forse anche per questo da una settimana non si registrano più neanche le famigerate stese: le armi tacciono ai Quartieri come per i vicoli dei Decumani.

 

spaccio cocaina

 

 

C’è però anche il rovescio della medaglia. I gruppi criminali di piazza Mercato e del centro storico, veri plenipotenziari del sempre fiorente mercato della contraffazione, pare si stiano già muovendo: in quasi tutta la città l’assenza di mascherine e talvolta anche di disinfettanti in gel si sta trasformando in un’occasione da non perdere: e così a breve potrebbero spuntare anche mascherine contraffatte e presìdi igienico-sanitari “made in Duchesca”.

Ultimi Dagoreport

donald trump xi jinping coronavirus mondo globalizzazione

DAGOREPORT - DOPO APPENA TRE SETTIMANE ALLA CASA BIANCA, TRUMP HA GIA' SBOMBALLATO I PARADIGMI DELL'ORDINE GEOPOLITICO MONDIALE. UNO TSUNAMI MAI VISTO. DA ORIENTE A OCCIDENTE, SI STANNO CAGANDO SOTTO. TUTTI, ECCETTO UNO: LA CINA - AL TRUMPISMO SENZA LIMITISMO, L'UNICO ANTIDOTO È L’IMPERO DEL DRAGONE, LA SOLA POTENZA CHE OGGI PUO' RIBATTERE AD ARMI PARI AL BORDELLO NEO-IMPERIALISTA DELLA TECNODESTRA USA - DAVANTI AL BULLISMO DI TRUMP, XI JINPING È RIMASTO TRANQUILLO COME UN PISELLO NEL SUO BACCELLO. ALL’ANNUNCIO DEI DAZI USA AI PRODOTTI CINESI, LA RITORSIONE DI PECHINO È STATA IMMEDIATA - POCHI MEDIA HANNO SOTTOLINEATO QUAL È STATA LA DURA RISPOSTA DI XI JINPING SUL NAZI-PROGETTO TRUMPIANO DI DEPORTARE DUE MILIONI DI PALESTINESI: “GAZA È DEI PALESTINESI, NON UNA MERCE DI SCAMBIO POLITICA, NÉ TANTO MENO OGGETTO DI QUALCOSA CHE SI PUÒ DECIDERE IN BASE ALLA LEGGE DELLA GIUNGLA" - RISULTATO: LE SPARATE DEL TRUMPONE STANNO RENDENDO INAFFIDABILE WASHINGTON AGLI OCCHI DEL MONDO, COL RISULTATO DI FAR SEMBRARE IL REGIME COMUNISTA DI XI JINPING, UN INTERLOCUTORE SERIO, PACIFICO E AFFIDABILE PER FARE AFFARI, A PARTIRE DALL'EUROPA. LA SVOLTA PRO-CINA DI URSULA CON SBERLA AL PRIMO BULLO AMERICANO...

meloni salvini chat fratelli d'italia

CACCIA ALLA TALPA! - DIVERSI ESPONENTI DI FRATELLI D'ITALIA AVREBBERO INTENZIONE DI RIVOLGERSI AL GARANTE DELLA PRIVACY DOPO LA PUBBLICAZIONE DEL LIBRO "FRATELLI DI CHAT. STORIA SEGRETA DEL PARTITO DI GIORGIA MELONI” – MA VE LI IMMAGINATE MELONI, LA RUSSA, CROSETTO, URSO CONSEGNARE VOLONTARIAMENTE IL LORO CELLULARE ALLE "TOGHE ROSSE" PER SCOVARE "L’INFAME"? - LA TALPA, INVECE, PASSANDO PER VITTIMA E DENUNCIANTE, ALLONTANA DA SE’ LA POSSIBILITÀ DI VERIFICA, COSTRINGENDO LA MAGISTRATURA A GUARDARE AL DI FUORI DEI PARLAMENTARI: QUINDI GLI STAFF, LE SEGRETERIE, I PORTAVOCE, GLI ANELLI PIÙ DEBOLI…

software israeliano paragon spyware whatsapp alfredo mantovano giorgia meloni peter thiel

DAGOREPORT – SE C’È UNO SPIATO, C’È ANCHE UNO SPIONE: IL GOVERNO MELONI SMENTISCE DI AVER MESSO SOTTO CONTROLLO I GIORNALISTI COL SOFTWARE ISRAELIANO DI “PARAGON SOLUTIONS” - PECCATO CHE L’AZIENDA DI TEL AVIV, SCRIVE "THE GUARDIAN", NON FACCIA AFFARI CON PRIVATI, MA VENDA I SUOI PREGIATI SERVIZI DI HACKERAGGIO SOLO A “CLIENTI GOVERNATIVI” CHE DOVREBBERO UTILIZZARLI PER PREVENIRE IL CRIMINE - CHI AVEVA FIRMATO IL CONTRATTO STRACCIATO DAGLI ISRAELIANI PER "VIOLAZIONI"? QUAL È "L'ABUSO" CHE HA SPINTO PARAGON A DISDETTARE L'ACCORDO? – ANCHE IL MERCATO FIORENTE DELLO SPIONAGGIO GLOBALE HA IL SUO BOSS: È PETER THIEL, IL “CAVALIERE NERO” DELLA TECNO-DESTRA AMERICANA, CHE CON LA SOCIETA' PALANTIR APPLICA L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE AL VECCHIO MESTIERE DELLO 007…

barbara berlusconi

DAGOREPORT - BERLUSCONI ALLA SCALA SI È VISTO UNA SOLA VOLTA, MA IL BERLUSCONISMO SÌ, E NON AVEVA FATTO MALE CON FEDELE CONFALONIERI, CHE FU PRESIDENTE DELLA FILARMONICA DELLA SCALA E BRUNO ERMOLLI, POTENTISSIMO VICEPRESIDENTE DELLA FONDAZIONE TEATRO ALLA SCALA - INVECE BARBARA B. LA SI VIDE DUE VOLTE, AL BRACCIO DI PATO, L’EX ATTACCANTE DEL MILAN. LA SUA NOMINA NEL CDA DELLA SCALA? DONNA, GIOVANE… E POI CON QUEL COGNOME! LA COMPETENZA? BEH… LA PASSIONE MMM…: PERCHÉ, DA QUEL GIORNO CHE VENNE CON PATO, NON SI È PRESA UN BEL PALCO ANZICHÉ TORNARE ALLA SCALA SOLO QUINDICI ANNI DOPO DA CONSIGLIERE/A?