vladimir putin

PUTIN? KAPUT! – CONTINUA A CRESCERE IL NUMERO DI RICHIESTE DI DIMISSIONI FIRMATE DAI DEPUTATI LOCALI DI MOSCA E SAN PIETROBURGO. ORMAI SONO 50 E NON VANNO SOTTOVALUTATE: PER “MAD VLAD” È SOLO QUESTIONE DI TEMPO. SE ANCHE LE ELITE, CHE HANNO CAMPATO PER ANNI GRAZIE A LUI, LO ABBANDONANO, A CAUSA DELLE SANZIONI CHE INIZIANO A MORDERE, LO ZAR È DAVVERO FINITO – IL COMMENTO DEL SITO AMERICANO “THE HILL”: “ANCHE UN DITTATORE HA BISOGNO DI ESSERE CONSIDERATO LEGITTIMO PER RIMANERE AL POTERE. IL MALCONTENTO POPOLARE PUÒ SOLO AUMENTARE. UN'ESPLOSIONE SOCIALE POTREBBE ESSERE INEVITABILE.  QUALUNQUE SIA LO SCENARIO, LA FINE DI PUTIN È SICURAMENTE VICINA”

DAGONEWS

vladimir putin

“Vladimir Putin? Kaput!”. È l’incipit dell’articolo di Alexander J. Motyl per “The Hill”, sito di Washington molto addentro alle “cose di Casa Bianca“.

 

L’analisi di Motyl parte da una lettera scritta da un soldato 26enne dell’esercito russo, V.V. Tarasenko, morto nella controffensiva ucraina nella provincia di Kharkiv.

 

Nella missiva, Tarasenko fa luce sulle reali condizioni delle truppe di “MAd Vlad”, costrette a combattere senza munizioni, mandate allo sbaraglio e a morte sicura. Come scriveva ieri Gianluca Di Feo su “Repubblica”, il morale deii militari russi è bassissimo, sono “sempre più perplessi sulla situazione in Ucraina e adesso consapevoli delle disfatte.

 

(Putin) non ha armi speciali che possano rovesciare le sorti del conflitto. I missili a lungo raggio che piovono in queste ore su Kharkiv sono le ultime scorte, perché l'embargo ha paralizzato le fabbriche.

 

controffensiva ucraina nella regione di kharkiv 5

Insomma, per lo zar del Cremlino, ogni giorno che passa, si mette peggio. Putin ha le ore contate, e ormai lo sa benissimo anche lui, come lo sanno i politici russi, che in questi anni lo hanno sostenuto, appoggiato, idolatrato.

 

Le richieste di dimissioni che arrivano dai parlamenti locali continuano ad arrivare: ormai sono 50, (47 per la precisione), secondo la CNN.

 

Scrive Micol Flammini sul "Foglio": “I deputati di diciassette distretti di Mosca e San Pietroburgo hanno firmato una dichiarazione per chiedere le dimissioni di Vladimir Putin.

esercito ucraino

 

La scorsa settimana erano arrivate altre due richieste simili, che accusavano il presidente russo di arrecare un grande danno alla sicurezza della nazione. Attorno al Cremlino, mentre gli ucraini avanzano verso il confine orientale liberando i territori occupati dall'esercito di Mosca, è venuta giù l'unità che aveva contribuito a rendere forte e martellante in Russia l'idea che “l'operazione speciale" contro l'Ucraina fosse un dovere, anche di facile realizzazione”.

 

Non è stato così, grazie ai rifornimenti occidentali e alla resistenza di Zelensky e dei suoi compatrioti. I politici moscoviti hanno adottato una risoluzione che dichiara apertamente che Putin deve andarsene: “Chiediamo che si dimetta perché le sue opinioni e il suo modello di governo sono irrimediabilmente superati e impediscono lo sviluppo della Russia e del suo potenziale umano".

 

vladimir putin volodymyr zelensky

I pietroburghesi sono stati ancora più radicali. Hanno proposto che la Duma di Stato, il moribondo parlamento russa, accusasse Putin di "tradimento di Stato" con l'intento di farlo rimuovere dall'incarico.

 

controffensiva ucraina nella regione di kharkiv 6

Amorale della favola, sintetizzata da Motyl: “Putin ha perso la sua legittimità e un governante - anche un dittatore fascista - ha bisogno di essere considerato legittimo dalle élite e dalle masse per rimanere al potere. Se, come sembra probabile, le opinioni di Tarasenko e dei politici di Mosca e San Pietroburgo sono diffuse, allora la decadenza in corso dell'esercito russo può solo accelerare e il malcontento popolare può solo aumentare. Un'esplosione sociale potrebbe essere inevitabile.  Qualunque sia lo scenario, la fine di Putin è sicuramente vicina e il mondo farebbe bene a minimizzare le possibilità che agisca in modo ancora più distruttivo, accelerando una vittoria ucraina e dando così una spinta all'opposizione democratica russa e chiudendo l'era Putin il prima possibile”.

proteste contro putin

zelensky putincontroffensiva ucraina nella regione di kharkiv 7controffensiva ucraina nella regione di kharkiv 3controffensiva ucraina nella regione di kharkiv 1controffensiva ucraina nella regione di kharkiv 2

attacco russo a kharkiv Rukh Lviv Metalist Kharkiv

consiglieri contro putin vladimir putinGAS N ROSES - MEME BY CARLI vladimir putin alla camera ardente di mikhail gorbaciov 1VLADIMIR PUTIN recep tayyip erdogan vladimir putin vertice di sochi vladimir putin vladimir putin aspetta erdogan a teheran 1vladimir putin giornata della marina russavladimir putin Vladimir Putin e la salma di Mikhail Gorbaciov PUTIN E SALVINI BY ELLEKAPPA

Ultimi Dagoreport

donald trump zelensky putin

DAGOREPORT - UCRAINA, LA TRATTATIVA SEGRETA TRA PUTIN E TRUMP È GIA' INIZIATA (KIEV E UE NON SONO STATI NEANCHE COINVOLTI) - “MAD VLAD” GODE E ELOGIA IN MANIERA SMACCATA IL TYCOON A CUI DELL'UCRAINA FREGA SOLO PER LE RISORSE DEL SOTTOSUOLO – IL PIANO DI TRUMP: CHIUDERE L’ACCORDO PER IL CESSATE IL FUOCO E POI PROCEDERE CON I DAZI PER L'EUROPA. MA NON SARA' FACILE - PER LA PACE, PUTIN PONE COME CONDIZIONE LA RIMOZIONE DI ZELENSKY, CONSIDERATO UN PRESIDENTE ILLEGITTIMO (IL SUO MANDATO, SCADUTO NEL 2024, E' STATO PROROGATO GRAZIE ALLA LEGGE MARZIALE) - MA LA CASA BIANCA NON PUO' FORZARE GLI UCRAINI A SFANCULARLO: L’EX COMICO È ANCORA MOLTO POPOLARE IN PATRIA (52% DI CONSENSI), E L'UNICO CANDIDATO ALTERNATIVO È IL GENERALE ZALUZHNY, IDOLO DELLA RESISTENZA ALL'INVASIONE RUSSA...

donnet, caltagirone, milleri, orcel

DAGOREPORT - COSA POTREBBE SUCCEDERE DOPO LA MOSSA DI ANDREA ORCEL CHE SI È MESSO IN TASCA IL 4,1% DI GENERALI? ALL’INIZIO IL CEO DI UNICREDIT SI POSIZIONERÀ IN MEZZO AL CAMPO NEL RUOLO DI ARBITRO. DOPODICHÉ DECIDERÀ DA CHE PARTE STARE TRA I DUE DUELLANTI: CON IL CEO DI GENERALI, PHILIPPE DONNET, OPPURE CON IL DUPLEX CALTAGIRONE-MILLERI? DIPENDERÀ DA CHI POTRÀ DARE PIÙ VANTAGGI A ORCEL - UNICREDIT HA IN BALLO DUE CAMPAGNE DI CONQUISTA: COMMERBANK E BANCO BPM. SE LA PRIMA HA FATTO INCAZZARE IL GOVERNO TEDESCO, LA SECONDA HA FATTO GIRARE LE PALLE A PALAZZO CHIGI CHE SUPPORTA CALTA-MILLERI PER UN TERZO POLO BANCARIO FORMATO DA BPM-MPS. E LA RISPOSTA DEL GOVERNO, PER OSTACOLARE L’OPERAZIONE, È STATA L'AVVIO DELLA PROCEDURA DI GOLDEN POWER - CHI FARÀ FELICE ORCEL: DONNET O CALTA?

giorgia meloni daniela santanche

DAGOREPORT - MA QUALE TIMORE DI INCROCIARE DANIELA SANTANCHÈ: GIORGIA MELONI NON SI È PRESENTATA ALLA DIREZIONE DI FRATELLI D’ITALIA PERCHÉ VUOLE AVERE L’AURA DEL CAPO DEL GOVERNO DALLO STANDING INTERNAZIONALE CHE INCONTRA TRUMP, PARLA CON MUSK E CENA CON BIN SALMAN, E NON VA A IMMISCHIARSI CON LA POLITICA DOMESTICA DEL PARTITO - MA SE LA “PITONESSA” AZZOPPATA NON SI DIMETTERÀ NEI PROSSIMI GIORNI RISCHIA DI ESSERE DAVVERO CACCIATA DALLA DUCETTA. E BASTA POCO: CHE LA PREMIER ESPRIMA A VOCE ALTA CHE LA FIDUCIA NEI CONFRONTI DEL MINISTRO DEL TURISMO È VENUTA A MANCARE - IL RUOLO DEL "GARANTE" LA RUSSA…

barbara marina pier silvio berlusconi giorgia meloni

L’AMBIZIOSA E INCONTROLLABILE BARBARA BERLUSCONI HA FATTO INCAZZARE MARINA E PIER SILVIO CON LA DICHIARAZIONE AL TG1 CONTRO I MAGISTRATI E A FAVORE DI GIORGIA MELONI, PARLANDO DI “GIUSTIZIA A OROLOGERIA” DOPO L’AVVISO DI GARANZIA ALLA PREMIER PER IL CASO ALMASRI - PRIMA DI QUESTA DICHIARAZIONE, LA 40ENNE INEBRIATA DAL MELONISMO SENZA LIMITISMO NE AVEVA RILASCIATA UN’ALTRA, SEMPRE AL TG1, SULLA LEGGE PER LA SEPARAZIONE DELLE CARRIERE TRA GIUDICI E PM (“È SOLO UN PRIMO PASSO”) - E NELL’IMMAGINARIO DI MARINA E PIER SILVIO HA FATTO CAPOLINO UNA CERTA PREOCCUPAZIONE SU UNA SUA POSSIBILE DISCESA IN POLITICA. E A MILANO SI MORMORA CHE, PER SCONGIURARE IL "PERICOLO" DELLA MELONIANA BARBARA (“POTREBBE ESSERE UN’OTTIMA CANDIDATA SINDACA PER IL CENTRODESTRA NELLA MILANO’’, SCRIVE IL “CORRIERE”), PIER SILVIO POTREBBE ANCHE MOLLARE MEDIASET E GUIDARE FORZA ITALIA (PARTITO CHE VIVE CON LE FIDEJUSSIONI FIRMATE DA BABBO SILVIO...) - VIDEO