giusi ferre'

SE NE VA A 76 ANNI DOPO UNA LUNGA MALATTIA GIUSI FERRÉ, DECANA DEL GIORNALISMO DI MODA ITALIANA - HA “ALLEVATO” UNA GENERAZIONE DI GIORNALISTI DI COSTUME E DI LEI QUIRINO CONTI AVEVA ANNOTATO “IL SENSO MORALE, PER COME SCRUTAVA FATTI, COSE E PERSONE” - MAI PIEGATA ALL’USO DEL COMPUTER, HA CONTINUATO FINO ALLA FINE AD USARE LA MACCHINA DA SCRIVERE, CHE MANEGGIAVA USANDO SOLO DUE DITA: AVEVA UN RUBRICA FISSA SETTIMANALE SU “IO DONNA” E…

Michela Proietti per www.corriere.it

 

giusi ferre' 3

E’ morta la scorsa notte Giusi Ferré, decana del giornalismo di moda italiana, 76 anni. Era malata da tempo. Notista di moda e costume, nata a Milano da una famiglia di milanesi doc - padre tranviere, mamma casalinga - ha cominciato da subito a lavorare nel mondo della moda. Rossa di capelli, del segno del Sagittario nata il 16 dicembre, amava vestire di nero, il suo colore preferito: ha «allevato» una generazione di giornalisti di costume e di lei Quirino Conti, autore della postfazione del suo libro più noto «Buccia di Banana», aveva annotato «il senso morale, per come scrutava fatti, cose e persone». La più grande di tre figli, era imparentata con Oreste Speciani, il noto nutrizionista milanese e anche con Gianfranco Ferré, di cui negava la parentela, ma con cui aveva un legame fortissimo.

giusi ferre' 2

 

Mai piegata all’uso del computer, ha continuato fino alla fine ad usare la macchina da scrivere, che maneggiava con grande velocità, usando solo due dita: dopo l’esordio a Epoca, aveva scritto per Linea Italiana e Linea Sport, diretti da Fabrizio Pasquero. Fu poi presa all’Europeo ed è sua la prima intervista a Miuccia Prada, nel periodo in cui Karl Lagerfeld dichiarò che avrebbe voluto inventare lui la borsa di nylon con le catene della Chanel. Abilissima a cogliere in ogni racconto il dettaglio più curioso, in quella intervista era riuscita a far ricordare a Miuccia Prada di quando il padre le portava in America a bordo del transatlantico vestendole di nero, perché in caso di naufragio non sarebbero state divorate dai pescecani.

 

giusi ferre' 1

Dopo aver scritto un libro di grande successo sulla Timberland, aveva inventato il «format» Buccia di Banana, storica rubrica di costume e moda del settimanale Io Donna sugli scivoloni di stile delle celebrità, a cui ha dedicato un libro edito da Rizzoli e che ha ispirato la trasmissione su Lei tv. Aveva un rubrica fissa settimanale su Io Donna (Buccia di Banana e Tocco di Classe) e ha fatto parte della giuria del programma Italia’s Next Top Model.

 

Giusi Ferré ha raccontato Giorgio Armani, l’uomo e le rivoluzionarie idee sullo stile femminile, nel libro «Giorgio Armani, il sesso radicale». E allo stilista è rimasta legata nel tempo firmando molte interviste al maestro della moda italiana.

giusi ferre' 10

Aveva trasformato la sua severità in ironia pungente, senza mai scendere a compromessi in fatto di cultura, ripetendo con la sua erre moscia che «per scrivere un pezzo al giorno bisogna scrivere almeno un libro al giorno».

giusi ferre' 5giusi ferre' 7giusi ferre' 4giusi ferre' 11giusi ferre' 8giusi ferre' 9giusi ferre' 6

Ultimi Dagoreport

terzo mandato vincenzo de luca luca zaia giorgia meloni matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT – REGIONALI DELLE MIE BRAME! BOCCIATO IL TERZO MANDATO, SALVINI SI GIOCA IL TUTTO PER TUTTO CON LA DUCETTA CHE INSISTE PER UN CANDIDATO IN VENETO DI FRATELLI D'ITALIA - PER SALVARE IL CULO, A SALVINI NON RESTA CHE BATTERSI FINO ALL'ULTIMO PER IMPORRE UN CANDIDATO LEGHISTA DESIGNATO DA LUCA ZAIA, VISTO IL CONSENSO SU CUI IL DOGE PUÒ ANCORA CONTARE (4 ANNI FA LA SUA LISTA TOCCO' IL 44,57%, POTEVA VINCERE ANCHE DA SOLO) - ANCHE PER ELLY SCHLEIN SONO DOLORI: SE IL PD VUOLE MANTENERE IL GOVERNO DELLA REGIONE CAMPANA DEVE CONCEDERE A DE LUCA LA SCELTA DEL SUO SUCCESSORE (LA SOLUZIONE POTREBBE ESSERE CANDIDARE IL FIGLIO DI DON VINCENZO, PIERO, DEPUTATO PD)

elisabetta belloni giorgia meloni giovanni caravelli alfredo mantovano

DAGOREPORT – CHI È STATO A FAR TRAPELARE LA NOTIZIA DELLE DIMISSIONI DI ELISABETTA BELLONI? LE IMPRONTE PORTANO A “FONTI DI INTELLIGENCE A LEI OSTILI” - L'ADDIO DELLA CAPA DEGLI SPIONI NON HA NULLA A CHE FARE COL CASO SALA. LEI AVREBBE PREFERITO ATTENDERE LA SOLUZIONE DELLE TRATTATIVE CON TRUMP E L'IRAN PER RENDERLO PUBBLICO, EVITANDO DI APPARIRE COME UNA FUNZIONARIA IN FUGA - IL CONFLITTO CON MANTOVANO E IL DIRETTORE DELL'AISE, GIANNI CARAVELLI, VIENE DA LONTANO. ALLA FINE, SENTENDOSI MESSA AI MARGINI, HA GIRATO I TACCHI   L'ULTIMO SCHIAFFO L'HA RICEVUTO QUANDO IL FEDELISSIMO NICOLA BOERI, CHE LEI AVEVA PIAZZATO COME VICE ALLE SPALLE DELL'"INGOVERNABILE" CARAVELLI, È STATO FATTO FUORI - I BUONI RAPPORTI CON L’AISI DI PARENTE FINO A QUANDO IL SUO VICE GIUSEPPE DEL DEO, GRAZIE A GIANMARCO CHIOCCI, E' ENTRATO NELL'INNER CIRCLE DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA

cecilia sala abedini donald trump

DAGOREPORT – LO “SCAMBIO” SALA-ABEDINI VA INCASTONATO NEL CAMBIAMENTO DELLE FORZE IN CAMPO NEL MEDIO ORIENTE - CON IL POPOLO IRANIANO INCAZZATO NERO PER LA CRISI ECONOMICA A CAUSA DELLE SANZIONI USA E L’''ASSE DELLA RESISTENZA" (HAMAS, HEZBOLLAH, ASSAD) DISTRUTTO DA NETANYAHU, MENTRE L'ALLEATO PUTIN E' INFOGNATO IN UCRAINA, IL PRESIDENTE “MODERATO” PEZESHKIAN TEME LA CADUTA DEL REGIME DI TEHERAN. E IL CASO CECILIA SALA SI È TRASFORMATO IN UN'OCCASIONE PER FAR ALLENTARE LA MORSA DELL'OCCIDENTE SUGLI AYATOLLAH - CON TRUMP E ISRAELE CHE MINACCIANO DI “OCCUPARSI” DEI SITI NUCLEARI IRANIANI, L’UNICA SPERANZA È L’EUROPA. E MELONI PUÒ DIVENTARE UNA SPONDA NELLA MORAL SUASION PRO-TEHERAN...

elon musk donald trump alice weidel

DAGOREPORT - GRAZIE ANCHE ALL’ENDORSEMENT DI ELON MUSK, I NEONAZISTI TEDESCHI DI AFD SONO ARRIVATI AL 21%, SECONDO PARTITO DEL PAESE DIETRO I POPOLARI DELLA CDU-CSU (29%) - SECONDO GLI ANALISTI LA “SPINTA” DI MR. TESLA VALE ALMENO L’1,5% - TRUMP STA ALLA FINESTRA: PRIMA DI FAR FUORI IL "PRESIDENTE VIRTUALE" DEGLI STATI UNITI VUOLE VEDERE L'EFFETTO ''X'' DI MUSK ALLE ELEZIONI POLITICHE IN GERMANIA (OGGI SU "X" L'INTERVISTA ALLA CAPA DI AFD, ALICE WEIDEL) - IL TYCOON NON VEDE L’ORA DI VEDERE L’UNIONE EUROPEA PRIVATA DEL SUO PRINCIPALE PILASTRO ECONOMICO…

cecilia sala giorgia meloni alfredo mantovano giovanni caravelli elisabetta belloni antonio tajani

LA LIBERAZIONE DI CECILIA SALA È INDUBBIAMENTE UN GRANDE SUCCESSO DELLA TRIADE MELONI- MANTOVANO- CARAVELLI. IL DIRETTORE DELL’AISE È IL STATO VERO ARTEFICE DELL’OPERAZIONE, TANTO DA VOLARE IN PERSONA A TEHERAN PER PRELEVARE LA GIORNALISTA - COSA ABBIAMO PROMESSO ALL’IRAN? È PROBABILE CHE SUL PIATTO SIA STATA MESSA LA GARANZIA CHE MOHAMMAD ABEDINI NON SARÀ ESTRADATO NEGLI STATI UNITI – ESCE SCONFITTO ANTONIO TAJANI: L’IMPALPABILE MINISTRO DEGLI ESTERI AL SEMOLINO È STATO ACCANTONATO NELLA GESTIONE DEL DOSSIER (ESCLUSO PURE DAL VIAGGIO A MAR-A-LAGO) - RIDIMENSIONATA ANCHE ELISABETTA BELLONI: NEL GIORNO IN CUI IL “CORRIERE DELLA SERA” PUBBLICA IL SUO COLLOQUIO PIENO DI FRECCIATONE, IL SUO “NEMICO” CARAVELLI SI APPUNTA AL PETTO LA MEDAGLIA DI “SALVATORE”…