parker solar probe sonda nasa

LA NASA MEJO DE ICARO! - LA SONDA “PARKER SOLAR PROBE” HA VOLATO ATTRAVERSO LA PARTE PIÙ ESTERNA DELL'ATMOSFERA DEL SOLE E HA CAMPIONATO PARTICELLE E CAMPI MAGNETICI – IL RESPONSABILE DEL PROGETTO: "CI INSEGNERÀ MOLTO ANCHE DELLE STELLE DEL RESTO DELL'UNIVERSO”- LO SCOPO DELLA MISSIONE È PER CERCARE DI CAPIRE PERCHÉ LA SUPERFICIE DELL'ASTRO ABBIA UNA TEMPERATURA DI SEIMILA GRADI MENTRE LA SUA ATMOSFERA, ARRIVA A DUE MILIONI... –  VIDEO

1. PARKER SOLAR PROBE

Da “ANSA” 

parker solar probe 1

 

Toccare il Sole per raccoglierne qualche 'raggio': è l'incredibile traguardo raggiunto dalla sonda Parker Solar Probe della Nasa che ha volato attraverso la parte più esterna dell'atmosfera del Sole, la corona, e ha campionato particelle e campi magnetici.

 

La notizia è stata data in una conferenza stampa in occasione del meeting dell'American Geophysical Union a New Orleans. I risultati sono pubblicati sulla rivista Physical Review Letters e sono in via di pubblicazione su The Astrophysical Journal. 

parker solar probe 8

 

Quello appena superato dalla sonda Parker è un confine invisibile ma che rappresenta una 'pietra miliare' per lo studio del Sole, e il più ravvicinato passaggio di una sonda alla nostra stella. Ad essere stato attraversato è il cosiddetto confine dell'atmosfera solare, detto anche superficie di Alfven, e che separa due 'mondi': all'interno le particelle 'intrappolate' dai campi gravitazionali e magnetici, all'esterno quelle che riescono a sfuggire dall'attrazione del Sole e disperdersi nello spazio come vento solare. 

 

parker solar probe 2

I dati indicano che il primo attraversamento di questo ancora ben poco compreso confine sarebbe stato compiuto il 28 aprile 2021, quando la sonda viaggiava a circa 13 milioni di chilometri dalla superficie (18,8 raggi solari). Da allora la sonda intitolata al fisico Eugene Parker che per primo teorizzo l'esistenza del vento solare ha attraversato più volte il confine, una conferma che l'atmosfera solare non è una palla liscia ma è piuttosto 'raggrinzita'. 

 

parker solar probe 9

Proprio l'analisi di queste punte e valli che ne increspano la superficie potrà aiutare a capire come gli eventi che avvengono più in profondità influenzino l'atmosfera e il vento solare, il 'motore' delle tempeste solari che periodicamente colpiscono anche la Terra. 

 

"E' un momento grandioso per la scienza solare", ha commentato Thomas Zurbuchen, amministratore associato del direttorato della Nasa per le missioni scientifiche. "Questa pietra miliare - ha aggiunto - non solo ci fornirà una visione più approfondita dell'evoluzione del Sole e del suo impatto sul Sistema solare, ma tutto ciò che impariamo sulla nostra stella ci insegnerà molto anche delle stelle del resto dell'universo". 

parker solar probe 10

 

Come l'allunaggio ha permesso di capire come si è formato il nostro satellite, così toccare l'atmosfera solare aiuterà a scoprire informazioni cruciali sulla nostra stella e la sua influenza sul Sistema solare. 

 

"Volando così vicina al Sole, la Parker Solar Probe ora percepisce le condizioni della corona solare come non abbiamo mai potuto fare prima", sottolinea Nour Raouafi, project scientist della sonda presso il Johns Hopkins Applied Physics Laboratory. "Vediamo le prove dell'essere nella corona nei dati del campo magnetico, nei dati del vento solare e visivamente nelle immagini. Possiamo vedere per davvero la sonda che vola attraverso le strutture della corona che possono essere osservate durante l'eclissi totale di Sole".

 

parker solar probe 11

Parker continuerà a orbitare attorno al Sole seguendo una sorta di spirale che porterà la sonda ad avvicinarsi ogni volta di più, un totale di 24 giri completi che porteranno, se riuscirà a resistere alle temperature sempre più alte, a penetrare fino a meno di 6 milioni di chilometri dalla superficie del Sole.

 

2. ANDIAMO A TOCCARE IL SOLE UNA SONDA NASA

Giovanni Caprara per il “Corriere della Sera”

 

Era dall'inizio dell'era spaziale che gli astrofisici immaginavano di misurare direttamente il Sole. Ora c'è riuscita la Parker Solar Probe della Nasa che nell'aprile scorso si è immersa per la prima volta nella corona solare, l'atmosfera che circonda il nostro astro analizzando le particelle che la compongono. I dati trasmessi e pubblicati ora sulla Physical Review Letters hanno portato gli scienziati a definire «storico» per la scienza solare il tuffo avvenuto nel ribollente circondario. 

parker solar probe 3

 

«Scrutando con i telescopi o i satelliti, quel mondo appariva avvolto dalla nebbia ed era impossibile valutarne in dettaglio la natura. Gli strumenti hanno rivelato il cambiamento della velocità delle particelle fornendo la conferma che la sonda aveva superato il fatidico confine della corona e si era immersa nell'ambiente da decifrare», spiega Marco Romoli dell'Università di Firenze responsabile dello strumento italiano che studierà la stessa corona imbarcato sulla Solar Orbiter, la sonda dell'Esa in viaggio verso la stessa meta. 

 

parker solar probe 4

Entrambe hanno davanti un intrigante mistero da sciogliere; cercare di capire perché la superficie dell'astro abbia una temperatura di seimila gradi mentre la sua atmosfera, la corona appunto, arriva a due milioni. «Che cosa la riscaldi tanto eccezionalmente ancora non lo sappiamo - aggiunge Romoli -. Ma forse siamo vicini alla risposta». Ciò è possibile perché finalmente la tecnologia ha permesso di costruire sonde capaci di avvicinarsi all'inferno senza distruggersi. 

 

parker solar probe 5

Così Parker Solar partita nel 2018 è riuscita a compiere il primo di una serie di tuffi giungendo a 13 milioni di km dalla superficie. Altri seguiranno sino a conquistare addirittura i sei milioni di km nel 2025. Intanto è in arrivo anche la Solar Orbiter europea che compirà un avvicinamento diverso, fino a 42 milioni di km, ma essendo dotata di un telescopio (mentre l'americana misura solo le particelle, cioè non vede) osserverà per la prima volta i poli del Sole dove molti fenomeni trovano origine. 

 

parker solar probe 6

«Siamo in un decennio magico per lo studio dell'astro. Altre sonde stanno per partire e unendo le diverse indagini potremo capire come il Sole influenza l'ambiente terrestre e sciogliere altri enigmi delle stelle dell'universo».

 

Ultimi Dagoreport

elon musk trump zelensky jd vance

DAGOREPORT – LE SPARATE DI ELON MUSK SONO SOLO UN MODO PER ATTIRARE L’ATTENZIONE E RISPONDERE AL PRESENZIALISMO DI JD VANCE, CHE MR. TESLA CONSIDERA UN “BURINO” – IL MILIARDARIO KETAMINICO HA PRESO MALISSIMO LA VISIBILITÀ OTTENUTA DAL VICEPRESIDENTE USA GRAZIE ALL’IMBOSCATA TESA A ZELENSKY. TRUMP CONOSCE BENE L’EGO-MANIA DEL SUO “DOGE”: PER QUESTO HA CHIESTO AL CONGRESSO UNA STANDING OVATION PUBBLICA PER MUSK (E QUELLO, TUTTO TRONFIO, SI È ALZATO COMPIACIUTO MOSTRANDO IL POLLICE)…

matteo salvini donald trump ursula von der leyen giorgia meloni ue unione europea

DAGOREPORT – IL VERTICE TRA GIORGIA MELONI E I SUOI VICEPREMIER È SERVITO ALLA PREMIER PER INCHIODARE IL TRUMPIAN-PUTINIANO SALVINI: GLI HA INTIMATO DI NON INIZIARE UNA GUERRIGLIA DI CRITICHE DAL MOMENTO IN CUI SARÀ UFFICIALE L’OK ITALIANO AL RIARMO UE (DOMANI AL CONSIGLIO EUROPEO ARRIVERÀ UN SÌ AL PROGETTO DI URSULA VON DER LEYEN), ACCUSANDOLO DI INCOERENZA – LA DUCETTA VIVE CON DISAGIO ANCHE LE MOSSE DI MARINE LE PEN, CHE SI STA DANDO UNA POSTURA “ISTITUZIONALE” CHE METTE IN IMBARAZZO LA PREMIER

ursula von der leyen giorgia meloni macron starmer armi difesa unione europea

DAGOREPORT – SI FA PRESTO A DIRE “RIARMIAMO L’EUROPA”, COME FA LA VON DER LEYEN. LA REALTÀ È UN PO’ PIÙ COMPLICATA: PER RECUPERARE IL RITARDO CON USA E RUSSIA SUGLI ARMAMENTI, CI VORRANNO DECENNI. E POI CHI SI INTESTA LA RIMESSA IN MOTO DELLA MACCHINA BELLICA EUROPEA? – IL TEMA È SOPRATTUTTO POLITICO E RIGUARDA LA CENTRALITÀ DI REGNO UNITO E FRANCIA: LONDRA NON È NEMMENO NELL’UE E L’ATTIVISMO DI MACRON FA INCAZZARE LA MELONI. A PROPOSITO: LA DUCETTA È ORMAI L’UNICA RIMASTA A GUARDIA DEL BIDONE SOVRANISTA TRUMPIANO IN EUROPA (SI È SMARCATA PERFINO MARINE LE PEN). IL GOVERNO ITALIANO, CON UN PUTINIANO COME VICEPREMIER, È L’ANELLO DEBOLE DELL’UE…

trump zelensky vance lucio caracciolo john elkann

DAGOREPORT – LUCIO E TANTE OMBRE: CRESCONO I MALUMORI DI ELKANN PER LE SPARATE TRUMPUTINIANE DI LUCIO CARACCIOLO - A “OTTO E MEZZO” HA ADDIRITTURA SOSTENUTO CHE I PAESI BALTICI “VORREBBERO INVADERE LA RUSSIA”- LA GOCCIA CHE HA FATTO TRABOCCARE IL VASO È STATA L’INTERVISTA RILASCIATA A “LIBERO” DAL DIRETTORE DI “LIMES” (RIVISTA MANTENUTA IN VITA DAL GRUPPO GEDI) - L'IGNOBILE TRAPPOLONE A ZELENSKY? PER CARACCIOLO, IL LEADER UCRAINO "SI E' SUICIDATO: NON HA RICONOSCIUTO IL RUOLO DI TRUMP" - E' ARRIVATO AL PUNTO DI DEFINIRLO UN OPPORTUNISTA INCHIAVARDATO ALLA POLTRONA CHE "FORSE SPERAVA DOPO IL LITIGIO DI AUMENTARE IL CONSENSO INTERNO..." - VIDEO

giorgia meloni donald trump joe biden

DAGOREPORT – DA DE GASPERI A TOGLIATTI, DA CRAXI A BERLUSCONI, LE SCELTE DI POLITICA ESTERA SONO SEMPRE STATE CRUCIALI PER IL DESTINO DELL’ITALIA - ANCOR DI PIU' NELL’ERA DEL CAOS TRUMPIANO, LE QUESTIONI INTERNAZIONALI SONO DIVENTATE LA DISCRIMINANTE NON SOLO DEL GOVERNO MA DI OGNI PARTITO - NONOSTANTE I MEDIA DEL NOSTRO PAESE (SCHIERATI IN GRAN MAGGIORANZA CON LA DUCETTA) CERCHINO DI CREARE UNA CORTINA FUMOGENA CON LE SUPERCAZZOLE DI POLITICA DOMESTICA, IL FUTURO DEL GOVERNO MELONI SI DECIDE TRA WASHINGTON, LONDRA, BRUXELLES, PARIGI – DOPO IL SUMMIT DI STARMER, GIORGIA DEI DUE MONDI NON PUÒ PIÙ TRACCHEGGIARE A COLPI DI CAMALEONTISMO: STA CON L’UE O CON TRUMP E PUTIN?