trinita' dei monti roma

TORNERANNO A CHIAMARLA TRINITA’ - GRANDE FESTA PER LA RIAPERTURA DELLA SCALINATA DI PIAZZA DI SPAGNA DOPO IL RESTAURO PAGATO DA BULGARI - LA SINDACA RAGGI PROMETTE RONDE ANTI-BIVACCHI - AUGIAS: “NESSUNA CANCELLATA? AFFIDARE LA SCALINATA ALLA BUONA EDUCAZIONE DEI SUOI FREQUENTATORI E’ UN AZZARDO” - VIDEO

 

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Flaminia Savelli e Laura Serloni per “la Repubblica”

Quasi un anno di lavori per restaurare i 135 gradini della scalinata di Trinità dei Monti. Un milione e mezzo di euro, donati dalla maison Bulgari, per il maquillage del capolavoro settecentesco dell’architetto Francesco De Sanctis. E ieri è stato inaugurato lo scenografico raccordo tra le pendici del Pincio e piazza di Spagna.

 

Ma se i mecenati ci hanno messo i soldi oltreché il cuore — visto che proprio in via Sistina in cima alla scalinata il capostipite Sotirio nel 1884 aprì il primo negozio di gioielli — adesso si apre la vera sfida, quella per preservarla. Fino a domenica saranno triplicate le forze in campo con 12 vigili urbani a presidio della scalinata, poi il comandante Diego Porta vedrà la sindaca di Roma, Virginia Raggi, per studiare un piano di tutela.

 

«Saranno vietati i bivacchi — promette la prima cittadina davanti all’amministratore delegato di Bulgari Jean-Christophe Babin, al patron della maison Nicola Bulgari e al Sovrintendente capitolino ai Beni culturali Claudio Parisi Presicce — ma ci sarà anche un monitoraggio più attento e presente dei vigili. La notte non sarà chiusa, ma chiediamo la collaborazione di tutti i cittadini che devono responsabilizzarsi».

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Accantonato il progetto di una cancellata per proteggere il monumento perché «la cultura non deve essere ingabbiata», si è aperto il dibattito. E a difesa del monumento con una lettera si sono schierati architetti, premi Oscar, imprenditori, musicisti e pittori: tra questi lo storico dell’arte Claudio Strinati, lo psicanalista Umberto Galimberti, l’architetto Massimiliano Fuksas, lo scenografo Dante Ferretti, il pittore Paolo Giorgi, il giornalista Jas Gawronski e l’editorialista Vittorio Emiliani.

 

Tutti uniti nel chiedere una speciale tutela per la scalinata di Trinità dei Monti che «non deve essere utilizzata come uno pseudo pub irlandese all’italiana». Ma, almeno per ora, l’unica cosa certa sono i controlli triplicati fino a domenica: 12 vigili urbani divisi in due turni per un totale di 10 ore, poi dalle 20 non ci sarà più nessun presidio. Non è stata emessa nessuna nuova ordinanza, tanto che i caschi bianchi si atterranno alle regole stabilite per piazza di Spagna dall’antibivacco emanata dall’amministrazione Veltroni nell’anno 2004.

 

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Arriva, invece, dagli agenti di Roma capitale la richiesta al Comune di vietare la sosta sui gradini. «Il Campidoglio valuti la possibilità di emanare un’ordinanza che vieti la sosta sui gradini», è la proposta di Sergio Fabrizi, delegato Ugl e in servizio al I gruppo Trevi della polizia locale. «Pensiamo a una rampa di salita, una di discesa e quella centrale lasciata esclusivamente all’esposizione dei fiori — continua — In questo modo sarebbe possibile il controllo e la salvaguardia del monumento senza alcun disagio o difficoltà ». E la multa per chi trasgredisce è di 50 euro.

 

2. L’AZZARDO DI ROMA

Corrado Augias per “la Repubblica”

 

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Vorrei che i lettori, nel giorno lieto in cui la scalinata di Trinità dei Monti viene restituita a cittadini e turisti, ricordassero il nome del dottor Francesco Prosperetti, soprintendente per l’area archeologica romana. Con l’autorità del suo ruolo, s’è opposto ad una cancellata notturna a protezione del monumento; ha anzi dichiarato di voler togliere anche quelle già esistenti intorno ai due Archi di Costantino e di Giano.

 

Forte del suo convincimento, il Soprintendente s’è detto certo che le misure di sorveglianza adottate e le altre che verranno prese, saranno sufficienti a garantire l’integrità di questi manufatti unici al mondo. Si tratta di una sorveglianza rafforzata sulle 24 ore da parte di vigili urbani, assistiti da alcuni “Guardiani del decoro” vale a dire operatori apparentabili agli esistenti “Ausiliari del traffico” che vanno in giro con una pettorina di riconoscimento a fare le multe alle auto in sosta vietata.

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Roma cade a pezzi, ogni notte si aggiunge una qualche devastazione o sfregio ai danni delle aree monumentali e archeologiche, dai busti del Pincio agli obelischi egiziani, ogni notte un frammento di arredo urbano viene distrutto o rubato.

 

In una situazione del genere affidare un monumento come la scalinata di piazza di Spagna alla buona educazione e al rispetto dei suoi frequentatori può essere visto come un azzardo. Spero di sbagliarmi, mi auguro che il pessimismo di queste parole possa essermi rimproverato. Se da qui a qualche mese dovessimo invece vedere che si trattava di crudo realismo, il dottor Prosperetti qualche parola di spiegazione, almeno quella, dovrà darla.

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