“SONO IL BRACCIO DESTRO DI PUTIN E TU NON SEI NESSUNO!” – A NAPOLI UNA BADANTE RUSSA DI 48 ANNI MALTRATTAVA L’ANZIANO DI CUI SAREBBE DOVUTA PRENDERE CURA. LA DONNA SBROCCAVA IN MODO PARTICOLARE QUANDO IL POVERETTO, IN SEDIA A ROTELLE, NON LE DAVA I SOLDI PER L’ALCOL – L’UOMO È RIUSCITO AD AVVERTIRE LA FIGLIA DEI MALTRATTAMENTI SUBÌTI. QUANDO I CARABINIERI SONO ARRIVATI HANNO TROVATO LEI CHE RACCOGLIEVA UN PIATTO APPENA TIRATO ALL’ANZIANO...
Estratto da www.corriere.it
Gli chiedeva denaro, lo vessava, arrivava persino a rompergli piatti addosso, e a intimorirlo con minacce assurde che però, alle orecchie della sua vittima, dovevano apparire spaventose. “Sono il braccio destro di Putin e tu non sei nessuno!”, avrebbe, tra le altre cose, gridato la badante 48enne russa al suo assistito durante una delle sue consuete sfuriate.
Secondo quanto ricostruito dai carabinieri del comando provinciale di Napoli intervenuti a Portici, nell'abitazione dell'anziano allertati dalla figlia, la badante era solita avere nei suoi confronti atteggiamenti violenti, soprattutto in risposta al diniego dell'uomo - invalido al 100% e costretto su una sedia a rotelle - di darle i soldi per comprarsi alcol, dal quale sembra che la donna fosse dipendente.
Dopo l’ennesimo episodio l'anziano era riuscito a contattare la propria figlia chiedendole aiuto. I carabinieri, giunti sul posto, hanno sentito la donna straniera urlare, verosimilmente in russo. Aveva tra le mani una scopa e stava raccogliendo dei cocci in ceramica. Piatti rotti e urla. In una piccola stanza sulla destra del corridoio c'era l'anziano, che alla vista dei militari ha abbozzato un sorriso di sollievo.
La donna, anche in loro presenza, in stato di ubriachezza, ha continuato a gridare e a rinfacciare all’anziano che fosse vivo solo grazie a lei. […] La vittima ha raccontato che la donna gli aveva appena scagliato dei piatti in faccia: per proteggersi si era ferito il polso.
Gli episodi di violenza andavano avanti da circa due anni. Dagli atteggiamenti vessatori la badante era passata ad aggredire l’anziano, che per paura non denunciava. Diverse volte avrebbe rubato denaro impossessandosi della carta bancomat dell’uomo e del numero pin che la vittima aveva scritto su un biglietto per custodirlo. […]
Sul posto è arrivato il 118 che ha curato l’uomo mentre la donna, poco dopo la mezzanotte, è stata trasferita in carcere: ora dovrà rispondere di maltrattamenti in famiglia.