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SAREBBERO ALMENO UNA TRENTINA I RAGAZZINI ADESCATI DAL PR CLAUDIO NUCCI. PISCHELLI “COMPRATI” CON PICCOLI REGALI: SPICCIOLI, RICARICHE TELEFONICHE E FELPE FIRMATE - NELLE INTERCETTAZIONI L’UOMO SI VANTA CON UN AMICO DEGLI INCONTRI E DEL SESSO FATTO I RAGAZZINI

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1 - SESSO CON RAGAZZINI IN CAMBIO DI RICARICHE: PR SUBITO A PROCESSO

Ilaria Sacchettoni per il “Corriere della Sera”

 

Cinquantasei anni e fame di ragazzini. Claudio Nucci, pierre romano molto noto, organizzatore di feste, incontri e serate, li adescava anche a scuola. Studenti fra i 14 e i 16 anni comprati per poco: una felpa, un biglietto per l’evento sportivo, la promessa di un lavoro intrigante. Nucci è stato arrestato a febbraio e ora, sulla base delle prove raccolte durante una rapida inchiesta, il pubblico ministero Eugenio Albamonte ha chiesto nei suoi confronti il processo immediato.

 

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Assistito dal difensore Gianluca De Bonis, l’uomo avrebbe fornito alcune conferme nel corso degli interrogatori in carcere. É accusato di induzione e sfruttamento della prostituzione ma anche detenzione di materiale pedopornografico. Due delle vittime sono liceali, studenti di un istituto privato della Roma nord, il tipo di scuola elitaria con servizi da campus e fama di severità. Con uno di loro, 16 anni, il cinquantaseienne avrebbe fatto sesso a pagamento per più di un anno, dal 2014 fino a poco prima dell’arresto. Le indagini fotografano una relazione di dipendenza e ricatto: Nucci lo minacciava di rendere pubblici foto e video girati nel corso di uno dei loro appuntamenti.

 

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Gesti di autoerotismo, primi piani di nudo, immagini molto esplicite. E l’avvertimento era perentorio: «Faccio vedere ’ste foto ai tuoi». La vicenda si è ripetuta con altri minori. Ma in un caso la famiglia si è accorta di quanto stava accadendo. Lo zio di una delle vittime ha decifrato lo strano comportamento del nipote, a volte aggressivo altre disorientato. Ha cercato tracce nel suo smartphone, si è imbattuto in qualche sms che ha chiarito cosa stava accadendo.

 

Tre vittime accertate, ma gli investigatori sospettano altri episodi, una trentina sono quelli in via di approfondimento. I ragazzini si sarebbero prostituiti in cambio di piccole somme o regali, come la felpa o l’accessorio griffato. Nell’ordinanza del gip Stefano Aprile sono finiti due casi fotocopia, quello di altrettanti ragazzi di sedici e diciassette anni: anche loro costretti a praticare a Nucci rapporti orali e «atti di masturbazione reciproca». Con il secondo di loro il pierre si sarebbe garantito con la minaccia la sua sottomissione, dopo averlo indotto a fare dei video esibizionisti. Desolanti le intercettazioni. In alcune Nucci si vantava raccontando i dettagli a un amico. E ora bisogna verificare quanti hanno voltato la testa dall’altra parte.

PONTE MILVIOPONTE MILVIO

 

2 - LUCCHETTI, MALAVITA E FELPE FIRMATE QUELLE FRANGE AMORALI A ROMA NORD

Maria Laura Rodotà per il “Corriere della Sera”

 

«Allarme pedofilia a Roma Nord», titola il sito Vignaclarablog, per buoni motivi. Chi è cresciuto a Roma Nord avrebbe voluto attivarlo da una quarantina d’anni, l’allarme pedofilia. Leggere di Claudio Nucci «noto pierre», delle accuse di adescamento di quattordici-sedicenni ricattati con filmini e blanditi con felpe e inviti a feste, intristisce ma non stupisce chi ha vissuto lì.

 

ponte milvio ponte milvio

In tempi in cui le ragazzine temevano incontri col Masturbatore Folle di via Flaminia Vecchia (si diceva venisse da una famiglia del partito di maggioranza relativa; poi chissà). Quando si raccontava di festini con adolescenti che poi tacevano sulle violenze di ragazzi più grandi coi maglioni a V e le scarpe a punta, e succedeva dopo lo choc collettivo dell’assassinio del Circeo.

 

Quando i ragazzini della parrocchia del Preziosissimo Sangue si facevano sfuggire storie di bizzarrie e frasi strane del prete. E insomma, noi che abbiamo fatto la prima comunione col parroco di Mamma Ebe, le medie con il vice di Massimo Carminati — oltre che con altri futuri terroristi neri e finte bionde — e viviamo in altre città o altri quartieri, ricordiamo tanti giorni piacevoli; ottimi gelati; perfidi, formativi battibecchi da bar. Ma torniamo con una certa inquietudine, non abbiamo mai dimenticato la crudeltà sottotraccia di Roma Nord.

PONTE MILVIO LUCCHETTOPONTE MILVIO LUCCHETTO

 

Quel quadrante della città fatto di quartieri borghesi; come i Parioli, prima sogno e ispirazione, poi parte integrante del romanordismo. Di quartieri uber-aspirazionali; come il cuore di Roma Nord diviso da corso Francia, da un lato Vigna Clara, dall’altro la Collina Fleming che ha inglobato la Tor di Quinto della nostra infanzia e le sue case di cooperativa. Di quartieri ex borghesi aspirazionali deprezzati dai pessimi collegamenti, come buona parte della Cassia. Di quartieri ex popolari ora sinonimo di movida, lucchetti dell’amore, malavita organizzata che compra locali e possiede politici, insomma di Ponte Milvio; dove una volta c’erano tanti elettrauto e ora ci sono tanti pierre.

 

BABY ESCORT DEI PARIOLI INCONTRO CON UN CLIENTE BABY ESCORT DEI PARIOLI INCONTRO CON UN CLIENTE

Intesi come uomini e donne che si occupano di pubbliche relazioni, organizzano eventi, promuovono ristoranti, club, persone. Sono quasi sempre perbene, poi ci sono alcuni esponenti del romanordismo peggiore. Sono amici di professionisti e riciclatori, e tutti insieme, alle loro feste, socializzano con tutti. Ma — con la ferocia di un ceto benestante mai diventato davvero classe dirigente — dividono il mondo in gente da trattare quasi bene e gente da liquidare con la fredda maleducazione che in zona fa fino: i meno abbienti, i ragazzini da invitare a casa e poi far tacere con ricatti e/o felpe, le ragazze fuori zona.

 

BABY ESCORT VANESSA BABY ESCORT VANESSA

«Avvocato stasera con chi mi si accompagna, una principessa o una maleducata?», chiede Max-Edoardo Ferrario, assistente di Economia e nuova maschera di Roma Nord nella web serie Post Esami , episodio In linea con Max. Le principesse sono come Lavi, fidanzata di Max, seccatrice ma necessaria, comunque un accessorio. Lavi può pretendere un weekend a Saturnia; le maleducate, al massimo, una cena da Falso a Ponte Milvio, dove «la cucina tradizionale giapponese incontra l’eleganza di Collina Fleming», e una bottiglia di sauvignon Sdraiala.

 

Per i quasi bambini adescati da Nucci, da lui ma forse anche per altri, c’erano regalini equivalenti, adatti all’età: capi d’abbigliamento ganzi, ricariche telefoniche, 50-100 euro per il sabato sera. Paghette dell’orrore, comunque utili (molte famiglie hanno meno soldi, come ovunque, ora) in una zona dove gli status symbol sono essenziali (e dove una pagina Facebook come quella di Nucci vale un trattato sociologico rionale: ci sono foto di damazze in lamè e della salma di Padre Pio, di pischelli ben vestiti e di macchinoni esibiti, di selfie con mezzi Vip e di un mercante in fiera in famiglia; di eventi truzzissimi e di salotti damascati «presso via dei Monti Parioli»; e così via).

BABY ESCORT LA CASA AI PARIOLI BABY ESCORT LA CASA AI PARIOLI

 

E dove, si diceva, ci sono sempre state brutte storie che si preferiva coprire, rimuovere, non vedere. Anche in buone famiglie dove si cena guardando gli smartphone e solo violando gli smartphone altrui (lo ha fatto lo zio impiccione di una delle vittime) si scoprono fatti traumatici. Simili a fatti del passato, remoto e recente, a pensarci. È del 2010 l’ascoltatissima canzone de «I Cani» (è uno solo, Niccolò Contessa, romanordista e iconico) che così recita: «I pariolini di diciott’anni danno le botte di cocaina, fanno i filmini con le quartine (quelle di quarta ginnasio, ndr ) perché anche se non fosse amore non per questo è da buttare come è logico che sia».

BABY ESCORT DEI PARIOLI INCONTRO CON UN CLIENTE BABY ESCORT DEI PARIOLI INCONTRO CON UN CLIENTE

 

Claudio Nucci di anni ne ha 56 e non è colpevole fino a un’eventuale condanna definitiva. In caso, farebbe parte della frangia amorale che a Roma Nord (o forse in tutti i quartieri del mondo un po’ benestanti e un po’ cattivi) l’ha sempre pensata così. Che «non per questo è da buttare come è logico che sia» (più che non buttare, bisognerebbe non rimuovere; e non abituarsi a queste storie di prostituzione minorile ambosessi per abbienti e benpensanti; essere un po’ meno cinici, e magari moralmente più selettivi, vivendo a Roma Nord ma anche altrove, magari).

 

3 - CARPE DIEM DI ROMA NORD LE INTERCETTAZIONI DI NUCCI

Ilaria Sacchettoni per il “Corriere della Sera - Roma”

 

BAMBINI PROSTITUTI A TERMINI BAMBINI PROSTITUTI A TERMINI

Al pierre piaceva il latino. «Carpe Diem» è il motto di Orazio importato da Claudio Nucci sul proprio profilo Facebook con più di 50mila contatti. Una stravagante galleria di foto che mescola la teca di Padre Pio al selfie tardivo di qualche signora sulla pista da ballo. Di nuovo una storia di sesso comprato ci porta in un quartiere di pregio. Due anni fa furono le liceali-squillo. Ragazzine con la rabbia da adulte che costringevano i loro clienti ad arrampicarsi su, tra le doppie file di viale Parioli.

 

Oggi sono i quindicenni in vendita della zona Prati. Ragazzi di scuole elitarie dalle vite per nulla al riparo si vede. Quindicenni che partecipano ai riti un pò stanchi della movida romana. Gli shottini di Ponte Milvio. Il fumo sulle panchine di villa Balestra. La corsa in minicar lungo viale della Moschea.

 

BAMBINI PROSTITUTI A TERMINI  BAMBINI PROSTITUTI A TERMINI

Storie del genere non si archiviano così ma travolgono intere famiglie. Qui non si tratta più delle marchette a pagamento sui vagoni di Termini (per ricordare l’inchiesta della Polfer che un anno fa aveva portato in carcere pedofili seriali e dove molte vittime, mostrandosi di colpo più navigate del previsto, hanno finito per ritrattare). Qui è differente. Il protagonista è un pierre conosciuto. Il tipo che ringrazi a tarda notte per la serata speciale e gli ospiti cool . L’uomo con tanti amici e tutti consapevoli del valore della loro privacy. E che ora sarà giudicato con rito immediato.

 

Al carpe diem della Roma Nord partecipano in tanti. Notti festose dove i numeri di cellulare girano come in un valzer. Le intercettazioni e le audizioni protette, servite per mettere a punto l’accusa nei confronti di Nucci, rivelano dettagli e retroscena.

 

BAMBINI PROSTITUTI A TERMINIBAMBINI PROSTITUTI A TERMINI

In quei verbali, una delle vittime che chiameremo Luca racconta la storia di uno sfruttamento vellutato ma non troppo, un menage di sottomissione e regali, dipendenza e vantaggi, affettuosità e ricatto. Racconta di come Nucci lo abbia mantenuto con piccole somme in un periodo «di necessità economiche in cui versava». Di come gli avesse promesso un lavoro interessante. E di come lo avesse convinto, secondo il pm Eugenio Albamonte, a prostituirsi «determinandolo a compiere atti sessuali consistiti nel praticargli rapporti orali e nel compiere atti di masturbazione reciproca».

IL VIDEO DELLA CNN SUI BAMBINI PROSTITUTI A TERMINIIL VIDEO DELLA CNN SUI BAMBINI PROSTITUTI A TERMINI

 

Sempre in quei verbali c’è uno zio spaventato dall’enormità del suo ruolo: fare da madre e da padre a un sedicenne che ti invia messaggi emotivamente criptati. Di cui all’improvviso scopri la vita bollente proprio durante l’estate. In quelle notti prima degli esami a cui ci hanno abituato i film.

 

E c’è Brian (nome di fantasia anche questo) che ha imparato quanto possa rivelarsi fatale la app di un Iphone. Ripreso in un video in cui lo si vede masturbarsi doveva piegarsi alle richieste del pierre per evitare che i suoi lo sapessero. Infine in quei verbali, confluiti nell’ordinanza del gip Stefano Aprile, si ascolta Nucci mentre con un amico parla delle gratificazioni ricavate dal sesso con uno dei suoi ragazzini. Il carpe diem ha i suoi voyeur.

 

 

 

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