"SIEG HEIL”! SCRITTE NAZISTE SUL CAMPANELLO DELLA FIGLIA DI UN PARTIGIANO: TERZO CASO IN UNA SETTIMANA IN PIEMONTE - NUOVA INTIMIDAZIONE NEL QUARTIERE VANCHIGLIA DI TORINO CONTRO UN'ATTIVISTA DELL'ANPI: SVASTICA E SIMBOLO DELLE SS SU DUE BIGLIETTINI. INDAGA LA DIGOS – L’ANPI: “ANCORA MINACCE E SQUADRISMO. IL MOLTIPLICARSI DI AGGRESSIONI STA RAGGIUNGENDO LIVELLI SOCIALMENTE INTOLLERABILI”
CRISTINA PALAZZO E JACOPO RICCA per repubblica.it
Una nuova scritta nazista è comparsa ieri a Torino. Questa volta nel mirino è finita la figlia di un partigiano del quartiere Vanchiglia che si è trovata sul campanello due bigliettini con frasi ingiuriose in tedesco e una croce uncinata.
La signora, attiva nel gruppo dell'Anpi di quartiere, si è rivolta alla Digos della questura di Torino che sta cercando di capire chi possa essere l'autore. Si tratta infatti di persone che conoscono la donna e la storia della sua famiglia. Il padre infatti è stato un partigiano conosciuto in città. Dopo le scritte "Juden hier" a Mondovì e "Crepa sporca ebrea" in via Monferrato a Torino si tratta del secondo episodio a Torino e del terzo in Piemonte in pochi giorni.
"Ancora minacce e squadrismo - è il commento della presidente dell'Anpi provinciale di Torino, Maria Grazia Sestero - Il moltiplicarsi di aggressioni e minacce a cittadini antifascisti, presso le loro abitazioni, sta raggiungendo livelli socialmente intollerabili. Mentre aumentano quanti si riconoscono in Mussolini e nelle sue criminali politiche di oppressione e persecuzione degli oppositori politici, degli ebrei e di ogni persona ritenuta “diversa”, in questi giorni dobbiamo purtroppo denunciare un’altra vile minacciai a una donna, iscritta alla nostra associazione, figlia di un partigiano.
Un biglietto recante slogan nazisti è stato trovato sul suo campanello del citofono di casa. La vittima ha prontamente denunciato l’accaduto; chiediamo alle autorità competenti di individuare gli autori dell’aggressione perché si interrompa questa catena di violenze".
La presidente dell'Anpi sottolinea: "Forze neofasciste e neonaziste, la cui presenza a Torino abbiamo denunciato più volte, hanno portato questi richiami di orrore criminale in una città Medaglia d’oro al valor militare per la Resistenza. Troppa indifferenza si è instillata nell’opinione pubblica, troppo spesso riconoscendo libertà di espressione a chi evoca crimini del passato e introduce nella nostra democrazia germi di violenza che credevamo espulsi con la Liberazione dalla dittatura fascista. Le partigiane e i partigiani dell’Anpi, i tanti antifascisti che condividono nell’Associazione l’eredità della Resistenza chiedono che le forze sociali e politiche facciano dell’antifascismo la barriera a difesa della democrazia e della sicurezza nelle vie e nelle case della città".
"L'ennesimo atto vigliacco, l'ennesima azione neonazista e neofascista a Torino. Gesti da non sottovalutare - dice il segretario metropolitano del Pd, Mimmo Carretta, vicepresidente della Commissione speciale del Comune per il contrasto ai fenomeni di intolleranza, razzismo, antisemitismo e istigazione all'odio e alla violenza - "sono segnali preoccupanti a cui bisogna rispondere con la solidarietà e la fermezza antifascista. Gesti da non sottovalutare - afferma su Facebook - in un periodo in cui, come dimostra l'indagine Eurispes, si moltiplicano gli italiani che non credono più all'orrore dell'Olocausto e giustificano un dittatore come Mussolini".
Carretta invita, "dalle scuole ai quartieri, dai posti di lavoro, alle strade e le piazze" a continuare "a tenere alta la guardia affinché il revisionismo, il neofascismo e il neonazismo non passino".