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TINTIN DA INCANTO - SETTANTACINQUE ALBUM DELLE “AVVENTURE DI TINTIN”, IL PICCOLO REPORTER NATO DALLA MATITA DEL FUMETTISTA BELGA HERGÉ, SARANNO BATTUTI ALL’ASTA A PARIGI: SI PARTE DA UNA BASE DI UN MILIONE DI EURO, MA GLI ESPERTI SONO SICURI CHE SI TOCCHERANNO GLI OLTRE 1,5 MILIONI DI EURO – OLTRE IL 65% DEI COLLEZIONISTI DI FUMETTI HA NELLA SUA COLLEZIONE TINTIN E, ANCORA OGGI, SI VENDONO CIRCA 3 MILIONI DI ALBUM ALL'ANNO E…

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(ANSA) - Settantacinque preziosi album delle 'Avventure di Tintin', il celebre 'piccolo reporter' nato dal genio creativo del fumettista belga Hergé, andranno in vendita oggi alla casa d'Aste Tajan di Parigi. "L'insieme della collezione di proprietà di Felipe Ortiz-Patiño viene presentata con una base d'asta di 1 milione di euro, ma potrebbe superare la soglia degli 1,5 milioni", afferma l'esperto della vendita, Daniel Pérez, sottolineando che "Tintin è il più leggendario dei personaggi dei fumetti.

 

Ancora oggi - prosegue citato dal giornale Le Figaro - si vendono circa 3 milioni di album all'anno, tradotti in 120 lingue. Nonostante un mercato in lieve calo, Hergé resta indubbiamente il numero uno. Circa il 65% dei collezionisti di fumetti è collezionista di Tintin".

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Gli album messi all'asta a Parigi sono in perlopiù in condizioni perfette o quasi. La collezione fu essenzialmente costituita negli anni Novanta da Ortiz-Patiño. Alcuni esemplari provengono direttamente dalle tipografie Casterman, conservati in un baule, al riparo dalla luce e mai aperti in tutti questi anni. Tra gli album più rari, l'edizione di 'Tintin au Pays des Soviets' del 1930.

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Con un prezzo base di 60.000 euro, l'esemplare è autografato da Hergé e dalla futura moglie, Germaine Kieckens, che si firmava 'Milou' con la mano sinistra per imitare la firma del celebre cagnetto a pelo bianco. Altro pezzo da museo, una copia di 'Tintin en Amérique' stimato a 200.000 euro. Nell'album, dedicato di pugno all'Abbé Helsen, Hérgé (pseudonimo di Georges Rémi) scrive: "Tintin è un altro me stesso". Cosa che non aveva mai rivelato a nessuno, nemmeno ai suoi biografi. "Un pezzo storico", sottolinea Pérez.

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