IL DIVANO DEI GIUSTI – IN CHIARO STASERA CHE VEDIAMO? SU CINE 34 PASSA “BENTORNATO PRESIDENTE!”, CHE FOTOGRAFA LA REALTÀ POLITICA DEL PAESE GOVERNATO ALLORA DA SALVINI-DI MAIO-CONTE – ARIA DI 25 APRILE SU RAI STORIA (MEGLIO CHE I DIRIGENTI RAI NON LO SAPPIANO): C’È UNO DEGLI ULTIMI FILM DEI FRATELLI TAVIANI, “UNA QUESTIONE PRIVATA” CON LUCA MARINELLI – SU 7GOLD OCCHIO A “TWIN PEAKS: FUOCO CAMMINA CON ME”, SORTA DI PREQUEL CINEMATOGRAFICO DELLA SAGA TWIN PEAKS… – VIDEO
Marco Giusti per Dagospia
In chiaro stasera che vediamo? Su Cine 34 alle 21 vedo che passa “Bentornato presidente!”, sequel di “Benvenuto presidente!”, diretto stavolta dai più videoclippari Giancarlo Fontana e Giuseppe G. Stasi, con Claudio Bisio, Sarah Felberbaum, Pietro Sermonti, Paolo Calabresi, Guglielmo Poggi.
Se nel primo film, diretto da Riccardo Milani, si cercava di cogliere la confusione di un momento politico con l’Italia divisa tra 5stelle, bersaniani e destra alla ricerca di un Presidente della Repubblica fuori dai giochi, anche in questo caso si cerca di fotografare la realtà politica del paese governato allora da Salvini-Di Maio-Conte otto anni dopo.
C’è tutto. Va detto. Il Decreto Sicurezza. La fabbrica delle Fake News, Il quasi Salvini di Paolo Calabresi che digrigna i denti a favore di telecamere e sui social. Il quasi Di Maio di Guglielmo Poggi con la sua arietta di ragazzino saputello. Il quasi Renzi, Marco Ripoldi, che si ritrova un partito diviso in 54 correnti, un vecchio Presidente della Repubblica, Antonio Petrocelli, che cerca di salvare il salvabile. Uno spin doctor barbuto, Pietro Sermonti.
I servizi segreti. I poteri forti che giocano sullo spread. E un Presidente del Consiglio, che si chiama Giuseppe Garibaldi, interpretato da Claudio Bisio, capitato lì per caso, richiamato dalla sua Caprera a far da burattino ai due viceministri. Anche se lui, più che alla politica, pensa a come riconquistare sua moglie, Sarah Felderbaum, e non più Kasja Smutmiak, che lo ha lasciato perché nella loro villetta al Nord si sentiva come schiava di Mauro Corona.
Così ritorna a Roma, a far da simil Conte fra il simil Salvini e il simil Di Maio. Che si limitano a sbruffonate, “La gente si vuol sentir dire le parole che sente la mattina al bar”, perché, quando mancano i soldi, come dice Popolizio, “se sei di destra cacci i neri, se sei di sinistra urli ai fasci”. Si salva solo il weekend, perché “il weekend è come Roma… eterno”. Scordavo il Bersani di Ivano Marescotti, mentre Gigio Morra si limita a una particina. Magari circola un filo di qualunquismo.
Forse gradite di più la vera storia di Christopher Robin, il bambino reso celebre dalle avventure dell’orsetto più famoso del mondo, Winnie Pooh, scritte dal padre, A.A. Milne, “Vi presento Christopher Robin” diretto da Simon Curtis con Domhnall Gleeson, Margot Robbie, Kelly Macdonald, Will Tilston, Alex Lawther, Iris alle 21.
Capiamo che il successo dell’orsetto, del tutto inaspettato fu un disastro per Christopher Robin, esposto a un’attenzione non prevista, e per la sua famiglia, che già usciva dal trauma della Prima Guerra Mondiale. Commedia sentimentale francese con parecchio sesso, non è un male, ci sarebbe “Un principe (quasi) azzurro”, Rai Movie 21,10, diretto da Philippe Lellouche con Vincent Perez, Vahina Giocante, Jacques Weber, Nicole Calfan, Chloé Coulloud.
Vi presento Christopher Robin.
Aria di 25 aprile su Rai Storia. Meglio che i dirigenti Rai non lo sappiano. Infatti alle 21,10 passa uno degli ultimi film dei fratelli Taviani, in realtà diretto solo da Paolo, ma firmato assieme, “Una questione privata” con Luca Marinelli, Lorenzo Richelmy, Valentina Bellè, Francesco Turbanti, tratto dal romanzo di Beppe Fenoglio ambientate durante la lotta partigiana nelle Langhe nell’estate del 1948.
luca marinelli una questione privata
“Sparami in testa! Sparami in testa!” urla Luca Marinelli, qui in veste di partigiano, mentre scappa inseguito da un folto gruppo di fascisti. Ovvio che non sia un film alla moda, anzi è anche un vecchio progetto di molti, come ricordava nella sua autobiografia il grande Giulio Questi, che quella guerra partigiana l’aveva davvero fatta e con lo stesso Fenoglio cercò di scrivere una sceneggiatura dal romanzo.
Ma la storia del partigiano Milton, Luca Marinelli, che vuole salvare la vita al suo amico Giorgio, Lorenzo Richelmy, catturato dai fascisti, e lo fa cercando di catturare una camicia nera da proporre come scambio di ostaggi, è davvero notevole. Anche perché porta con sé una componente romantica e ambigua, visto che Giorgio e Milton sono innamorati della stessa ragazza, Valentina Bellé, che un giorno, a guerra finita, tornerà, e allora dovrà scegliere chi dei due vuole davvero.
Se il bel Giorgio o il romantico e studioso Milton. Così, quando i fascisti fanno prigioniero Giorgio, massacrandolo di botte, a Milton non resta che cercare di salvarlo in ogni modo, cercando appunto un ostaggio. Una vita per una vita.
Malgrado un inizio un po’ lento e quel tipo di messa in scena minimalista tipica dei Taviani che in qualche modo sembra scollarsi dalla realtà della storia che stiamo seguendo, il film cresce nella seconda parte rivelando una serie di grandi scene che offrono a Marinelli il modo di far crescere anche la follia e le contraddizioni del suo personaggio. E facendoci capire, che nel bene e nel male, i Taviani, come i vecchi maestri della Nouvelle Vague, possiedono uno stile ben preciso che gli anni e i nuovi modelli cinematografici non riescono a scalfire.
Nessun regista moderno si permetterebbe di filmare una scena come quella della bambina, stesa in mezzo a un gruppo di contadini uccisi dai fascisti, che si alza, va a bere un bicchier d’acqua, e ritorna a stendersi come morta in mezzo al gruppo di finti cadaveri.
Su Canale 27 alle 21,10 avete il divertente “Poliziotto a 4 zampe” simil-Rex americano diretto da Charles T. Kanganis con James Belushi, Christine Tucci, James Handy, Wade Williams. La7 alle 21,15 propone un interessante biopic, “Il giovane Hitler” di Christian Duguay con Robert Carlyle, Stockard Channing, Jena Malone, Julianna Margulies, Matthew Modine, dove si raccontano gli anni di Hitler che vanno dal 1920 al 1934.
Avventuroso vecchio tipo con tanto di giungla piena di pericoli di un paio d’anni fa con buon cast, magari vi interessa “The Lost City” di Aaron e Adam Nee con Sandra Bullock nei panni di una scrittrice di romanzi rosa e Channing Tatum modello bono, Brad Pitt, Daniel Radcliffe, e il premio Oscar Da’vine Joy Randolph, Italia 1 alle 21,20. Occhio che ha buone critiche.
Star di Hollywood e agenti segreti sono al centro del fracassone ma recentissimo “Operation Fortune” di Guy Ritchie con il pelatone inglese Jason Statham, la bella Aubrey Plaza di “White Lotus”, Josh Hartnett, Cary Elwes, Bugzy Malone, Hugh Grant, Tv8 alle 21,30.
Non è affatto male il thrillerone mezzo carcerario “La fratellanza” di Ric Roman Waugh con Nikolaj Coster-Waldau, Jon Bernthal, Lake Bell, Omari Hardwick, Jeffrey Donovan, Cielo alle 21,20, dove un tranquillo professionista finito in carcere perché ha causato un incidente d’auto che ha ucciso un suo amico, si lega a una fratellanza ariana per salvare la pelle e altro. Solo che quando esce di prigione deve compiere un delitto per conto loro. Se non lo fa ne pagheranno le conseguenze moglie e figlio. Ahi!
Su Rai4 alle 21,20 torna il notevolissimo “L.A. Confidential”, bel noir vecchio tipo tratto da James Ellroy e diretto da Curtis Hanson con Kevin Spacey, Russell Crowe e Guy Pearce che fanno i poliziotti di Los Angeles, Danny DeVito in un ruolo memorabile di giornalista scandalistico, Kim Basinger come bionda alla Veronica Lake, e James Cromwell ambiguo come sempre.
Vinse due Oscar, per la sceneggiatura non originale di Hanson e Brian Helgeland, che ci lavorarono due anni, e per Kim Basinger come non protagonista. Russell Crowe disse di aver ripreso un po’ dello Sterling Hayden di “Rapina a mano armata”.
Passiamo alla seconda serata con una celebre avventura di Piedone lo sbirro, cioè “Piedone d’Egitto”, diretto da Steno con Bud Spencer, Enzo Cannavale, Baldwyn Dakile, Angelo Infanti, Cinzia Monreale, Rai Movie alle 22,40.
Parecchie le repliche, vi segnalo solo “Stanlio e Ollio”, riuscito biopic sulla celebre coppia comica diretto da Jon S. Baird con Steve Coogan, John C. Reilly, Shirley Henderson, Nina Arianda, Danny Huston, Rufus Jones, Rai5 alle 23.
Su Iris alle 23,20 il biblico “Maria Maddalena” diretto dal Garth Davis di “Lion” con Rooney Mara, Joaquin Phoenix, Chiwetel Ejiofor, Tahar Rahim, Tawfeek Barhom. L’idea è di restituire a Maria Maddalena il suo ruolo di apostolo. Molto meno ispirato il fracassone stracultissimo “Machete Kills” diretto da Robert Rodriguez con Danny Trejo, Michelle Rodriguez, Sofia Vergara, Amber Heard, Charlie Sheen, Lady Gaga, Tv8 alle 23,30, decisamente meno riuscito del film precedente, ma molto divertente.
morgan freeman, alan arkin, michael caine, e john ortiz in insospettabili sospetti
Su Rete 4 alle 0,50 la comedy “Insospettabili sospetti” di Zach Braff con Morgan Freeman, Alan Arkin, Michael Caine, Ann-Margret, Joey King, Matt Dillon, remake del più ispirato “Going in Style”, da noi si chiamava “Vivere alla grande”, scritto e diretto nel 1979 da Martin Brest con tre star dello spettacolo americano come Art Carney, George Burns e Lee Strasberg.
Stavolta i tre vecchietti non si mettono le maschere da Groucho Marx per rapinare la banca, che nel vecchio film era una trovata riuscita perché vedere George Burns col volto di Groucho valeva già il prezzo del biglietto, ma quelle del Rat Pack, cioè Frank Sinatra, Dean Martin e Sammy Davis Jr. Non solo.
morgan freeman, alan arkin, e michael caine in insospettabili sospetti
L’azione non si sposta più da New York a Las Vegas, la regia non ha più nulla della New Hollywood anni ’70, e l’idea è di farne un film di vecchi ma decisamente meno triste e duro dell’originale, anche se non possiamo non notare la scarsa mobilità della mano sinistra di Morgan Freeman.
Albert, il grande Alan Arkin, ha qui addirittura una fidanzata, una Ann-Margret ancora in forma, al punto che fanno pure sesso e si esibiscono in un numerino cantato niente male, mentre tra gli amici vecchietti del trio compare un Christopher Lloyd svitato ma molto divertente. Mettiamoci anche un Matt Dillon poliziotto che indaga sulla rapina. E un’America trumpiana che non sembra molto più allegra di quella della fine degli anni ’70.
Su 7Gold all’1 occhio a “Twin Peaks: Fuoco cammina con me”, sorta di prequel cinematografico della saga Twin Peaks, diretto da David Lynch con Sheryl Lee, Ray Wise, Kyle MacLachlan, Kiefer Sutherland, Chris Isaak, Harry Dean Stanton e David Bowie in un cammeo minimo ma meraviglioso.
Su Tv8 all’1,30 avete la commedia di Michela Andreozzi “Genitori vs Influencer” con Fabio Volo, Ginevra Francesconi, Giulia De Lellis, Paola Tiziana Cruciani, Nino Frassica. Se siete fan di Javier Bardem devo dire che dà il suo meglio come Reinaldo Arenas, scrittore omosessuale massacrato nella Cuba omofoba di Castro in “Prima che sia notte” di Julian Schnabel con Javier Bardem, Olivier Martinez, Sean Penn, Johnny Depp, Diego Luna, Hector Babenco, Jerzy Skolimowski, Iris all’1,45. Bardem, nel suo primo film in inglese, venne anche candidato all’Oscar. Leggo che non ci sono copie buone del film, quindi meglio registrarsi questa.
Rai Tre alle 3,15 propone il difficile “Correspondências”, diretto dalla portoghese Rita Azevedo Gomes con Eva Truffaut, Pierre Léon, Rita Durão, Anna Leppänen, Luis Miguel Cintra, dedicato all’esilio dello scrittore portoghese Jorge de Sena e della corrispondenza che intrattenne con la poetessa Sophia de Mello Breyner Andresen. Non per tutti.
Ma non è per tutti neanche il rarissimo “Decameron 300” diretto da Renato Savino con Osvaldo Ruggieri, Rosalba Neri, Rosemarie Lindt, Emilio Marchesini, Christa Linder, Cine 34 alle 4, 05. Per anni invedibile. La storia vede Falcotto Attelano, Osvaldo Ruggeri, e Fiordalba Rampladi, Christa Linder, che si devono sposare.
Avranno ognuno 15 mila fiorini dalle famiglie, ammesso che la sposa arrivi vergine al matrimonio. I due, ovviamente, seguiti dalla nutrice di lei, Rosalba Neri, e dal serve di lui, Toro, fanno l’amore. Si cerca così un cerusico in grado di “rimettere le cose a posto” per provare la verginità della ragazza. Renato Savino lo gira, col nome d’arte di Mauro Stefani, poco dopo il non eccelso “Grazie signore p. “. Critiche modeste.
“Il filmetto non va oltre l’aspetto più volgare e pruriginoso degli illustri (e di ben altra consistenza) modelli, sciorinando la solita sfilza di gesti osceni, di male parole e, naturalmente, di nudi” (“Il Secolo XIX”). Il film venne sequestrato dalla Procura di Roma per oscenità il 13 ottobre 1972 al Cinema Majestic di Roma e fatto riuscire l’anno dopo. Girato a San Ginmignano, Ceri… Occhio che c’è anche il mitico Beniamino Maggio!
Chiuderei su questo capolavoro mai visto da nessuno o quasi, ma vedo che spunta una commedia sexy con Leonora Fani, “La svergognata” di Giuliano Biagetti con Philippe Leroy, Stefano Amato, Barbara Bouchet, Iris alle 5,40. Tardino, eh?